Si è chiuso mercoledì l’europeo di Roma per quello che riguarda il nuoto in corsia: 13 ori, 13 argenti e 9 bronzi
Prima di fare un riassunto dell’ultima giornata dell’europeo di Roma per quanto riguarda il nuoto in corsia, apriamo con le medaglie arrivate tra ieri e mercoledì dai tuffi. Nella giornata di mercoledì, la 7^ di questo strabiliante campionato continentale, sono stati Chiara Pellacani e Matteo Santoro a conquistarsi un bellissimo bronzo. Gli azzurri partono benissimo nella finale del trampolino sincro da 3 metri rischiando però di pregiudicare tutto con il terzo tuffo non perfetto. Perdono di fatto oro e argento, che vanno rispettivamente a Germania e Svezia, ma con gli ultimi due giri cementificano il vantaggio, pur minimo, e si aggiudicano il terzo gradino del podio con 283.56 punti.
Nella giornata di ieri, invece, sono addirittura 3 le medaglie che l’Italia porta a casa dai tuffi. Nella prova sincro 3m femminile Elena Bertocchi e Chiara Pellacani operano una splendida rimonta dopo un secondo tuffo obbligatorio decisamente non perfetto. Nel rovesciato carpiato, infatti, le due azzurre effettuano un buon tuffo individuale peccando però molto nella sincronia e totalizzando soltanto un punteggio di 34.20. Poi la netta ripresa, con la sola Germania in grado di restare davanti alla coppia italiana che chiude al secondo posto e regala il primo argento di giornata. Nella finale del trampolino maschile da un metro, invece, sono Lorenzo Marsaglia e Giovanni Tocci a fare doppietta: il primo strappa l’argento alle spalle dell’inglese Laugher mentre Giovanni chiude terzo. Splendida la gara dei due azzurri che al termine della loro prova ammettono di essere felici ed emozionati ma di aver anche un margine di miglioramento ulteriore.
NUOTO, SI CHIUDE L’EUROPEO: L’ITALIA VINCE IL MEDAGLIERE
Tornando alla giornata di mercoledì, dall’ultimo giorno di gare è arrivata ancora una pioggia di medaglie che regala all’Italia un medagliere a dir poco strepitoso. Andiamo con ordine: in apertura dell’ultimo pomeriggio di finali per quanto riguarda il nuoto in corsia, ci sono i 50 stile libero uomini. La gara da sempre apertissima e in cui bisogna pesare una prestazione perfetta per arrivare sul podio. Quello che ha fatto Leonardo Deplano che ha fatto tremare il campione del mondo Proud, primo davanti all’Azzurro di soli 2 centesimi: 21”58 per l’inglese, 21”60 per Deplano che conquista l’argento davanti al greco Kristian Gkolomeev. Stesso esito, medaglia d’argento, anche per Benedetta Pilato che nei 50 rana non riesce a toccare davanti ad una straripante Ruta Meilutyte che chiude in 29”50. Per l’Azzurra è argento a 29”71 davanti alla britannica Imogen Clark (30”31). A far risuonare di nuovo l’inno italiano al Foro Italico ci pensa invece Thomas Ceccon che ha di nuovo conquistato il gradino più alto del podio nei 100 dorso con un fantastico 52”21. Davanti al greco Apostolos Christou (52”24) che lo aveva sconfitto nella distanza più corta. Nei 200 farfalla, invece, chiude terza Ilaria Cusinato con una bellissima prestazione da 2’07”77 dietro alla bosniaca Pudar, che regala la prima medaglia europea nella storia della sua nazione, e alla danese Rosendahl.
Coraggio e determinazione li dimostra anche Alberto Razzetti nei 200 misti. Il “Razzo” Azzurro riesce a pescare dal fondo del barile le ultime energie di questo europeo e trova l’unico metallo che mancava al suo campionato: l’argento. Dopo l’oro nella distanza doppia e il bronzo nei 200 farfalla chiude quindi al secondo posto con il crono di 1’57”82 dietro all’ungherese Kos e davanti al portoghese Lopes. Una menzione speciale va poi a Simona Quadarella che dopo aver incantato negli 800 e nei 1500 va a prendersi una medaglia anche nella distanza a lei meno congeniale: i 400 stile. E lo fa in rimonta, arrivando a mettere in serissima difficoltà la tedesca Gose che subisce il rientro forsennato dell’azzurra, rischiando di vedersi soffiare l’oro negli ultimi metri. Chiude in 4’04”13 mentre Simona fa 4’04”77: argento (bronzo all’ungherese Kesely). Nella stessa distanza al maschile, invece, non riescono a centrare il podio Lorenzo Galossi e Gabriele Detti che chiuderanno rispettivamente quinto e settimo così come fallisce l’impesa di andare a medaglia la 4×100 mista donne. L’Italia fa una prova magistrale nelle prime due frazioni con Margherita Panziera (59”78) e Benedetta Pilato (1’05”65), che lanciano la staffetta azzurra in prima posizione, ma subisce poi il rientro delle avversarie nella successiva metà gara dove Ilaria Bianchi e Silvia Di Pietro non riescono a chiudere oltre un amaro quarto posto. Vince la Svezia davanti a Francia e Olanda. Al contrario, è la 4×100 mista uomini a dare spettacolo. Uno spettacolo mai visto: l’Italia non solo conquista il titolo europeo con il crono di 3’28”46 ma lo fa per distacco. Il quartetto di eroi azzurri composto da Ceccon, Martinenghi, Rivolta e Miressi, infatti, chiude con il record dei campionati davanti alla Francia, staccata di ben 4 secondi, e all’Austria. Il miglior modo per chiudere un Europeo che all’Italnuoto ha portato in dote ben 35 medaglie: 13 ori, 13 argenti e 9 bronzi. Se alla vigilia potevano esserci ancora dei dubbi ora ne abbiamo la certezza: quella azzurra è la Nazionale più forte di sempre!.


Lascia un commento