Roma 2022, Quadarella-show! Chiude in bellezza il nuoto artistico, esordio d’oro anche per i tuffi

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Argento per Thomas Ceccon nei 50 dorso e per Martina Carraro nei 200 rana. L’Italia dei tuffi conquista l’oro nel Team Event

Si è chiuso nel migliore dei modi, per il nuoto artistico, l’Europeo di Roma con le ultime tre gare del programma che hanno portato in dote altrettante medaglie per l’Italia. Linda Cerruti e Costanza Ferro, nonostante l’errore sul finale di routine che ha fatto venire qualche brivido, sono di bronzo nel duo tecnico femminile mentre nel duo misto (programma tecnico) Giorgio Minisini e Lucrezia Ruggiero conquistano ancora una volta la medaglia d’oro con il punteggio di 89.3679 davanti alla coppia spagnola e a quella slovacca. Infine, nel pomeriggio arriva anche l’argento nel libero a squadre dove l’Italia si prende la dodicesima medaglia del nuoto artistico, ancora una volta alle spalle dell’Ucraina, mantenendo la promessa fatta alla vigilia di Roma 2022: una medaglia in ogni specialità. E così è stato. Le emozioni, al Pietrangeli, non sono però finite. Non c’è modo migliore di chiudere un Europeo eccezionale come quello di ammirare il duo misto composto dall’eroe di casa Giorgio Minisini e Arianna Sacripante, la nuotatrice artistica affetta da sindrome di down con cui il pluricampione europeo ha nuotato grazie al progetto Filippide. Una storia, quella messa in acqua dai due atleti, che parla di inclusione e che ha fatto emozionare tutto il Foro Italico sulle note di Imagine di John Lennon.

TUFFI, ESORDIO D’ORO PER L’ITALIA NEL TEAM EVENT

Per un capitolo che si chiude un altro, quello dei tuffi, si è aperto proprio questo pomeriggio. E lo ha fatto regalando anche qui la prima grande emozione della manifestazione. Con il punteggio totale di 402.55, infatti, l’Italia vince la medaglia d’oro nel Team Event davanti a Ucraina e Gran Bretagna. Per Sarah Jodoin Di Maria, Andreas Sargent Larsen, Chiara Pellacani, ed Eduard Timbretti Gugiu una vittoria in rimonta costruita tuffo dopo tuffo con la verticale di Sarah Jodoin Di Maria e il quadruplo e mezzo avanti di Sargent Larsen a completare l’opera di sorpasso sulle avversarie e portare l’Italia oltre i 400 punti: l’unica tra le Nazioni partecipanti a superare questo punteggio.

SIMONA QUADARELLA NELLA STORIA, ARGENTO CARRARO E CECCON

E non smettono di piovere medaglie nemmeno dalle corsie del Foro Italico dove nei 200 rana è Martina Carraro ad agguantare un bellissimo argento, a pochi centesimi dall’oro, in 2’23”64. La prima storica medaglia europea nei 200 rana femminile per l’Italia, nonché una bella rivincita per la ranista Azzurra che proprio dopo la semifinale aveva dichiarato in zona mista tutta la sua amarezza per essere rimasta fuori dalla finale dei 100. Nella stessa gara, sesta l’altra italiana Francesca Fangio che peggiora il tempo della semifinale e chiude in 2’26”79. Ed è argento anche nei 50 dorso dove Thomas Ceccon fa 24’40 – nuovo record italiano – restando dietro ad uno straordinario greco Christou di soli 4 centesimi. Quinto, invece, l’altro Azzurro Lamberti (24’85). Ma il momento più alto del pomeriggio arriva con i 1500 stile di Simona Quadarella e Martina Caramignoli. La beniamina di casa vuole l’oro e lo mette in chiaro fin dalle prime bracciate: all’ingresso in acqua apre il turbo e dopo poche centinaia di metri il vantaggio diventa abissale. Nessuno riuscirà a ricucire tanto da impensierirla e alla fine l’oro arriva con il tempo di 15’54”15 e una nuova pagina di storia è scritta. Per lei, infatti, è il terzo titolo europeo in questa distanza: nessuna ci era mai riuscita prima. Dietro di lei, argento all’ungherese Mihalyvari e soprattutto bronzo all’altra italiana Martina Caramignoli.

Infine, la 4×10 stile libero mista che fa sperare nella ciliegina sulla torta fino alle bracciate finali. A lanciare la staffetta azzurra ci pensa Zazzeri che risulta leggermente sottotono e pesca un cambio con Miressi non impeccabile. Il torinese, però, piazza una super frazione da 47”38 riportando l’Italia al primo posto prima di consegnare le redini della gara nelle mani di Silvia Di Pietro e Chiara Tarantino che lottano e stringono i denti ma si devono arrendere a Francia, Gran Bretagna e Svezia. Tra le altre, poche, finali altre senza medaglie per l’Italia, finisce solo sesta Ilaria Bianchi nei 100 farfalla che chiude in 58”34. Nei 200 stile libero uomini, invece, regala spettacolo il solito Popovici che dopo i 100 si laurea campione d’Europa anche nella distanza doppia a 1’42”97, 97 centesimi sopra il record del mondo in gomma di Paul Biederman. Dietro, è battaglia anche per gli Azzurri Marco De Tullio, per nulla soddisfatto del suo 1’46”37 che gli vale il quarto posto, e Stefano Di Cola che finisce sesto a 1’46”74.

I RISULTATI DELLE SEMIFINALI

Sono stati molti, invece, gli Italiani a passare il turno delle rispettive gare. Nei 100 dorso donne, si qualificano con il primo e il quinto tempo di ingresso in finale sia Margherita Panziera (59”72) sia Silvia Scalia (1’00”04) mentre nei 100 rana uomini è spettacolo Italia. Martinenghi e Cerasuolo piazzano un uno-due eccezionale e volano in finale con i primi due crono di ingresso: 26”64 il primo, 26”86 il secondo. Gli unici due a scendere sotto il muro dei 27 secondi (fuori dalle semifinali dopo le batterie del mattino sia Scozzoli che Poggio per via del regolamento). Nei 50 stile libero donne, invece, centra il passaggio del turno Silvia Di Pietro che con 24”72 sigla il nuovo record italiano. Fuori invece Chiara Tarantino. Proseguendo nel programma, doppio passaggio in finale per Alberto Razzetti (1’55”18) e Giacomo Carini (1’55”61) che nei 200 farfalla si qualificano rispettivamente con il 2° e il 5° tempo. Infine, i 200 misti donne fanno registrare il passaggio in finale di Sara Franceschi (2’12”76). Fuori, al contrario, Francesca Fresia (2’16”37).

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