Correva il giorno 1 Luglio 1961: nasceva Carl Lewis, il “figlio del vento”

Published by

on

Velocità, classe, eleganza. Nato a Birmingham, Alabama, il 1 luglio 1961, Carl Lewis ha scritto la storia dell’atletica a suon di successi, protagonista – tra Mondiali e Olimpiadi – di un’epopea senza pari. Tutto inizia a Los Angeles, nel 1984, con la conquista di quattro medaglie d’oro che gli permettono di eguagliare il record di Jesse Owens del 1936: 100, 200, salto in lungo e 4×100. Il “Figlio del vento”, trionfò poi nei 100 a Seul 1988 (gara che vide la squalifica di Ben Johnson), rassegna in cui confermò l’oro nel lungo, con argento nei 200. Nel lungo vinse poi a Barcellona ’92 (dove salì sul gradino più alto del podio nella 4×100) e Atlanta ’96.

Carl Lewis nei 100m di Seul 1988

E ai Mondiali? Otto i titoli iridati messi in bacheca, con le vittorie nei 100 di Helsinki ’83, Roma ’87 e Tokyo ’91 a dar lustro al palmares, accompagnati dagli ori nel lungo a Helsinki e Roma e nella 4×100 a Helsinki, Roma e Tokyo. Successi valsi, nel 1999, la nomina dell’Iaaf ad atleta del secolo, dopo una carriera di risultati roboanti.

La passione per l’atletica è un affare di famiglia. Entrambi i genitori di Carl Lewis erano atleti e Carol, sua sorella, come lui scelse l’atletica leggera. Diplomatosi in seguito alla Willingboro High School, continuò gli studi all’università trasferendosi a Houston, dove iniziò a farsi notare in alcune gare di velocità. In carriera, il “Figlio del vento” ha migliorato 12 record del mondo, correndo i 100 metri per 15 volte sotto i 10″ e restando dominatore nel salto in lungo per 65 gare consecutive: “Gli altri migliorano, noi Lewis siamo già perfetti”, disse.

Carl e Carol Lewis con le uniformi della Willingboro High School

“Ho scoperto che un atleta non ha bisogno di proteine animali per avere successo. Il mio migliore anno nelle competizioni di atletica leggera è stato quando mi sono convertito al veganismo”. Chiaro, semplice, diretto. Con queste parole, Carl Lewis commentò – in passato – il passaggio a un’alimentazione di tipo vegano per motivazioni di carattere etico e religioso. Curiosità. Nel 1987 incise inoltre un singolo musicale con il suo gruppo, Carl Lewis and the Electric Storm. Titolo? Break It Up.

La copertina dell’album del gruppo “Carl Lewis and the Electric Storm”

“Two weeks until my birthday. Still working hard”. Tradotto? Mancano due settimane al mio compleanno. Lavoro ancora duramente”. Come mostrato dalle foto pubblicate sui social, il “Figlio del vento” continua a correre e a tenersi in forma, tra un allenamento e l’altro. Tra palestra, pesi, uscite in bici e workout a corpo libero il 61enne Carl Lewis non mostra i segni del tempo. Come le sue imprese, tasselli di una carriera da predestinato incastonati nella storia.

L’eccellente condizione fisica di Carl Lewis oggi

Lascia un commento