Roland Garros: la vittoria e il caso Nadal, i problemi di Sinner. Iga, sono 35!

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Rafa Nadal è sinonimo di Parigi. Per la 14^ volta in carriera il maiorchino trionfa al Roland Garros e vince lo Slam numero 22. La Swiatek scrive la storia del tennis femminile.

RAFA ALLA CONQUISTA DI PARIGI

Nadal è arrivato a Parigi (stranamente) con poche partite sull’amata terra rossa. Dopo l’infortunio alla costola subito nella finale di Indian Wells ha deciso di rientrare a Madrid nei primi giorni di maggio, fermandosi ai quarti contro Alcaraz. A Roma, invece, è stato eliminato addirittura agli ottavi per mano di Denis Shapovalov, ma soprattutto ha dovuto fare i conti con il suo ormai noto problema al piede. Il n.5 del mondo soffre della sindrome di Müller-Weiss, una malattia degenerativa che lo colpisce dal 2005, quando aveva appena 20 anni. Questo disturbo prende di mira più donne che uomini, ma in ogni caso la fascia d’età media in cui si avvertono i primi sintomi si aggira tra i 40 e i 50 anni: strano e particolare, dunque, che una vittima del problema sia proprio il maiorchino.

Rafa, infatti, ha giocato il torneo con continue iniezioni, portando con sè il suo medico personale per continue cure ed attenzione, mirate soprattutto all’anestetizzazione totale della gamba. Il percorso all’amato Roland Garros è stato martellante fino agli ottavi di finale, dove è stato costretto a rifugiarsi al quinto set prima di avere la meglio su Auger-Aliassime. Ai quarti si è (ri)formata la supersfida con Novak Djokovic, vinta dallo spagnolo col punteggio di 6-2, 4-6, 6-2, 7-6.
Approfittato del ritiro di Sascha Zverev in semifinale (il tedesco sembra essersi rotto diversi legamenti della caviglia) ha lasciato soltanto 6 game a Casper Ruud, dominando in lungo e in largo la sua 30^ finale Slam.

Nadal, dopo la finale, è stato interrogato sulle sue condizioni fisiche:

“Non so cosa succederà in futuro, ma continuerò a lottare. Farò di tutto per esserci a Wimbledon, ma senza infezioni. Dopo la partita con Moutet non riuscivo quasi a camminare, cercherò delle soluzioni e consulterò dei medici, ma ad oggi è impossibile continuare.”

Ai quarti di finale è andato in scena il superclassico Nadal-Djokovic, vinto dallo spagnolo in 4 set.

IL CAMMINO DEGLI ITALIANI

Senza Matteo Berrettini i colori italiani sono affidati a Jannik Sinner. L’altoatesino vince e convince fino al primo set degli ottavi di finale contro Andrey Rublev, ma un problema al ginocchio (registrato durante la notte della partita con McDonald) lo costringe al ritiro. Per il n.2 d’Italia si tratta del terzo ritiro in stagione dopo Indian Wells con Kyrgios e Miami con Cerundolo, oltre a vari acciacchi fisici come Roma e Madrid.

Come l’anno scorso Lorenzo Musetti incanta il Philippe-Chatrier per due set contro Stefanos Tsitsipas. Il tennista di Carrara vince 7-5, 6-4 i primi due parziali, ma la distanza cede fisicamente alla maggior pesantezza del greco perdendo in cinque set, esattamente copia-incolla dell’edizione 2021 con Novak Djokovic. Perderà 180 punti, ma ha avuto l’occasione di difenderne 125 grazie alla vittoria del challenger di Forlì durante la seconda settimana del torneo.

Sonego si ferma al terzo turno del torneo, dove si porta in vantaggio 2-1 contro Ruud – futuro finalista del torneo – per poi subire la rimonta del norvegese. Fabio Fognini si ritira per un problema alla gamba al secondo turno contro Van De Zandschulp, così come Marco Cecchinato contro Hubert Hurkacz. Eliminati al primo turno Giannessi, Agamenone e Zeppieri.

COME CAMBIA LA CLASSIFICA

Novak Djokovic, non avendo difeso il titolo vinto nel 2021, scarterà 2000 punti e sarà numero 3 del mondo. Da lunedì 13 giugno Daniil Medvedev sarà nuovamente numero 1, mentre Zverev si regalerà il best ranking come numero 2. Casper Ruud approfitta dei 1200 punti per salire al sesto posto in classifica, mentre Tsitsipas uscirà dalla top5. Grazie alla prima semifinale parigina in carriera, Marin Cilic tornerà in top20 per la prima volta dal 12 agosto 2019 issandosi al 17^ posto.

Il russo Medvedev salirà numero 1 del mondo per la seconda volta in carriera. La sua prima esperienza va dal 28 febbraio al 21 marzo 2022.

SWIATEK CONTRO TUTTI

Iga Swiatek si conferma regina incontrastata della terra battuta. La polacca vincendo il torneo ha raggiunto le 35 vittorie consecutive, eguagliando il record di Venus Williams risalente al 2000. Per lei è il sesto titolo consecutivo dopo Doha, Indian Wells, Miami, Stoccarda e Roma. La numero 1 del mondo ha vinto il suo secondo titolo dello Slam dopo Parigi 2020, ma le classifiche fanno veramente impressione. La Swiatek vanta 8625 punti in classifica, il doppio dei 4330 della Anett Kontaveit. Nella Race (classifica che tiene in considerazione i soli risultati dell’anno solare) ha triplicato i 2520 punti della n.2 Jabeur, imponendosi come dominatrice del circuito WTA con 7290.

Dopo il ritiro di Ash Barty, la polacca Iga Swiatek ha iniziato la sua marcia infermabile da n.1 del mondo.

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