IL VATE DELLO SPORT

Alcune favole prima o poi perdono l’ aurea magica che le circonda, e finiscono per diventare racconti come tutti gli altri. Ma quella della Lazio 1999-2000 avrà sempre un qualcosa di speciale.

Si sta disputando la 98^ edizione del campionato di Serie A, e all’ultimo tornante della stagione sono soltanto 2 le formazioni ancora in lizza per il titolo: la Juventus di Ancelotti e la Lazio dello svedese Eriksson, con i bianconeri che si trovano avanti di 2 punti rispetto ai Capitolini. In quella domenica 14 maggio ambo le squadre giocano alle 3 del pomeriggio, con la Lazio che asfalta il Reggina per 3-0 grazie ai rigori di Inzaghi e Veron e alla rete di Simeone. Ma l’esito del campionato doveva ancora essere stabilito. Infatti, in contemporanea, a Perugia il match tra gli umbri e i bianconeri viene sospeso a fine primo tempo dall’arbitro Collina, causa un forte temporale. Dopo quasi un’ora, le squadre rientrano in campo, ma l’esito è però ben diverso da quello auspicato da tutto il popolo bianconero: la Juve viene infatti sconfitta con un gol di Calori al 49°, e si fa sorpassare dai capitolini di un punto. Un solo punto, che basta però a portare ai biancocelesti il secondo tricolore della loro storia, a 26 anni di distanza dal primo titolo.

Insomma, il 14 maggio avrà sempre un sapore speciale per ogni tifoso laziale, un po’ come il 22 per l’Inter e il 5 per la Juve, perché quel giorno ci ha insegnato per l’ennesima volta quanto basti credere incessantemente ad un sogno per realizzarlo.