Correva il giorno 15 marzo 1995: Alberto Tomba vince la Coppa del Mondo generale

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Nel 95′ Alberto Tomba riportava in Italia la Coppa del Mondo generale 20 anni dopo Gustav Thoeni.

Pic by: Gazzetta

Accade proprio oggi la folle impresa di uno dei più grandi sciatori di tutti i tempi.
Alberto Tomba disputa una stagione irripetibile, un misto tra talento e follia, conclusa nel migliore dei modi grazie alla conquista della sua prima e unica generale, terzo italiano a riuscirci dopo il sopracitato Thoeni e Piero Gros.

IL CAMMINO PERFETTO

Al primo appuntamento dell’annata, il bolognese non delude le aspettative trionfando nello slalom speciale di Tignes, da lì in poi una sfilza di successi lungo tutto l’arco alpino.
La “bomba” dettò legge da Sestriere a Kranjska Gora passando per l’Alta Badia, oltre alle indimenticabili gare di Wengen e Kitzbuehel, ed infine a Bormio, nella quale il cannibale si guadagnò l’aritmetico successo.
Portò a casa ben 11 discese su 16 all’epoca, sfiorando il record allora detenuto da Stenmark (13).
Inoltre con la sua tuta arcobaleno vinse nello stesso anno anche la coppa di slalom speciale e di gigante

L’ACROBAZIA A LECH ED IL RITORNO IN ALTA BADIA

Pic by: NeveItalia

Fisiologici furono i rischi che si prese durante ogni weekend, ma tra i più avvincenti ricordiamo quelli di Lech – località sciistica nel distretto di Bludenz – nella quale l’emiliano ad un certo punto della gara incrociò le punte dei piedi, ma nonostante ciò riuscì inspiegabilmente a rialzarsi trovando addirittura lo spazio per rialzarsi e continuare la prova cronometrata. Inutile descrivere l’euforia sfociata al traguardo, dove batté il dito sulla tempia prima di puntarlo al cielo.
Un’altra delle tante soddisfazioni che si tolse Tomba fu il successo nel gigante dell’Alta Badia, il primo nella disciplina di quella stagione dopo due gare non da lui.

LA NONA SINFONIA E LA FESTA FINALE

Celebre non solo per la sua maestria, bensì persino per le stravaganti esultanze e per i retroscena a dir poco sconvolgenti.
Dopo essersi imposto per la prima volta nel gigante di Adelboden, replica anche a Wengen, facendo risuonare la Nona Sinfonia di Beethoven al fine di celebrare i nove successi stagionali.
Nei successivi appuntamenti che chiusero l’annata invernale – in particolare a Bormio – Alberto scatenò il delirio dei 40.000 tifosi per la conquista della Coppa generale, rischiando addirittura di mandare in frantumi la sfera di cristallo alle premiazioni divertendosi a lanciarla ai propri allenatori. Ma non finisce qui: il giorno dopo, già laureatosi campione, esce nella prima manche dello slalom andando poi a salutare in calzoncini, maglietta, sciarpa, bandana e occhiali i propri seguaci.

27 anni fa Alberto Tomba conquistava la prima Coppa del Mondo generale.

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