
Il 21 agosto del 1988 nasceva Robert Lewandowski in quel di Varsavia e oggi ripercorreremo insieme la sua carriera, dagli inizi fino ai record personali.
GLI INIZI E LE PRIME DIFFICOLTA’
Robert nasce a Varsavia nel 1988, da padre Krysztof e mamma Iwona. I suoi primi calci al pallone avverranno nella squadra locale, il Partyzant Lezno ma sarà il Delta Varsavia, club militante nella terza Liga, a formarlo come calciatore. Il Delta però sarà anche il club dove il piccolo Robert incontrerà i primi problemi: un gravissimo infortunio al ginocchio stroncò la sua carriera e il club non volle più rinnovare il contratto. Robert era disperato ma sarà mamma Iwona a consolarlo, spronando il figlio a non mollare.
“E’ stato uno dei giorni peggiori della mia vita. Sono andato da mia mamma e ho cominciato a piangere. (Robert Lewandowski)
“Non pensare al passato, dobbiamo fare qualcosa” (la mamma)
Sarà infatti la mamma, nel 2006, a rilanciare la carriera del figlio, contattando lo Znicz Pruszkow, squadra della terza divisione polacca. Robert segna a valanga, vincendo la classifica capocannonieri e aiutando la squadra a raggiungere la promozione. La stagione successiva il polacco sarà ancora il goleador della competizione con 21 goal e il talento iniziava a fruttare: nel 2008 infatti Robert passa al Lech Poznan per qualche migliaia di euro. Resterà nella squadra polacca per due anni dove vincerà il campionato nella stagione 2009-2010 e il titolo capocannonieri. Ora era arrivato il momento del grande salto, era arrivato il momento di andare nel calcio che contava.
IL PASSAGGIO AL DORTMUND
Nel mercato estivo, Robert Lewandowski decide quindi di accasarsi, a titolo definitivo, al Borussia Dortmund per quattro milioni di euro. Una casacca pesante per il bomber polacco, pronto ad imporsi in un campionato competitivo come quello tedesco
Il primo goal con i gialloneri arriva il 19 ottobre 2010, contro lo Shalke 04, nella trasferta vinta 3-1. Sarà il primo goal di una lunga serie con quella divisa. Terminerà la sua prima stagione tra le file giallonere con 9 goal e con un campionato vinto Per la completa consacrazione dovremmo però aspettare la seconda stagione: Robert continua a macinare minuti, prestazioni, goal e tutto ciò aiuterà il club a rivincere il campionato, insieme alla coppa di Germania vinta contro i rivali del Bayern.
La carriera di Lewandowski però, per quanto sia ricca di trofei e gioie personali, ha attraversato anche batoste: nell’annata 2012-2013, i gialloneri perderanno infatti la Supercoppa di Germania e la finale di Champions League, entrambe contro il Bayern Monaco. Robert aveva mancato il primo appuntamento con la coppa dalle grandi orecchie. Quel momento però non tarderà ad arrivare..

Robert lascerà il club giallonero al termine della stagione 2013-14, per accasarsi ai rivali tanto odiati: il Bayern Monaco.
IL BAYERN MONACO
Il Bayern Monaco e Lewandowski saranno un binomio decisivo per gli anni che verranno: Robert qua collezionerà record su record, vincerà a livello individuale e soprattutto imporrà il suo nome nell’Olimpo degli attaccanti più forti di sempre. Facciamo però un passo alla volta
Il 4 gennaio 2014 il direttore sportivo dei bavaresi, Karl-Heinz Rumenigge, si assicurò a parametro zero uno dei bomber del momento: Robert Lewandowski. Dopo anni di gol e trofei, Robert decide quindi di cambiare aria, andando al club che gli ha tolto il sogno di vincere la sua prima Champions League della carriera. Esordisce con i bavaresi il 22 agosto 2014 nella partita casalinga contro il Wolfsburg ma il suo primo goal lo segnerà successivamente, il 30 agosto dello stesso mese, contro lo Shalke 04. Segnerà invece il suo primo goal con i bavaresi in Champions nella pirotecnica vittoria per 7-1 contro la Roma. Terminerà la sua prima stagione al Bayern con la vittoria della Bundesliga, la terza della sua carriera.
Robert però non si accontenta e la stagione successiva sarà ancora intrisa di record personali: il 22 settembre 2015 decide di entrare nella storia siglando una cinquina in nove minuti da subentrato, diventando il primo di sempre a realizzarla in così poco tempo. Terminerà il suo campionato con trenta reti all’attivo, nuovo record personale. Il bello però, doveva ancora venire

LA NASCITA DI LEWANGOALSKI
Lewandowski, anno dopo anno, continuava a prendere confidenza con il goal: nel 2017 Robert segnò infatti la centesima rete con il Bayern nella partita casalinga contro il Francoforte, in 137 presenze e l’annata successiva vinse nuovamente la classifica capocannonieri con 29 reti all’attivo. In questi due anni vincerà anche il campionato.
Il 2019 per Lewa sarà ancora un anno d’oro ma l’apice lo raggiungerà l’anno seguente: in un annata tormentata dalla pandemia di Covid 19, nell’estate del 2020 Robert realizzerà uno dei sogni più grandi per un ragazzo con la passione per il pallone , ovvero vincere la Champions League, battendo il Psg in finale per 1-0, dopo aver surclassato il Chelsea agli ottavi, il Barcellona ai quarti e il Lione in semifinale. Il Bayern, in quell’anno, vincerà inoltre il Triplete.

La stagione successiva, dopo varie soddisfazioni personali come la nomina di miglior calciatore dell’anno Uefa, Robert chiuderà la stagione con 41 goal in Bundesliga, battendo il record precedente dello storico Gerd Muller. Tutto ciò però non porterà al pallone d’oro: dopo la beffa della stagione precedente (il pallone d’oro, per il covid 19, non era stato assegnato), Lewandowski terminerà secondo nella classifica per il premio individuale più ambito, alle spalle di Leo Messi. Vincerà però la scarpa d’oro, al termine della stagione 2020-21.

IL BARCELLONA
Il 19 luglio 2022 Robert decide di cambiare casacca, sposando la causa blaugrana. Si trasferirà al Barcellona a titolo definitivo per 45 milioni più bonus

L’ESPERIENZA IN NAZIONALE
Lewandowski però non si affermerà solo con il club ma anche con la propria nazionale, la Polonia. Esordirà con la maglia della propria nazione (maggiore) il 10 settembre 2008, contro il San Marino, a soli 20 anni e nella medesima partita troverà anche il suo primo goal
Il 5 ottobre 2017 Robert scriverà la storia anche con la sua nazione: con la tripletta all’Armenia diventò il miglior marcatore della storia della Polonia.


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