Correva il giorno 25 Luglio 2018 – Muore, l’uomo delle sfide impossibili, Sergio Marchionne.

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Oggi di 4 anni ci lasciava per sempre Sergio Marchionne, uno dei direttori d’azienda più noti a livello internazionale e successore di Luca Cordero di Montezemolo come presidente della Ferrari.

Sergio Marchionne nato a Chieti il 17 giugno del 1952, nel corso della sua carriera ha ricoperto ruoli di elevatissimo prestigio: è stato amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobiles N.V., FCA Italy e FCA US; è stato presidente di CNH Industrial N.V. e Ferrari N.V., oltre che, come già ricordato sopra, Presidente e amministratore delegato di Ferrari S.p.A.

UNA CARRIERA IN ASCESA

Completati gli studi, con due lauree e un Master, inizia a ricoprire i primi ruoli dirigenziali. All’inizio degli anni 80, inizia prorpio la sua carriera da dirigente, ottenendo incarichi, direttamente proporzionati ai successi lavorativi. Ne è un esempio il risanamento del gruppo svizzero SGS, avvenuto nel 2002. Ma il successo più importante arriva sicuramente nel 2004, quando la famiglia Agnelli lo nomina Amministratore Delegato del gruppo Fiat e nel 2005 diventa anche presidente della casa automobilistica di Torino; nello stesso anno prende il “timone” anche di Fiat Auto. Durante la sua gestione, il titolo FIAT è passato da un minimo prossimo ai € 4 del 2005 ai € 23 del luglio 2007. Nel 2009 è stato nominato A. D. del gruppo Chrysler, dopo l’acquisizione (conclusasi totalmente nel 2014) da parte di FIAT del gruppo statunitense, fortemente voluta da Marchionne.

L’APPRODO IN FERRARI

13 ottobre 2014 sostituisce Luca Cordero di Montezemolo alla presidenza della Ferrari N.V. e Ferrari S.p.A. carica detenuta fino al 21 luglio 2018, quindi, nello stesso anno in cui dava vita a FCA, Sergio Marchionne arrivò alla Scuderia di Maranello, diventando il settimo presidente della storia Ferrari. . Dopo la pessima stagione 2014, il dirigente di Chieti diede una svolta rivoluzionaria che riportò in alto la “Rossa di Maranello”. Durante la sua presidenza, infatti, il “Cavallino” ha conquistato ben 12 vittorie e 60 podi. Il sogno era ovviamente il titolo mondiale, magari proprio con Sebastian Vettel, ma purtroppo non tutte le storie hanno un lieto fine. Dopo FCA, probabilmente, Marchionne avrebbe volentieri finito la carriera lavorativa in Ferrari, con obiettivi non meno ambiziosi ma con minori pressioni per via di un’azienda più piccola e radicata nel territorio, da proteggere e far progredire.

UNA SFIDA CONTINUA

L’eredità e i numeri di Montezemolo avrebbero intimorito chiunque, ma non Sergio Marchionne, che nel corso della sua vita non si è mai tirato indietro davanti alle difficoltà, affrontandole sempre con serietà e professionalità. La carriera e i successi lavorativi di Marchionne, ci fanno capire che quando si lavora nel modo giusto i risultati, che siano sportivi o amministrativi, arrivano sempre.

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