Correva il giorno 30 aprile 1978: 44 anni di Simone Barone!

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Simone Barone raffigurato in una figurina dell’album Calciatori Panini, con la maglia del Torino. Pic by Laststicker

E chi ha mai detto che per essere considerato un gran giocatore bisogna avere il curriculum costellato di gol? Simone Barone non ha segnato molte reti nel corso della sua carriera, ma un centrocampista con le sue doti e quel sorriso tanto smagliante non capita certo tutti i giorni. Fa il suo esordio nella massima serie italiana nel corso della stagione 96′-97′, in cui colleziona 2 presenze con la maglia del Parma. Dopo un paio di stagioni ondeggiate tra i vari campionati, nel 2000-2001 si ferma alla stazione Chievo, allora militante in Serie B, di cui si rende protagonista della promozione in A mettendo a segno 3 reti. Dopo un’altra annata nella città veneta passa al Palermo, dove colleziona 71 presenze e 4 reti spalmate su 2 stagioni. Il viaggio di Barone riprende facendo sosta a Torino per 3 anni, per poi sostare a Cagliari e concludere il tragitto con la maglia del Livorno, bagnando la sua ultima stagione da professionista con 20 presenze e 6 gol.

Il sogno Mondiale e quel passaggio ceco di Inzaghi…

Barone celebra la vittoria del Mondiale di Germania 2006. Pic by Rompipallone

C’è un solo titolo che figura nel palmares di Barone; ma che titolo! Infatti Simone ha preso parte alla spedizione vincente dell’Italia nel Mondiale disputato in Germania nell’estate 2006, condendo la sua esperienza con 2 presenze contro Ucraina e Repubblica Ceca. Proprio contro quest’ultima si è reso celebre per un evento iconico di quei Mondiali. Ci troviamo nelle battute finali del terzo e ultimo match della fase a gironi, in cui l’Italia conduce per 1-0 grazie ad un gol di Materazzi. Recuperato un’importante pallone nella propria metà campo, Barone lancia il contropiede per poi lanciarsi in 40 metri di corsa infuocati insieme al compagno Inzaghi, in possesso del pallone. Arrivati davanti a Cech, Simone è lì, pronto ad appoggiare in rete il gol che tutti i calciatori hanno bramato almeno 1 volta nella propria vita. Ma Inzaghi decide di fare di sua iniziativa, dribla il portiere ceco e insacca il gol del 2-0. Col senno di poi, viene da domandarsi cosa sarebbe successo se Inzaghi avesse passato la palla a Barone…ma ormai non ha importanza ance perché Simone, al contrario dei molti marcatori del Mondiale che non sono riusciti a mettere le mani sulla coppa d’oro, si potrà fregiare per sempre di questo privilegio concesso a pochi eletti.

La nuova vita da allenatore

Dopo aver detto addio al calcio giocato il 10 gennaio 2013, Simone ha intrapreso la sua carriera da allenatore tra le fila degli allievi del Modena. Ora si trova in località Salerno, dove è collaboratore tecnico della Salernitana, coinvolta proprio in queste ultime giornate da una rinascita che ha riacceso il barlume salvezza nel cuore granata.

Insomma, non si possono che fare i migliori auguri a questo giocatore, che risveglerà sempre nei cuori degli italiani (e non solo) dolci ricordi.

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