Dopo tanto chiacchierare sulle nuove auto, con le pance scavate della Ferrari, le livree con l’Alpine che si tinge di rosa con BWT, e i piloti, col gradito ritorno di Kevin Magnussen; torna a parlare la pista con le prime qualifiche della stagione!
CAVALLO RAMPANTE O TORO SCATENATO?
A spuntarla dopo tre sessioni intense e ricche di colpi di scena è la Ferrari di Leclerc, il monegasco, come il resto del team di Maranello ha predicato calma per tutti i test e le prove libere e ha lasciato che fosse il cronometro ad accertare se la Ferrari fosse tornata per vincere. Visibilmente contrariato Max Verstappen che per tutte le qualifiche era apparso in assoluto controllo della sessione e confortevole nella sua Red Bull, che vedrà l’altra vettura di Sergio Perez in quarta posizione a tallonare in partenza l’altra Ferrari di Sainz qualificatasi terza per una prima fila tutta Ferrari-Red Bull.
MERCEDES: QUANDO IL BLUFF DIVENTA REALTA’
La metafora per descrivere la qualifica delle Mercedes sta tutta nel cognome del suo team principal Toto Wolff; a furia di dire che sei in difficoltà per poi divorare giri veloci e gran premi come fossero pecore, finisci che poi quando sei realmente in difficoltà non ti crede nessuno. Forse nemmeno Hamilton qualificatosi quinto pensava che le difficoltà della Mercedes fossero cosi importati e andassero oltre il saltellamento della vettura dovuto all’effetto suolo (“Porposing” per i tecnici). Russell arrivato con i denti affilati e famelico di vittoria e pole deve leccarsi le ferite e partire da una nona posizione che se l’anno scorso con la Williams era oro, quest’anno è “pirite”. Albon che rientra dopo un “anno sabatico” nel DTM ed eredita il suo posto nella scuderia di Grove stacca la 14esima posizione e vince il primo confronto con Latifi in 20esima. Assente non giustificata l’Aston Martin di Stroll, si qualifica 19esimo e viene battuto dal compagno Hulkeberg che si qualifica 17esimo nonostante fosse arrivato senza test e prove per sostituire Vettel positivo al Covid, ma anche da Ricciardo, qualificatosi 18esimo appena guarito dal Covid e fermato il Venerdì da un guasto idraulico; a salvare in parte la qualifica di Mclaren ci pensa Norris 13esimo.

HAAS, ALFA ROMEO ALPINE L’ORGOGLIO DEGLI “UNDERDOGS”
Chi invece chiude il Sabato col sorriso stampato sul volto e un ottima posizione in griglia sono Valterri Bottas e Kevin Magnussen con delle inaspettate e competitive Alfa Romeo e Haas. Al filandese il cambio di casacca dalla Mercedes all’Alfa Romeo porta in dono un’ottima sesta posizione alle spalle dell’ex compagno Hamilton, chissà se Valterri vorrà levarsi qualche rospo rimasto in gola… Invece il danese della Haas non ha nulla in sospeso con la Formula 1 e si gode questo settimo posto e la seconda occasione con la Haas, frutto del licenziamento di Mazepin per diverse ragioni. Sorridono anche Schumacher qualificatosi 12esimo ma sopratutto il rookie Zhou che alla prima qualifica centra il Q2 e fa vedere cose interessanti. Per l’Alpine di rosa vestita ci pensa la classe senza tempo di Alonso a centrare l’ottava posizione mentre Ocon deve cedere la Q3 a Gasly decimo e fermarsi alla 11esima piazza.

SU I MOTORI, SEMAFORI SPENTI…
Ora che la griglia è pronta manca solo il gran finale, il momento che tutti stanno aspettando da quel finale di stagione, che probabilmente grida ancora vendetta dalle parti della Mercedes, che però adesso ha un presente più nebuloso del previsto da affrontare. Il momento che i tifosi della Ferrari chiamano ogni anno intimamente nei propri cuori, il momento che qualcuno di inaspettato esca dal gruppo e sfidi i top team. Il momento, per il campione del mondo Max Verstappen di fare la doppietta. Ci sarà qualcuno a fermarlo? Comunque vada sarà uno spettacolo fino all’ultimo giro!


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