F1-Gp del Belgio: Verstappen spaziale su un’astronave chiamata RB18. Chiudono il podio Perez e Sainz

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Dopo la gara fantasma della scorsa stagione, si è tornati a correre nella pista considerata l’università della formula uno. A trionfare è stato un imprendibile Verstappen, che oggi sembrava letteralmente di un’altra categoria. Perez chiude in seconda posizione per la gioia del Team che conquista un’altra doppietta dopo Imola, Barcellona e Baku. Chiude il podio Sainz, che nonostante il lampo in qualifica, non è mai stato al passo degli alfieri RedBull. Leclerc chiude in quinta posizione, ma viene penalizzato per eccesso di velocità in Pit lane e scende cosi in sesta posizione

Un’altra grande gara per Russell, chiude quarto, che dopo aver preso l’appellativo di Mr Saturday negli anni passati, si sta sempre più confermando come Mr. Consistency essendo il pilota con più top-5 finishes questa stagione, ben 13. Ritirato Lewis Hamilton, dopo un contatto nel primo giro con Alonso. La colpa è da attribuire però al britannico che chiude la porta dall’esterno al pilota Alpine con conseguente volo della Mercedes numero 44.

VERSTAPPEN E PEREZ, SEMPLICEMENTE IMPRENDIBILI.

Un’altra doppietta. Un’altra gara senza rivali. Semplicemente perfetti. Gli uomini del team di Milton Keynes oggi non hanno avuto particolari problemi a prendersi questo 1-2. Verstappen chiude primo senza troppi problemi dopo essere partito dalla tredicesima casella. Già dai primi giri si vedeva che l’olandese aveva un altro passo tant’è che dopo sette giri, di cui tre sotto la Safety Car, era già a ridosso del compagno di squadra. Perez, che chiude secondo con una gara abbastanza tranquilla, senza particolari squilli da annoverare.

Una gara che vale doppio: semi chiusi infatti entrambi i mondiali: alla ferrari, per riaprirli servirebbe più di un miracolo anche perché in casa RedBull non sbagliano praticamente mai. Chapeau

FERRARI LIMITA I DANNI, MA COSI NON BASTA

Sainz completa il podio, andando a limitare i danni: non aveva il passo per stare dietro ai due Redbull e ha tenuto dietro un buon Russell, che negli ultimi giri lo ha messo sotto pressione. Leclerc chiude in sesta posizione, dopo essere stato quinto tutta la gara: per il giro veloce, infatti, ha messo le soft al penultimo giro, venendo sorpassato da Alonso (quinto al traguardo), e ripassandolo nel giro successivo. Monegasco che comunque verrà penalizzato con 5 secondi per eccesso di velocità in pit-lane scendendo in sesta posizione. Non può accontentarsi di questo piazzamento se vuole davvero puntare al titolo, anche perché il distacco adesso è di 98 punti e il primo inseguitore di Max nella classifica generale è Perez.

I MIGLIORI SBAGLIANO ED I NUOVI SCALPITANO

Bene, benissimo Russell che chiude quarto un gran premio che lo vedeva scattare dalla quinta piazza. Una gara anonima, sempre troppo lontano dai primi tre se non negli ultimi giri, quando ha provato a mettere pressione su Carlos Sainz, non riuscendo però a prendere il podio. Un bagaglio di punti che in pochi avrebbero pronosticato per il nativo di King’s Lynn ed inoltre un vantaggio di ben 24 punti su Hamilton in classifica. 

Hamilton che invece ha dovuto prendere la via per i box a piedi dopo il contatto con Alonso al primo giro. Gara da buttare per il sette volte campione del mondo che arrivava in Belgio con alte aspettative vanificate in tre curve.

OTTIMI ALBON ED ALPINE. MALE LE MCLAREN.

Una gara da incorniciare per Alexander Albon che conquista con le unghie e con i denti (ma anche con una Williams velocissima nei rettilinei) un punto che ha il sapore della vittoria; e per Sebastian Vettel che chiude in ottava posizione con un Aston Martin che verrà ricordata come una tra le macchine più difficili da guidare quest’anno.

Battute su tutti i fronti le McLaren: chiudono entrambe fuori dai punti (12 e 15esimi), mentre i rivali della Alpine riescono a mettere entrambi i piloti nella zona punti, con Alonso che chiude quinto ed Ocon settimo allungando il vantaggio nella classifica costruttori a 20 punti sui diretti avversari. 

Chiude La Top Ten Gasly, che taglia il traguardo in nona posizione.

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