F1-Gp d’Imola: doppietta Red Bull con Verstappen e Perez, Norris terzo.

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All’autodromo Enzo e Dino Ferrari trionfa Max Verstappen, Sergio Perez completa la doppietta Red Bull. Gradino più basso del podio occupato dalla McLaren di Lando Norris, che sfrutta il giorno sfortunato della Ferrari, Sainz insabbiato alla partenza e Leclerc a muro, che alla fine conclude la gara in sesta posizione.

La Red Bull mette le ali

Già alla prima curva Perez supera la Ferrari di Leclerc, che a sua volta viene infilato anche da Norris a causa di una brutta partenza. Successivamente al rientro della Safety Car, uscita per l’incidente fra Sainz e Ricciardo, si riparte con Verstappen e Perez davanti a Norris e Leclerc, quest’ultimo sorpassa l’inglese della McLaren al nono giro alla Variante del Tamburello portandosi in terza posizione. La situazione non varia fino al 18° giro, quando Ricciardo entra ai box per montare gomme da asciutto, visto che la pista si stava asciugando sempre di più, così i dati dei giri del pilota australiano diventano punto di riferimento per le altre scuderie. Iniziano, infatti, a rientrare tutti ai box per montare le gomme medie, tranne Verstappen, Leclerc e Norris che si fermano al giro successivo, pit stop non perfetto per il monegasco che perde qualche secondo di troppo.

Al rientro in pista il ferrarista viene sorpassato da Perez, con una gomma più calda rispetto a quella di Leclerc appena montata. Charles non desiste e cerca in tutti i modi di portarsi negli scarichi della Red Bull del messicano, ma spostarsi sul bagnato per sorpassare è troppo rischioso, così Leclerc si allontana da Perez. Al giro 41 Verstappen doppia Lewis Hamilton che si trova quattordicesimo, immagine impensabile a dicembre quando i due lottavano per il titolo. Successivamente viene concesso dalla direzione di gara l’uso del DRS, ovvero l’ala mobile, che facilita i sorpassi, Leclerc, che nel frattempo ha montato le soft seguito dalle due Red Bull, non ci pensa un attimo e si avvicina a Perez, ma al 53° giro Charles taglia troppo alla Variante Alta andando in testa coda e toccando il muro. Riparte subito con un evidente danno all’ala anteriore. Dopo la sosta ai box per montare un’ala nuova e gomme soft, Charles risale la classifica fino a concludere la gara sesto. Al contrario weekend favoloso per Max Verstappen che conquista pole position, sprint race, gara e giro veloce. Domenica di festa per la Red Bull che porta a casa un bottino di 44 punti con i due piloti, togliendosi la soddisfazione di vincere davanti al pubblico ferrarista, e ovviamente di guadagnare punti per entrambi i campionati.

Weekend nero per la Ferrari

Dopo il testacoda di Sainz nelle qualifiche di venerdì, arrivano altri due bocconi amari per il team di Maranello, difficili da mandare giù. Subito alla partenza Sainz, alla Variante del Tamburello, viene ingaggiato in un contatto con la McLaren di Ricciardo, lo spagnolo si insabbia e viene costretto a finire la sua gara anzitempo per la seconda volta di fila. Se Sainz è sfortunato, Charles non è da meno. Il monegasco alla partenza perde due posizioni per una brutta partenza, trovandosi quarto, ma subito dopo la Safety Car sorpassa Norris e cerca di sorpassare anche Perez, ma come detto in precedenza è difficile farlo senza DRS e con delle parti di tracciato bagnate. Il colpo di grazia alla Ferrari arriva al 53° giro quando Leclerc va a muro. Ala da cambiare e podio sfumato, il monegasco limita quantomeno i danni e conclude sesto. Una doccia di umiltà sia per Charles che per il team, dopo le grandi prestazioni nei primi appuntamenti della stagione. Ancora molta sfortuna per Sainz, che se non fosse rimasto ingaggiato nell’incidente avrebbe di certo aiutato Leclerc contro le due Red Bull. Arriva invece il primo errore della stagione per Leclerc che chiede scusa al team via radio alla fine della gara. L’ingegnere del monegasco consola il ferrarista, rassicurandolo che la prossima volta andrà meglio.

McLaren in forma e a podio

Norris conquista un podio insperato per la McLaren, sfruttando di fatto lo scivolone di Leclerc, ma anche la macchina in ottima forma dopo il bel weekend in Australia nello scorso appuntamento. Ricciardo invece finisce diciottesimo a causa del contatto con Sainz ad inizio gara. Nonostante questo è un ottimo lavoro per la scuderia di Zak Brawn che fa ben sperare per il futuro.

Mercedes a due facce

Se Russell da una parte riesce a finire la gara quarto, dall’altra il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton finisce in tredicesima posizione, addirittura doppiato dalle Red Bull. Vedendo però l’ottima prestazione di Russell, vuol dire che il problema è Hamilton e non più la macchina. Certo non è la miglior vettura che l’inglese ha avuto nella sua carriera, ma vedere che il giovane e talentuoso Russell portare la Mercedes quarta, e vedere il campione veterano relegato alle zone basse, fa molto strano. Probabilmente Russell si è adattato meglio alla macchina rispetto ad Hamilton, che ha ancora evidenti problemi.

Le altre posizioni della Top 10: quinto Bottas sull’Alfa Romeo, sesto Leclerc, Tsunoda settimo con l’Alpha Tauri, le Aston Martin ottave e decime con Vettel e Stroll, infine nono Kevin Magnussen sulla Haas.

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