Anche le semifinali di conference sono andate in archivio e hanno emesso verdetti per certi versi clamorosi ma che ci dicono che le finals Nba non avranno sicuramente le stesse squadre dello scorso anno
Il primo è l’uscita di scena dei Milwaukee Bucks, campioni in carica, e il secondo l’insapettata eliminazione dei Phoenix Suns, miglior squadra della regular season che però cade contro Dallas.
BOSTON CELTICS – MILWAUKEE BUCKS
Era la sfida clou di queste semifinali di conference e alla fine ha rispettato il pronostico, arrivando fino a Gara-7.
La “bella” di questa serie se la aggiudicano i Celtics, che sfruttano il fattore casa ed eliminano i campioni in carica vincendo 109-81.
Una partita che i Celtics hanno vinto nella ripresa, grazie alle super prestazioni di Williams e Tatum, prendendo il largo nel punteggio con i Bucks che purtroppo non hanno potuto fare nulla nonostante i 46 punti in due di Antetokoumpo e Holiday.
Per Milwaukee quindi è tempo di cedere il trono conquistato un anno fa, mentre Boston si giocherà con Miami un accesso alle finals che manca da 14 anni!

PHOENIX SUNS – DALLAS MAVERICKS
“Abbiamo fatto 64-18 in regular season”, “poi abbiamo Booker e Paul che sono devastanti”, “In campo non c’è storia”, “si tutto bello, ma come abbiamo fatto ad uscire alle semifinali di conference?”
Il celebre discorso rivisitato del film “tre uomini e una gamba” di Aldo, Giovanni e Giacomo rispecchia perfettamente la clamorosa eliminazione dei Suns.
In Gara-7 Phoenix si è sciolta come neve al sole e rimedia un pesante 90-123 da Dallas.
Una gara mai messa in discussione dai Mavericks, andati addirittura sul +42 alla fine del 3° periodo, trascinati da un sontuoso Luka Doncic, autore di un’altra grande prestazione con 35 punti e 10 rimbalzi, ma anche Dinwiddie e Brunson, con 30 e 24 punti rispettivamente messi a segno hanno contribuito alla vittoria.
Phoenix paga la serata no di Booker e Paul che chiudono rispettivamente con 11 e 10 punti messi a segno e così nonostante una super regular season devono dire addio ai sogni di gloria e leccarsi le ferite per tornare competitivi la prossima stagione e dare un nuovo assalto all’anello.
Per Dallas invece ci sarà una serie proibitiva contro Golden State ma ormai sognare non costa nulla!



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