Rugby, Sei Nazioni: miracolo azzurro a Cardiff, torniamo a vincere dopo 7 anni

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Vinciamo in rimonta nel Tempio del rugby gallese per 22-21, impresa mai riuscita nella nostra storia.

Galles 21-22 Italia

7 anni senza trionfi e 3 senza aggiungere tasselli alla classifica: tutto ciò l’equivalente di 36 sconfitte consecutive. Oggi però abbiamo riottenuto dopo tanto tempo il rispetto del rugby internazionale, suonando una musica differente anche agli occhi di chi – sulle tribune – probabilmente ci sottovalutava.
Vincere è sempre bello, ma farlo in rimonta ed a meno di 2′ dalla fine non ha eguali, soprattutto dopo tutte le false speranze alimentate nel corso di questi anni contro Scozia e compagnia.
Le fatiche, le polemiche e le disfatte per un po’ saranno messe da parte, ma da qui bisognerà costruire un progetto concreto fino alla Coppa del Mondo del 2023.
Mete sprecate, controsorpassi, importante allungo del Galles nella ripresa ed infine assolo di Capuozzo da palla inattiva, per mandare poi in mezzo ai pali Padovani.

CRONACA

L’inizio del match allude immediatamente ad un insperato successo, tuttavia sono solo chiacchere.
Il punteggio rimane in stallo per più di 10′, nei quali mettiamo in mostra anche discrete performance offensive. Siamo oltretutto i primi a marcare con Garbisi, in grado di guadagnarsi la punizione ed i conseguenti 3 punti. Il mediano di apertura viene placcato senza palla sulla linea dei 10 metri britannica durante una carica di Ignacio Brex.

Al 15′ cominciano ad essere vistosi i problemi dei dragoni nei breakdown, con Danilo Fischetti abile nel punire il portatore di palla isolato. La punizione arriva, ma vista la distanza potrebbe non sembrare un’occasione per mettere altri 3 punti in cascina. Questo però Edoardo Padovani non lo sa, e compie una grande esecuzione. 6-0.

Di fronte ad un pubblico completamente demoralizzato, i dragoni si rimboccano le maniche cominciando a strutturare azioni funzionanti ma non redditizie. Al 19′ infatti 3 maul non sono bastate ai padroni di casa per penetrare nella difesa italiana, nemmeno consegnando le redini dell’azione a Rees-Zammit, meno prestante questo pomeriggio rispetto all’altra ala Josh Adams.

La stanchezza degli azzurri consente al Galles di prendere piede, e la meta rimane un obbiettivo raggiungibile. Al 27′ infatti tutte le nostre lacune difensive emergono, con Nicotera che perde palla sui 22′ avversari, poi Zammit ad intraprendere un contropiede incontenibile. Ci si sposta dall’altra parte del campo, dove viene tenuto vivo il pallone, fino alla carica decisiva di Owen Watkin a seguito di 5/6 fasi. 7-6 in favore dei britannici.

Diamo continuità insistentemente, senza lasciare campo ai rossi. Al 31′ Garbisi fa un up and under della giusta lunghezza recuperando poi l’ovale. Italia che poi esegue un’ottima fase offensiva, interrotta sulla linea dei 22 da una “smanacciata” simile ad un antigioco per opera di un gallese. Garbisi dalla piazzola ci riporta in vantaggio. 9-7.

Siamo incredibilmente anche gli ultimi a marcare in questa prima frazione di gioco, con Padovani autore di un’altra gittata a dir poco eclatante.

Risultato al termine dei primi 40′: Galles 7-12 Italia.

Anche i primi 10′ della ripresa non subiscono variazioni in termini di punteggio, nonostante un’azione fenomenale di Monty Ioane, poi fermato a pochissimi metri dalla gloria da Josh Adams – Man of the match -. In un 2 contro 1 (Pettinelli fungeva da sostegno) si poteva di certo cercare di assorbire l’ultimo uomo rimasto, ma l’ala azzurra aveva deciso di affidarsi alle proprie gambe.

Campioni in carica che dunque decidono di punirci utilizzando una delle poche armi che in questo pomeriggio ha funzionato: la mischia chiusa. Veniamo letteralmente rasi al suolo, con l’azione che viene poi concentrata su un maul una volta eseguita la rimessa laterale.
Il tallonatore Dewi Lake si stacca poi dal carrettino e la marcatura è inevitabile. 14-12.

