Correva il giorno 10 Aprile 2018: 4 anni fa la storica “remuntada” giallorossa contro il Barça di Leo Messi

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L’esultanza di Kostas Manolas dopo il gol del 3-0 che porta la Roma la semifinale di Champions League

Sono passati quattro anni dal giorno che i tifosi romanisti ricorderanno per tutta la vita. Martedi’ 10 Aprile 2018 nessuno poteva immaginarsi di assistere all’impresa omerica della Roma che ha ribaltato il 4-1 dell’andata in terra catalana con un miracoloso 3-0 allo stadio Olimpico di Roma.

Formazioni

ROMA(3-4-1-2): Alisson,Manolas,Fazio,Juan Jesus,Kolarov,Strootman,De Rossi,Florenzi, Nainggolan(El Shaarawy 77′),Schick(Under73′),Dzeko.  All. Di Francesco. BARCELLONA(4-4-2): Ter Stegen,Semedo(Dembele 85′),Umtiti,Piquè,Jordi Alba,Sergi Roberto,Busquets(Alcacer 85′),Rakitic,Iniesta(Andre Gomes 81′),Suarez,Messi. All. Valverde.

“Remuntada”

Reduce dalla dura sconfitta al Camp Nou, mister Di Francesco rivoluziona la formazione passando al 3412 con Juan Jesus in marcatura a uomo su Messi. Valverde punta sulla formidabile coppia d’ attacco Messi-Suarez e sulla qualità di Iniesta.

La Roma comincia benissimo la partita portandosi in vantaggio al minuto 6′ grazie al gol di Edin Dzeko su lancio a parabola alta del capitano De Rossi. Da quel momento la razionalità dei tifosi romanisti inizia a scomparire, si percepisce qualcosa di speciale per via sia della pressione aggressiva dei giallorossi che dell’approccio molto morbido dei blaugrana orfani di Neymar. Il primo tempo è un assalto, la Roma va vicina al gol con Schick e Dzeko ma viene bloccata in tre occasioni dalla reattività di Ter Stegen. Al minuto 13′ del secondo tempo Piquè commette fallo sul centravanti bosniaco in area di rigore, l’arbitro Turpin indica il dischetto. De Rossi non sbaglia dagli undici metri, 2-0.

Dopo un tentativo di Nainggolan e El Shaarawy, il Barcellona accenna una timida reazione con un sinistro centrale di Messi, bloccato da Alisson senza problemi. Mancano otto minuti al termine del match, la palla è in calcio d’angolo e il turco Under si appresta a crossare con il suo sinistro a rientrare carico di effetto. L’impossibile diventa realtà grazie al taglio di Manolas sul primo palo che anticipa Semedo, insacca di testa e fa esplodere di gioia lo stadio Olimpico, 3-0. Il triplice fischio dell’ arbitro, dopo quattro minuti di recupero, ha dato il via ai festeggiamenti in tutta la città con tanto di bagno in una fontana da parte del presidente James Pallotta. La Roma ha compiuto la storica “remuntada” giocando una partita perfetta, nessuno si immaginava di poter recuperare uno svantaggio di tre gol. Rimane emblematica l’immagine di Iniesta che si apprestava a terminare la sua ultima partita in Champions League della sua carriera guardando con incredulità gli ultimi istanti della storica impresa giallorossa. “Il bello dei sogni è che, a volte, si avverano”. Il sogno della Roma e dei romanisti si è avverato entrando di diritto nella memoria storica del calcio mondiale.

Iniesta osserva dalla panchina gli ultimi minuti della disfatta del suo Barcellona

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