Compie oggi 34 anni: auguri alla più grande nuotatrice italiana di tutti i tempo
Undici record del mondo, 26 ori internazionali, un argento e un oro olimpici, 19 medaglie mondiali e 37 europee: questo il palmares di Federica Pellegrini, la più grande nuotatrice italiana di tutti i tempi. Capace di infrangere record su record, di diventare la più giovane italiana di sempre a salire su un podio olimpico (16 anni), di risorgere dai momenti più bui del suo percorso di atleta, la Divina compie oggi 34 anni e proprio nel giorno del suo compleanno abbiamo deciso di ripercorrere le tappe più importanti della sua strabiliante carriera.
FEDERICA PELLEGRINI, GLI ESORDI
Nata il 5 agosto del 1988, fa il suo esordio nel panorama del nuoto internazionale nel 2003, ai mondiali di Barcellona. I risultati ottenuti in patria, infatti, le valgono la prima convocazione in Nazionale in vista della staffetta 4×100 in cui figura nelle fasi eliminatorie chiudendo la sua frazione in 55”60. Ma è l’anno successivo che si mette davvero in mostra: ai campionati italiani nuota tutte le distanze dello stile libero dai 50 ai 400 stabilendo, in ognuna, il primato nazionale. Bottino che gli vale la prima convocazione per i Giochi Olimpici. L’Italia ancora non lo sapeva ma aveva di fatto trovato la sua stella.
ATENE 2004, IL BRONZO PIÙ GIOVANE DI SEMPRE
Alle Olimpiadi di Atene esordisce nei 100 stile libero dove non va oltre le semifinali. Poco male: la Fede nazionale era pur sempre una ragazzina di 16 anni alla prima esperienza con un panorama tanto grande da sovrastare anche atleti ben più esperti di lei. Nei 200 stile si qualifica per la finale con il miglior crono di ingresso venendo poi beffata soltanto da Camelia Potec per appena 19 centesimi. Per Federica però non c’è e non può esserci spazio per amarezza e delusione: l’argento a 1’58”22 sancisce, infatti, il ritorno di una nuotatrice italiana sul podio dopo ben 32 anni dalle imprese di Novella Calligaris. E rende la Pellegrini la più giovane atleta italiana a vincere una medaglia olimpica individuale. Un risultato che la proietta nell’Olimpo del nuoto internazionale.
Dopo l’exploit a cinque cerchi, ai successivi campionati Mondiali di Montréal 2005 strappa un altro secondo posto e questa volta i centesimi che la separano dall’oro sono ancora meno: 13. Ma l’oro internazionale è solo rimandato: agli europei di Trieste, infatti, oltre al bronzo nei 400 stile, vince il suo primo titolo internazionale sui 200 a pari merito con la svedese Josefin Lillhage in 1’55″54. La consacrazione definitiva è arrivata e l’anno successivo, dopo aver fatto i conti con alcuni problemi fisici, arriva anche il cambio di allenatore. Da quel momento, Alberto Castagnetti diventerà il mentore della più grande duecentista della storia del nuoto.
RECORD DEL MONDO, OLIMPIADI E MONDIALI: FEDERICA DIVENTA DIVINA
Il 2007 si apre alla grandissima per Federica che a Melbourne, ai mondiali in vasca lunga, timbra il suo primo record del mondo. E lo fa nella semifinale chiudendo in 1’56”47. Il tempo, tuttavia, dura appena 24 ore. In finale, infatti, Federica arriva soltanto terza e si vede soffiare il record da Laure Manaudou. L’anno successivo, come ovvio, gli occhi di tutti sono puntati alle Olimpiadi di Pechino. Quelle degli otto ori di Phelps ma anche quelle in cui proprio Federica approda da favoritissima per l’oro. Prima, però, ci sono gli Europei da affrontare e per l’Azzurra sono un appuntamento agrodolce. Nei 200 viene squalificata per una presunta partenza anticipata e, nonostante la correttezza dello stacco al via fosse stata confermata anche dalla Omega, cronometrista ufficiale dei campionati, a nulla valgono i ricorsi. Due giorni dopo, però, arriva il riscatto nei 400: medaglia d’oro e record del mondo in 4’01”53.
