A Lisbona gli azzurri di Crowley conquistano il secondo successo consecutivo superando il Portogallo 38-31.

Bisognava vincere, ma al contempo era necessario farlo con maggiore sicurezza. Sebbene l’impresa compiuta a Cardiff aveva notevolmente alzato le aspettative, certe sfide vanno conquistate con maggiore sicurezza, soprattutto se l’avversario si trova ventesimo nel ranking mondiale. Stiamo cominciando ad assaporare più spesso il trionfo, ed in vista dei match contro Romania e Georgia sarà necessario confermarsi. Bisognerà alzare notevolmente l’asticella, anche se per ora ci accontentiamo dell’ottimo lavoro compiuto dagli uomini di mischia nelle fasi statiche.
CRONACA
I padroni di casa sono i primi ad andare in vantaggio grazie ai tre punti di Marques. Fase d’attacco allarmante, fuorigioco abissale di Fusco ed agile punizione.
Al 9′ gli Azzurri vanno alla carica e ottengono un penalty purtroppo non convertito dall’esordiente Giacomo Da Re.
Al 14′ Leonardo Marin compie un placcaggio alto alla bandierina ai danni di Rodrigo Marta, gesto poi sanzionato col cartellino giallo e la meta tecnica. 10-0.
Passano una decina di minuti quando Lamaro e compagni accorciano finalmente le distanze al 26′ con la meta di Alessandro Fusco. L’Italia persiste diversi minuti nei 22 portoghesi strutturando inizialmente un maul, seguito da un multifase finalizzato dalla rapidità di Alessandro Fusco in uscita da un raggruppamento. 10-5.
Al 31′ il primo centro azzurro precedentemente ammonito si fa perdonare stoppando il calcio di Rodrigo Marta e raccogliendo successivamente il pallone fino alla realizzazione della meta. 10-10.
Portogallo che clamorosamente torna in vantaggio a pochi istanti dalla fine del primo tempo. Sulla metà campo Appleton trova un ottimo angolo per Pinto sulla linea dei dieci metri, con l’ovale che viene poi scaricato al solito Rodrigo Marta nei 22 ed in maniera rocambolesca arriva la marcatura. 17-10.
Ripresa
Inizia nel peggiore dei modi la seconda frazione di gioco, con Fusco che si fa stoppare il calcio di liberazione, ma fortunatamente Capuozzo non si fa trovare impreparato e salva l’Italia. Non finisce qui, perché nell’azione successiva l’estremo iberico Guedes supera capitan Lamaro seminando il panico nella nostra difesa. Gli avversari sono in netta superiorità numerica e – malgrado lo sforzo difensivo di alcuni nostri giocatori – Appleton finalizza. 24-10 al 50′
Reazione immediata della squadra di Crowley: Ruzza trova il varco nella difesa prima di andare a terra, con qualche difficoltà emerge poi l’ovale dal raggruppamento e grazie ad un serie di passaggi Padovani viene spedito fino in fondo. Da Re aggiusta il piede ed arrivano anche i due punti della trasformazione: 24-17 il parziale.
Al 53′ torniamo in parità grazie all’ unica fase impeccabile del pomeriggio. Carrettino ben strutturato dentro ai 22 lusitani e Lucchesi finalizza. 24-24.
Pasticcio di Giacomo Da Re al 65′, costretto a lasciare il campo per via di un’interruzione volontaria del gioco in un momento di esponenziale guadagno territoriale da parte dei padroni di casa. Le conseguenze sono immediate e quasi inevitabili, coi nostri avversari in grado di andare in meta solamente dopo due fasi di gioco. Nel momento più difficile per gli azzurri, il Portogallo è avanti di 7 punti.
Per l’ennesima volta in questo match risaliamo il campo, conquistiamo diversi calci di punizione fino a colpire nuovamente con il maul. La palla viene messa sotto chiave e la mischia spontanea va anche questa volta a buon fine con la firma di Traoré. 31-31 al 75′.
Per nostra fortuna il Portogallo si complica la vita al riprendere del gioco: Marta travolge Pettinelli mentre quest’ultimo – staccato da terra – era alla caccia dell’ovale. Strada leggermente in discesa per la nostra nazionale, con Lamaro che decide di non andare per i pali una volta risalito il campo. Decidiamo dunque di calciare in rimessa laterale perdendo il possesso, tuttavia riguadagnato nella mischia successiva. Torniamo in touches questa volta ottenendo una meta tecnica, vincendo conseguentemente il match.
Risultato finale: Italia 38-31 Portogallo
Portogallo: 15 Nuno Sousa Guedes, 14 Vincent Pinto, 13 Jose Lima, 12 Tomas Appleton (Cap), 11 Rodrigo Marta, 10 Jeronimo Portela, 9 Samuel Marques, 8 Rafael Simoes, 7 Thibault Freitas, 6 Joao Granate, 5 Josè Madeira, 4 Steevy Cerqueira, 3 Diogo Hasse-Ferreira, 2 Mike Tadjer, 1 Francisco Fernandes
A disposizione: 16 David Costa, 17 Nuno Mascarenhas, 18 Antonio Prim, 19 Duarte Torgal, 20 Jose Rebelo De Andrade, 21 Duarte Azevedo, 22 Rafaelle Storti, 23 Manuel Cardoso-Pinto
Mete: tecnica, Marta (2), Appleton
Trasformazioni: Marques (3)
Punizioni: Marques
Cartellini: giallo Marta
Italia: 15 Ange Capuozzo, 14 Jacopo Trulla, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Leonardo Marin, 11 Edoardo Padovani, 10 Giacomo Da Re, 9 Alessandro Fusco, 8 Renato Giammarioli, 7 Michele Lamaro (Cap), 6 Giovanni Pettinelli , 5 Andrea Zambonin, 4 David Sisi, 3 Simone Ferrari, 2 Epalahame Faiva, 1 Danilo Fischetti
A disposizione: 16 Gianmarco Lucchesi, 17 Cherif Traoré, 18 Ion Neculai, 19 Marco Fuser, 20 Federico Ruzza, 21 Manuel Zuliani, 22 Manfredi Albanese, 23 Marco Zanon
Mete: Fusco, Marin, Padovani, Lucchesi, Traoré, tecnica
Trasformazioni: Da Re (3), Padovani
Punizioni:
Cartellini: giallo Marin

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