
Accadde oggi 25 Agosto 1960, iniziano ufficialmente i “Giochi Olimpici” di Roma, primi e unici disputatisi in Italia. Il CIO nel 1955 a Parigi decise quale città avrebbe ospitato l’Olimpiade Estiva del 1960.
Le città che avevano presentato candidatura erano in totale otto, ed erano: Roma, Budapest, Losanna, Detroit, Tokyo, Bruxelles, Toronto e Città del Messico. Alla terza votazione, i Giochi del 1960 furono assegnati a Roma nella votazione finale con Losanna.
La capitale italiana avrebbe dovuto ospitare quelli del 1908, tenutisi a Londra, ma causa eruzione del Vesuvio dovette rinunciare.
LA RIPRESA ITALIANA, SPORTIVA E NON
Fortunatamente l’Italia ebbe un’altra occasione. Negli anni ’50 e ’60, infatti, lo sport italiano ebbe una ripresa importante, grazie in particolare all’impegno di De Gasperi. La crescita ovviamente non fu solo sportiva, ma anche e soprattutto a livello di infrastrutture. In occasione delle Olimpiadi: venne realizzato l’aeroporto di Fiumicino; fu completata la prima linea metropolitana, che permetteva di raggiungere l’EUR; fu ritoccato lo Stadio Olimpico, terminato 7 anni prima e sorsero nuovi palazzetti sportivi, volti ad ospitare tutte le discipline olimpiche.

ARIA DI CASA
La cerimonia di apertura, trasmessa per la prima volta in assoluto in mondovisione, ebbe luogo il 25 Agosto 1960, proprio nel nuovo stadio della città di Roma, che per l’occasione si fermò per molti giorni, offrendo, con uno sfondo storico, uno spettacolo sportivo mai visto prima.
Gli atleti iscritti furono 5393, di cui 611 donne, rappresentando 84 paesi. Furono abbattuti diversi record mondiali e fioccarono risultati importanti, soprattutto per gli sportivi nostrani.
Gli italiani, infatti, non delusero le aspettative con prestazioni eccezionali. Da sottolineare l’impresa compiuta nei 200 metri da Livio Berruti, vincitore della medaglia d’oro. Altri 3 ori arrivarono dal pugilato e due ori, un argento e tre bronzi arrivarono nella scherma
L’Italia concluse la spedizione al terzo posto nel medagliere, alle spalle di URSS e USA, grazie alle 36 medaglie conquiste (13 ori, 10 argenti, 13 bronzi).

LE ALTRE IMPRESE
Le imprese storiche non si fecero attendere, come quelle di Gert Fredriksson (canoista) e Aladar Gerevich (schermidore), vincitori del loro sesto titolo olimpico; da sottolineare anche l’oro conquistato nel pugilato da Cassius Clay (poi Mohammed Ali). Tra tutte però, l’impresa più bella e più significativa, fu sicuramente quella compiuta nella maratona, gara olimpica per eccellenza, da Abebe Bikila, che corse a piedi scalzi e tagliò il traguardo prima di tutti. In Via San Giorgio, dove era sito il traguardo della maratona del 1960, è stata posta una targa commemorativa per ricordare e celebre la vittoria dell’atleta africano.


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