4 anni fa Molinari trionfava nel torneo di golf più prestigioso.

Sono passati esattamente 1.460 giorni dall’impresa del torinese, capace di diventare il primo italiano a trionfare in un Major. Grazie ad un giro finale pressoché perfetto, l’azzurro ha avuto la meglio in 69 colpi contro campioni quali Rose e McIlroy, secondi assieme a Kevin Kisner e al giovane Xander Schauffele, con cui il piemontese ha rivaleggiato sino all’ultimo.
Quel giorno fu costretto a cedere persino Tiger Woods, l’uomo più titolato della storia, colui che vanta 110 tornei professionistici di cui 15 Major. Malgrado un’ottima partenza e la conseguente leadership, lo statunitense è stato poi vittima del gioco azzurro, chiudendo sesto a tre lunghezze dal nostro giocatore.
Fu storia per tutto il movimento italiano, visto che il miglior risultato nell’Open Championship lo aveva raggiunto Costantino Rocca nel 95′, quando concluse la competizione in seconda piazza.
“Vedere il mio nome sulla Claret Jug con i migliori golfisti al mondo è un’emozione incredibile. Sono orgoglioso per quanto ho fatto oggi e in tutta la settimana”. L’eccezionale impresa di Carnoustie ha definitivamente proiettato Francesco Molinari nel gotha del golf, in una dimensione che solo i veri campioni possono raggiungere. La testimonianza più immediata è il salto dal 15° al sesto posto nel world ranking, la posizione più alta che abbia raggiunto.
“Questo successo è molto importante per il golf italiano e mi auguro che oggi tanti ragazzi abbiano seguito la gara davanti al televisore, perché questa vittoria possa essere d’ispirazione per loro come lo fu per me il secondo posto di Costantino Rocca nell’Open del 1995. Quel giorno, davanti alla TV con la mia famiglia, mi emozionai e piansi quando fu sconfitto da John Daly”.
“Che settimana! Non la dimenticherò più. Nel giro finale ero tranquillo, come lo si può essere quando si stanno giocando le buche conclusive di un major insieme a Tiger Woods, ma mi sentivo pronto per questo. Certo effettuare gli ultimi due giri senza bogey in un percorso bestiale è stato qualcosa di pazzesco”.
“E’ stata una lotta dura ma può esserci un solo vincitore e questa volta sono stato io” ha infine concluso Molinari.
Le parole di Francesco Molinari
Per Molinari sarà una stagione ricca di soddisfazioni; oltre ai successi nel BMW PGA Championship e nel Quicken Loans – entrambi antecedenti alla conquista del Major – l’azzurro svolgerà un ruolo chiave nella Ryder Cup – gara che ogni due anni dal 1927 mette a confronto la selezione europea contro quella statunitense – vincendo tutti i cinque match disputati oltre alla conquista del punto decisivo nell’ultima sfida contro Phil Mickelson.
Infine si aggiudicò la Race to Dubai e diventò il miglior golfista europeo della stagione.

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