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Il 23 giugno 1894 Pierre De Coubertin fondava quella che sarebbe diventata la massima entità mondiale a livello sportivo, il C.I.O (comitato olimpico internazionale). L’intento del Francese, ancora oggi famoso per la celeberrima frase “l’importante è partecipare, non vincere”, era quello di riportare nel mondo moderno l’ideale della Grecia Arcaica, facendo praticare ai giovani atleti diverse discipline nello stesso luogo, nello stesso momento, in modo leale, in quelli che sarebbero diventati i giochi olimpici moderni.
Per rendere omaggio alla Grecia e alle edizioni arcaiche delle olimpiadi (o giochi olimpici come sarebbe corretto dire), il primo presidente del comitato fu il nativo di Ermopoli Dimitrios Vikelas e la prima edizione dei Giochi si svolse proprio ad Atene nel 1896. Dovettero passare invece quasi trent’anni per permettere a coloro che praticavano discipline invernali di prendere parte alla massima competizione sportiva mondiale; furono infatti introdotti i giochi invernali nel 1924 a Courchevel.

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L’attuale presidente del CIO è l’ex schermidore tedesco Thomas Bach e il motto olimpico è divenuto in occasione dei Giochi di Tokyo “Citius-Altius-Fortius- Communiter” (” più veloce- più altro- più forte- insieme”)

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