Sport invernali: stagione di coppa del mondo ai titoli di coda, Brignone e Goggia gioie Azzurre.

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La stagione degli sport invernali è ormai in conclusione e quasi tutte le sfere di cristallo sono già state consegnate ai propri vincitori; a mancare all’appello è lo sci alpinismo e il salto con gli sci, dove la sfida tra il Tedesco Karl Geiger e il Nipponico Ryoyu Kobayashi è più aperta che mai e tutto si deciderà sul trampolino di volo di Planica. Per quanto riguarda il ghiaccio sono in corso di svolgimento i mondiali di curling femminili ed è imminente la rassegna iridata di pattinaggio di figura, che sarà contraddistinta da numerose assenze, soprattutto dovute alle vicende extra-sportive che stanno drasticamente caratterizzando questo periodo storico. E’ giunto il momento di tirare le somme di questi mesi, analizzando il percorso degli atleti Italiani e non solo.

GOGGIA E BRIGNONE TRA LE GRANDI, ODERMATT DOMINATORE.

Come da copione, l’Italia dello sci alpino femminile è stata in grado di trainare tutto il movimento azzurro delle discipline olimpiche invernali; la valanga rosa è riuscita ad infrangere lo storico record di vittorie (10) registrato nel lontano 1997 spingendosi a quota 11. A guidare la compagine Italiana sono state Sofia Goggia e Federica Brignone, che hanno conquistato rispettivamente la coppa del mondo di discesa libera e di supergigante, trasformando la velocità in un campionato monocolore, dove a giocarsi piazzamenti di rilievo c’erano anche Elena Curtoni (vincitrice del supergigante di Cortina d’Ampezzo) e Nadia Delago (medaglia di bronzo ai giochi olimpici). A dare il suo contributo in casa Italia è stata anche Marta Bassino, autrice di una stagione da 4 podi (tutti ottenuti in slalom gigante). Mikaela Shiffrin ha vinto, invece, per la quarta volta in carriera la coppa del mondo generale, eguagliando quanto fatto da una leggenda assoluta come Lindsey Vonn.

In campo maschile a conquistare la sfera di cristallo è stato l’Elvetico Marco Odermatt, il quale ha dominato in lungo e in largo la stagione salendo costantemente sul podio in 3 discipline. Il nativo di Buochs ha vinto 5 degli 8 slalom giganti disputati, ottenendo un 3° posto come peggior risultato. Stagione deludente per l’Italia, che ha portato nelle prime tre posizioni solamente Dominik Paris, capace inoltre di vincere in due occasioni in discesa libera, dove si è piazzato terzo nella classifica di coppa vinta da Kilde, Giuliano Razzoli e Luca De Aliprandini.

Lo sci alpino si è dunque confermata la più importante fucina di risultati per l’Italia davanti allo snowboard, che ha portato in dote 18 podi: 9 dalle specialità alpine, dove vanno rimarcati i successi di Edwin Coratti, e 9 dal cross, in cui hanno trionfato la fuoriclasse Bergamasca Michela Moioli, Lorenzo Sommariva e l’Italia, nella prova mista. A garantire risultati importanti è sicuramente il ghiaccio, che vanta due coppe di specialità grazie a Francesca Lollobrigida e Arianna Fontana, entrambe protagoniste ai giochi olimpici.

LA NORVEGIA DOMINA LE DISCIPLINE NORDICHE.

Negli sport nordici c’è una sola nazione al comando: la Norvegia. La compagine Scandinava è riuscita a conquistare quattro di sette coppe del mondo finora assegnate, tenendo in considerazione il trionfo di Marte Olsbu Roiseland nel biathlon. Nella combinata nordica si è imposto Jarl Magnus Riiber al maschile (che ha saputo battere Lamparter nonostante abbia preso parte ad un numero nettamente inferiore di gare) e Gyda Westvold Hansen al femminile. Dominio del marziano Johannes Klaebo nello sci di fondo, il quale, nonostante dei problemi logistici legati al Covid-19, ha saputo trionfare con quasi 500 punti di vantaggio sul secondo classificato. Nel biathlon, sport nordico ma gestito da una federazione differente dalla FIS, Marte Roiseland è entrata nel novero delle atlete capaci di vincere sia la coppa del mondo che un titolo mondiale e un titolo olimpico, divenendo una leggenda della disciplina. A questi trionfi vanno aggiunte le imprese di Therese Johaug, che si è ritirata dopo aver raggiunto quota 100 vittorie in coppa del mondo.

Nel biathlon merita una menzione il Transalpino Quentin Fillon Maillet, che in una stagione si è trasformato da eterno piazzato a vincente, conquistando la coppa del mondo assoluta e due di specialità.

Ennesima stagione disastrosa dello sci di fondo Italiano, che ha toccato il fondo nella rinomata 30 km femminile di Oslo. In pochi anni, dalle stelle, ci si è ritrovati alle stalle, e sarebbe il caso che qualcuno fornisse delle spiegazioni a riguardo. Fino a poco fa ci si diceva “non si può che migliorare”, ma ripensandoci si può notare che quella frase era errata, poichè i peggioramenti sono sotto gli occhi di tutti. Ci salva un fuoriclasse come Federico Pellegrino, unico atleta a poter contrastare Klaebo nelle sprint.

Parlano altra lingua combinata nordica e biathlon, dove giovani e materiale umano non mancano. Nella combinata in stagione sono arrivati due podi e un titolo mondiale juniores grazie ad Annika Sieff, mentre hanno faticato e non poco gli uomini. Sei piazzamenti nelle prime tre posizioni dal biathlon tra coppa del mondo e olimpiadi (cinque dei quali arrivati per merito di Dorothea Wierer), dove si attende l’esplosione di talentuosi giovani come Rebecca Passler e Tommaso Giacomel, quest’ultimo già da più stagioni in coppa del mondo.

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