
Se provate a chiedere ad un appassionato di calcio chi è o chi è stato il miglior calciatore africano di sempre tra i primi nomi che sentirete ci sarà sicuramente quello di Samuel Eto’o.
GLI INIZI DI CARRIERA
Eto’o nasce il 10 marzo 1981 a Nkon, in Camerun. Nello stato natale inizia a tirare i primi calci al pallone, venendo ingaggiato in una squadra locale; qui viene adocchiato dagli scout del Real Madrid. Con la maglia dei blancos il camerunense non otterrà però grandi cose. Giocherà infatti prevalentemente per il Real Madrid B e mandato in prestito a squadre spagnole di medio-bassa classifica dove continuerà a non brillare.
LA SVOLTA
La prima finestra di mercato del nuovo millennio è per Eto’o una benedizione. Il camerunense passa al Maiorca in prestito con diritto di riscatto. Qui riesce a giocare con continuità, ma soprattutto a segnare con regolarità. Nelle prime 13 partite sono infatti 6 i centri messi a segno da Eto’o. Prestazioni che convincono il club delle Baleari a riscattare il giocatore. Con il Maiorca Eto’o giocherà quattro stagioni, segnando ben 54 reti portando i rossoneri alla conquista del primo storico trofeo, la Copa del Rey, nel 2003. Gol e prestazioni maiuscole, con club e nazionale (con la quale conquista due Coppe d’Africa ed un oro olimpico da assoluto protagonista) catturano l’attenzione del Barcellona per il quale Eto’o firma nel 2004.

GLI ANNI IN BLAUGRANA
L’ambientamento del camerunense a Barcellona è rapidissimo, tant’è che già nella prima stagione Eto’o conquista, a parimerito con Forlàn, il titolo di capocannoniere della Liga ma, soprattutto il titolo del campionato con il Barça. La storia si ripete poi l’anno successivo, con l’attaccante camerunense che fa di nuovo “doppietta”. Nella stessa stagione il Barcellona grazie alle reti di Eto’o vince anche la Champions League. Si tratta del primo successo a livello europeo per il camerunense. L’avventura di Eto’o al Barça continua tra gol e infortuni che condizionano le seguenti stagioni. Ecco però che, una volta finite le noie fisiche, nella stagione 2008-09 il camerunense ritrova lo smalto perso siglando 30 gol complessivi sotto la guida di Pep Guardiola e portando il Barça alla conquista del triplete. I numeri però non bastano a convincere Guardiola e società blaugrana, l’attaccante al termine della stagione verrà inserito nell’affare con l’Inter che porterà Zlatan Ibrahimovic a Barcellona.

A MILANO PER SCRIVERE LA STORIA
Samuel Eto’o arriva all’Inter il 27 luglio 2009; con i nerazzurri scatta subito il feeling, basta infatti qualche minuto per trovare la prima rete ufficiale in Supercoppa, poi persa dai nerazzurri, e meno di una partita per siglare il primo centro in campionato, nel corso della prima giornata, al Bari.
Prosegue tra reti e sacrifici difensivi la stagione di Eto’o all’Inter. La galoppata nerazzurra nel 2010 passa anche dal camerunense che continua a spendersi per la squadra e, contemporaneamente, a siglare gol pesantissimi. Grazie, anche, a lui, l’Inter vince in sequenza: Coppa Italia, Campionato Italiano e Champions League. I nerazzurri diventano la prima, e finora unica, squadra italiana a compiere quest’impresa, mentre Eto’o diventa il primo giocatore nella storia a compierla per due anni consecutivi.
La stagione successiva continua l’apporto in termini di gol di Eto’o, con i nerazzurri che conquistano anche Supercoppa e Mondiale per Club grazie alle reti del camerunense. Si concluderà poi con una doppietta al Palermo in finale di Coppa Italia l’avventura in Italia del camerunense che lascerà l’Inter per andare in Russia.

IL TRAMONTO
Eto’o passa nell’estate del 2011 all’Anzhi, dove trascorrerà le successive due stagioni collezionando 36 gol totali.
Mourinho chiama, Samuel risponde. Nel 2013 Eto’o passa al Chelsea, ritrovando José Mourinho, l’allenatore con cui tsnto aveva vinto all’Inter, l’epilogo però non è lo stesso, il camerunense rimane ai Blues per una sola stagione non collezionando trofei.
La fine della carriera arriva poi con (brevi) avventure prima all’Everton poi in Qatar passando per Sampdoria e Turchia, campionato turco nel quale riesce a farsi riconoscere diventando il giocatore più prolifico in una stagione di Süper Lig, siglando 38 gol nella stagione 2016-17.

Deciderà poi di appendere gli scarpini al chiodo il 7 settembre 2019.
La carriera di Samuel Eto’o è semplicemente perfetta, magica, irripetibile. È quella carriera che si fa fatica ad immaginare, perché sì, Eto’o ha vinto tanto, ma l’ha fatto sempre da protagonista. Segnando e facendo segnare. Decisivo con ognuna delle casacche che ha indossato. Senza eccezione alcuna.
Auguri ad uno degli uomini più iconici della storia del calcio recente, auguri Samuel Eto’o!


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