IL VATE DELLO SPORT

La 109a edizione del Tour de France, corsa ciclistica più importante del mondo nota anche come “Grande Boucle”, è ormai nei libri di storia. A trionfare è stato il danese Jonas Vingeegard, che ha riportato la sua nazione in maglia gialla a Parigi ventisei anni dopo Bjarne Riis. Nulla ha potuto il due volte campione uscente Tadej Pogacar, che ha pagato dazio nella tappa con Galibier e Granon per poi staccarsi definitivamente sull’arrivo del Hautacam, ultima vera salita di questo Tour. Pogacar si è dovuto accontentare della maglia bianca di miglior giovane e di tre vittorie di tappa, che gli hanno garantito il terzo posto nella classifica a punti vinta da Wout Van Aert, altro protagonista indiscusso di questa splendida edizione del Tour de France. Il belga, oltre a essersi imposto in tre occasioni (una di queste è la crono conclusiva) come lo sloveno sopracitato, è stato fondamentale per il raggiungimento dell’obiettivo del suo capitano Vingeegard. A completare il podio è stato il gallese Geraint Thomas.

Oltre a Van Aert, colui che si è messo in mostra di più tra le ruote veloci è stato l’uomo della Alpecin Jasper Philipsen, il quale ha vinto due tappe e ha alzato le braccia al cielo sul prestigiosissimo traguardo di Parigi.

Il danese vincitore del Tour è stato anche in grado di strappare la maglia a Pois, di leader della classifica del gran premio della montagna, a Simon Geschke, che era stato costantemente in fuga nel corso delle tre settimane.

LE PRESTAZIONI DEGLI ITALIANI

Altro Tour insufficiente per i nostri portacolori, i quali non sono riusciti a portare a casa nemmeno una vittoria di tappa. Chi c’è andato più vicino è stato Alberto Bettiol nella quattordicesima tappa con arrivo a Mende: il toscano della EF aveva staccato Matthews sull’ultima ascesa, ma è stato poi ripreso e superato a doppia velocità sul falsopiano a due chilometri dal traguardo. Niente da fare neanche per Filippo Ganna nelle due cronometro, chiuse entrambe fuori dal podio dal Verbanese, evidentemente fuori condizione.