Oggi festeggiamo il compleanno di un giocatore fenomenale, che ha scritto la storia del tennis e che ha ispirato i campioni del presente a superare i propri limiti: parliamo di Pete Sampras.
IL PALMARES CONSIDERATO INEGUAGLIABILE
Pete Sampras è stato sicuramente il giocatore più dominante nella storia del tennis prima dell’avvento dei big 3. Quando si è ritirato, nel 2003, Pistol Pete deteneva il primato di Slam vinti(14), tra i quali spiccavano i 7 titoli di Wimbledon in altrettante finali. Al momento del ritiro, gli esperti ritenevano impossibile che qualcuno potesse anche solo avvicinarsi al numero degli Slam vinti dal campione americano, ma destino ha voluto che i più grandi tennisti della storia(Djokovic, Federer e Nadal) gli strappassero il record subito dopo, superando i 20 Slam a testa. Grande rammarico della carriera di Sampras è il mancato titolo al Roland Garros, dovuto principalmente al fatto che il suo gioco aggressivo, basato principalmente sul serve and volley, non si adattava alla terra rossa. Al di fuori degli Slam, Pete ha conquistato 5 volte le Finals di fine anno e per ben 2 volte la Davis.

SAMPRAS-AGASSI, STATI UNITI SULLA VETTA DEL MONDO
Gli anni 90’ sono stati uno dei periodi più proficui e spettacolari per quanto riguarda il tennis statunitense. Questo perché una delle rivalità più amate di sempre nel mondo del tennis è quella tra Pete Sampras e Andre Agassi, i due americani che per 10 anni si sono contesi i trofei più prestigiosi dello sport con la racchetta. Il contrasto di stili fra i due conferiva una atmosfera quasi cinematografica, con Sampras che interpretava il protagonista buono, composto ed amato dal pubblico e Agassi l’antagonista con la bandana da pirata, ribelle e controverso. Il serve and volley aggressivo di Sampras contro i fulminei passanti di Agassi, questo il canovaccio delle loro partite.

SAMPRAS-AGASSI, LA PARTITA INCISA NELLA STORIA
Quarti di finale Us Open 2001, due campioni ormai in discesa, Andre Agassi e Pete Sampras, pronti a darsi battaglia ancora una volta, per dar vita ad un match memorabile che ha fatto commuovere migliaia di tifosi americani e non. Comincia il match, Sampras sembra ringiovanito di 10 anni, perde il primo set al tiè break dopo aver sprecato tre set point, il match parte in salita. L’incontro diventa un testa a testa incredibile, ai limiti del reale, senza nessun break. Sampras vince i due successivi tiè break, e alla vigilia di quello del quarto set, il pubblico dedica un’ovazione ad entrambi i suoi pupilli, ai giocatori che hanno dominato la scena tennistica del tempo, a simboleggiare che quel match non è solo un quarto di finale Slam, ma una sfida che racchiude l’essenza della rivalità sportiva. Sampras vince anche l’ultimo tiè break, il match è suo. L’abbraccio con Agassi è bellissimo, fa trasparire rispetto e ammirazione reciproca.



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