IL VATE DELLO SPORT

Il 22 aprile è un giorno che ha cambiato la storia del calcio. 40 anni fa veniva al mondo uno dei più grandi geni del pallone: buon compleanno Ricky Kakà!

IL PALLONE D’ORO E LA PUBALGIA

Dopo essersi reso protagonista in Brasile con la maglia del San Paolo, Kakà si è trasferito in Europa alla corte del Milan di Ancelotti nel 2003. La sua fantastica carriera ha raggiunto l’apice nel 2007 quando, trionfatore in Champions League, ha vinto anche il pallone d’oro. In maglia rossonera ha vinto anche un campionato e una supercoppa italiana, oltre che due supercoppe europee.

A inizio giugno 2009 è stato comprato dal Real Madrid per la clamorosa cifra di 67,2 milioni di cartellino e 9 milioni netti di stipendio. Ha ripreso la maglia numero 8, la stessa usata a San Paolo.
A causa della pubalgia la sua carriera è stata compromessa prima dei 30 anni. A Madrid, durante l’annata 2008/2009 si è aggravata la malattia che ha condizionato il suo rendimento (nonché le sue presenze). La stagione successiva è iniziata con un’operazione al ginocchio sinistro che l’ha costretto a 4 mesi di stop. Al Real non è riuscito a lasciare il segno, salutando la capitale spagnola con 120 partite e 29 goal.

Nel 2013 è tornato al Milan per provare a rilanciare la sua carriera, ma, a pochi giorni dal suo arrivo, ha subito una lesione all’adduttore. Dopo questo infortunio ha deciso di rinunciare allo stipendio durante il periodo di riabilitazione.
Al termine della stagione ha deciso di rescindere il contratto col club rossonero, chiudendo la carriera tra San Paolo e Orlando City a fine 2017.

IL 10 TRAVESTITO DA 22

Kakà è stato il classico e puro numero 10, dotato di grande tecnica e ottima sensibilità palla al piede. Le sue percussioni col pallone sono state uno dei suoi punti di forza, così come il tiro da fuori e la visione di gioco. Complessivamente ha segnato 161 goal e fornito 147 assist in 529 partite giocate. Ha scelto di indossare la 22 perchè è nato il 22 aprile.

Nel 2007 fu l’ultimo giocatore in grado di vincere il pallone d’oro prima del dualismo Ronaldo-Messi, interrotto solo da Luka Modric nel 2019. Con 444 si classificò al primo posto davanti al portoghese e all’argentino, che completavano il podio con 277 e 255 voti.

Nuovamente tanti auguri ad uno dei migliori interpreti del calcio.