Dopo 3 anni i Golden State sono tornati alle Finals NBA grazie al successo in gara-5 contro Dallas. Attendono la vincente tra Boston e Miami.
Tornati a San Francisco, gli uomini di Kerr hanno chiuso la pratica davanti ai loro spettatori. Klay Thompson si è preso la scena realizzando la terza partita in post season da 30+ punti (non succedeva dal 2016) con 8 triple su 16 tentativi. Curry si mette a disposizione dei compagni fornendo 9 assist, ma vanno sottolineati anche i 18 rimbalzi di Looney, di cui 6 in attacco.
Dalla finale del 2019 contro i Raptors, i Warriors avevano mancato l’accesso al tabellone playoff per due anni consecutivi. Nel 2020 la squadra era stata vittima degli infortuni di Curry e Thompson, oltre che costretta al sacrificio di Kevin Durant, sponda Brooklyn Nets. Durante la stagione 2021, invece, Steph Curry è tornato a pieno regime chiudendo al terzo posto nella classifica dell’MVP, ma i suoi Golden State -ancora privi del loro numero 11- si sono fermati allo spareggio play-in contro Memphis.
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Dopo aver chiuso la regular season dietro Phoenix Suns e Grizzlies, in post-season i Dubs hanno dato una spallata alla lega eliminando Denver, Memphis e Mavs con dei sonori 4-1, 4-2, 4-1. Curry si è portato a casa il premio di MVP delle finali di conference, ma soprattutto ha riportato alla baia lo spettacolo delle Finals per la sesta volta negli ultimi otto anni. Esattamente come i Chicago Bulls di Michael Jordan.
Una delle dinastie più forti del gioco è tornata nel suo palcoscenico naturale, ora l’ultimo ostacolo verso l’anello sarà rappresentato dalla vincitrice della Eastern Conference. I Boston Celtics guidano la serie 3-2 contro i Miami Heat, ma, per ora, i californiani aspettando con ansia la palla a due del 3 giugno.



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