56′ Monty Ioane è di nuovo in grado di risolvere i problemi della nostra nazionale. L’ala azzurra infatti semina il panico ripartendo dall’area di meta con una serie di finte da capogiro, seguite poi da 50 metri di corsa e da un calcetto a scavalcare la difesa. Il Galles recupera il pallone, ma compie una grande disattenzione, perdendo palla immediatamente e consegnando a Garbisi la possibilità di tornare in vantaggio. Così è, 14-15.

69′ E’ il momento più difficile, quegli istanti in cui quanto di buono fatto in precedenza può dissolversi in pochissimi attimi. Il punto chiave dell’azione è il tenuto a terra di Josh Navidi, che vendica tutti i turnover azzurri nel primo tempo, delineando oltretutto la stanchezza della squadra di Crowley. L’avanzata gallese infatti sgretola lentamente la nostra compattezza, con Biggar e Adams protagonisti assoluti del momento di maggior prevalenza britannica del match. Proprio l’ala sinistra è il finalizzatore della marcatura grazie ad una corsa verticale alla ricerca di un buco, trovato pochi istanti dopo. 21-15.

L’allungo gallese sembra il preludio di una delle solite imprese sfiorate dai nostri ragazzi, nuovamente sotto attacco al 70′. Jones trova la terza meta della sua squadra – ma l’arbitro non è convinto di ciò – e chiede spiegazioni al TMO, il quale mette in luce i dubbi e spinge il direttore di gara a non convalidare la meta. Siamo ancora vivi.

Possesso costantemente nelle mani dei nostri avversari, nettamente in controllo. Al 78′ tuttavia l’Italia risale il campo, trovando una rimessa laterale sui 22 gallesi.
Errore in touches fatale per gli azzurri, costretti ad arretrare. Come già anticipato veniamo rispediti indietro con un lunghissimo calcio. Ange Capuozzo – come in tutto il resto dell’incontro – non si fa trovare impreparato acciuffando il pallone. In una frazione di secondo si mette in moto e varia un paio di volte il senso d’attacco.
Sono gli ultimi 2′ del Sei Nazioni: bisogna provare il tutto e per tutto.
L’estremo trova la soluzione, attacca a testa bassa filtrando nella difesa, poi si sbarazza dell’ultimo avversario diretto grazie ad un cambio di direzione fulmineo da fuoriclasse. Infine manda in paradiso Padovani per la storica vittoria italiana.

Risultato finale: Galles 21-22 Italia.

Pubblico in visibilio: c’è chi piange di gioia e chi si affretta ad uscire, ma in campo le espressioni dei nostri ragazzi parlano da sole.
Siamo tornati grandi.

Sei Nazioni 2022: Galles-Italia 21-22

Galles: 15 Johnny McNicholl, 14 Louis Rees-Zammit, 13 Owen Watkin, 12 Uilisi Halaholo, 11 Josh Adams, 10 Dan Biggar (c), 9 Gareth Davies, 8 Taulupe Faletau, 7 Josh Navidi, 6 Seb Davies, 5 Alun Wyn Jones, 4 Adam Beard, 3 Dillon Lewis, 2 Dewi Lake, 1 Gareth Thomas.
A disposizione: 16 Bradley Roberts, 17 Wyn Jones, 18 Leon Brown, 19 Will Rowlands, 20 Ross Moriarty, 21 Kieran Hardy, 22 Callum Sheedy, 23 Nick Tompkins

Marcatori Galles
Mete: Owen Watkin (28′), Dewi Lake (52′), Josh Adams (69′)
Punizioni: Dan Biggar (29′, 53′, 70′)
Conversioni:

Italia: 15 Ange Capuozzo, 14 Edoardo Padovani, 13 Ignacio Brex, 12 Leonardo Marin, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Callum Braley, 8 Toa Halafihi, 7 Michele Lamaro (c), 6 Giovanni Pettinelli, 5 Federico Ruzza, 4 Marco Fuser, 3 Pietro Ceccarelli, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti.
A disposizione: 16 Luca Bigi, 17 Cherif Traoré, 18 Filippo Alongi, 19 David Sisi, 20 Niccolò Cannone, 21 Braam Steyn, 22 Alessandro Fusco, 23 Marco Zanon

Marcatori Italia
Mete: Edoardo Padovani (80′)
Punizioni: Paolo Garbisi (13′, 32′, 57′), Edoardo Padovani (16′, 34′)
Conversioni: Paolo Garbisi (81′)

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