Adesso sì che si può pensare a Pechino. Ai Giochi del 2008, dopo aver rotto gli indugi con 400 (5^ in finale) Federica scende in vasca per le eliminatorie dei 200 e mette subito in chiaro chi comanda: 1’55″45 il tempo. Che non è solo il miglior crono di ingresso in finale ma è anche il nuovo record del mondo. In finale Federica nuota in 1’54″82, abbassa ulteriormente il word record ma soprattutto porta a casa il primo oro olimpico femminile nella storia del nuoto mondiale. Adesso manca solo una medaglia all’appello: l’oro mondiale. Traguardo che arriva l’anno successivo, davanti al pubblico di casa, ai Mondiali di Roma 2009. Federica porta a casa entrambe le distanze dei 200 e dei 400, sigla ben due record del mondo e nei 400 diventa la prima nuotatrice della storia a scendere sotto il muro dei 4 minuti (3’59”15).
LA FENICE AZZURRA
Nella carriera della Pellegrini, però, non è sempre stato tutto in discesa e non è certo un caso che sul collo, Federica, abbia tatuata una fenice. Il 2009, infatti, si chiude con l’evento che più di tutti ha segnato la carriera e la vita di Federica: la morte di Alberto Castagnetti. Dopo un periodo di lutto che ne condiziona, comprensibilmente, anche i risultati, la Divina si rialza, risorge dalle ceneri come una vera fenice e ai Mondiali di Shanghai 2011 replica gli stessi identici risultati di Roma: due ori in entrambe le distanze dello stile libero.
L’anno successivo, tuttavia, il destino non gli sorride e le Olimpiadi di Londra 2012, chiuse con due quinti posti, rappresentano di fatto il peggior risultato della sua carriera. Ma ancora una volta la forza e la determinazione portano Federica a rialzarsi e tornare in alto. Ai Mondiali di Barcellona 2013 si riscatta con un argento nei 200 stile e due anni più tardi, nell’edizione mondiale di Kazan, bissa il risultato aggiungendo anche un secondo posto con la 4×200 stile. Il copione si ripete, identico, nel quadriennio olimpico successivo. Alle Olimpiadi di Rio nel 2016 i risultati non soddisfano (4^ nei 200) ma ai successivi mondiali in vasca corta di Windsor ottiene l’unico titolo internazionale che ancora le era sfuggito diventando la campionessa mondiale dei 200 stile anche in vasca corta.
GLI ULTIMI ANNI E L’ADDIO AL NUOTO
Nel 2017, ai Campionati Mondiali di Budapest, si riprende l’oro anche in vasca lunga diventano così la prima nuotatrice della storia a salire sul podio mondiale per ben 7 volte consecutive: è ufficialmente la più grande duecentista della storia del nuoto. Il risultato viene ancora ritoccato, però: due anni più tardi, infatti, ai Mondiali di Gwangju si riconferma regina dei 200 e i podi mondiali salgono così a 8.
L’addio al nuoto, più volte dichiarato ma sempre rimandato, questa volta è davvero alle porte ma prima del ritiro c’è ancora spazio per un grande appuntamento. Si parla ovviamente delle Olimpiadi di Tokyo dove con il tempo di 1’56”44 conquista l’ingresso in finale: è la prima nuotatrice della storia a qualificarsi per la sua quinta finale a cinque cerchi consecutiva nella stessa gara. Poco importa se il crono finale, 1’55”91, gi varrà solo il settimo posto. Il palmares è completo, il suo record del mondo siglato a Roma 2009 regge ancora oggi a distanza di 13 anni e nessuno è ancora riuscito ad avvicinarla. La storia è stata scritta e porta il suo nome: buon compleanno Federica Pellegrini.


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