Hauguenau, una piccola cittadina dell’Alsazia. Proprio qui si sono svolte alcune edizioni del rally di Francia valevole per il campionato mondiale, e non è un caso che proprio qui 48 anni fa nacque colui che ha scritto la storia dei rally, diventando una leggenda vivente: SEBASTIEN LOEB
GLI INIZI
In giovane età Loeb aveva il forte desiderio di diventare un ginnastica, praticando questo sport a livello agonistici. All’ età di 15 anni però scopre un’altra passione, quella per i Rally, facendo sì che la sua volontà diventasse quella di entrare nel mondo automobilistico.
Nel 1995 partecipa al Rally Jeunes, dove si mette subito in mostra, nel 1997 giunge 6° al “Volant Peugeot” e nel 1998 prende parte a 4 gare del “Trofeo Citroen”, concluse tutte con un successo, e così riesce a guadagnarsi un auto ufficiale per la stagione seguente.
GLI ESORDI NEL WRC, I PRIMI PODI E LA PRIMA VITTORIA
Il 1999 è anche l’anno dell’esordio nel WRC. La Citroen infatti permette a Loeb di correre alcune gare del massimo campionato. L’esordio avviene nel rally di Spagna, concluso con un ritiro. Seguiranno poi un 19° posto in Francia e un 21° in Italia.
Anche l’anno dopo prenderà parte a 4 rally iridati, senza tuttavia raccogliere punti, ma porta a casa un 9° posto in Francia e un 10° in Italia.
Proprio nel rally italiano l’anno seguente ottiene il primo podio in carriera nel WRC, giungendo 2° al traguardo. Sì tratta anche del primo piazzamento a punti nel campionato mondiale per il transalpino, che in questa stagione prende parte a ben 8 rally iridati.
Nel 2002, i rally del mondiale in cui gareggia sono 9 e alla prima gara stagionale giunge 2° nello storico “Rallye de Monte Carlo”. Tuttavia nel proseguo della stagione giungerà 5° in Kenya ma soprattutto ottiene il primo successo in carriera nel rally di Germania. Il 2002 di Loeb si chiude con 18 punti.

2003: IL TITOLO SFIORATO
Il 2003 rappresenta la prima stagione “Full-time” per Loeb nel WRC ed è subito grande protagonista.
A Monaco vince subito la gara inaugurale e nel proseguo della stagione ottiene altri due successi in Germania e Italia e altri tre podi che gli permettono di arrivare all’ultima gara da leader del mondiale con 63 punti insieme a Sainz, seguiti da Solberg a 62 e Richard Burns a 58, tutti e quattro in lotta per il titolo.
In Gran Bretagna però Burns viene messo fuori gioco subito a causa di un malore, a seguito del quale gli verrà anche diagnosticato un tumore al cervello (lo porterà alla morte nel 2005).
Anche Sainz si ritira e così la lotta viene ristretta a Loeb e Solberg, ma il Norvegese della Subaru riesce ad imporsi davanti al transalpino e vincere il mondiale per appena un punto.
Loeb però dimostra a tutti di che pasta è fatto e al primo anno a tempo pieno è già competitivo per il titolo, facendo capire cosa saranno i successivi anni rallystici
2004-2012: IL DOMINIO
Dopo la sconfitta del 2003, Loeb si presenta ai nastri di partenza della nuova stagione più agguerrito che mai.
Parte subito con due vittorie a Monaco e in Svezia ma a fine stagione saranno 6 le vittorie e 12 podi totali che gli permetteranno di conquistare il suo primo mondiale con 2 gare di anticipo, e chiudendo con 36 punti in più di Solberg. Quello sarà l’inizio di un dominio lungo 9 anni, che lo rende ancora oggi il pilota più vincente di sempre nei rally.

Infatti il 2005, sarà ancora più monologo dell’anno prima, con un mondiale chiuso con tre gare di anticipo. Il 2006 è uguale, ma un inforunio lo costringe a saltare gli ultimi 4 rally stagionali. Per fortuna sua il diretto rivale Gronholm non colma il gap in classifica e Loeb può così festeggiare il terzo iride di fila.
Gronholm proverà a prendersi la rivincita nel 2007, rimanendo in testa al mondiale fino alla terzultima gara, ma poi nei due rally in Irlanda e Gran Bretagna Loeb riesce a confermarsi campione del mondo per la quarta volta in carriera.
Nel 2008 il transalpino fa suo il quinto iride senza troppi problemi, con Mikko Hirvonen che non rappresenta una grande minaccia per la conquista del titolo. Quest’ultimo però migliorerà l’anno dopo e riuscirà a rimanere in gioco per il mondiale fino all’ultimo rally ma anche in questo caso al Finnico della Ford sono stati fatali il 3° posto in Spagna e il 2° in Galles, dove entrambe le volte vince Loeb con la sua Citroen prendendosi il 6° mondiale di fila.
Nel 2010 Loeb si prende anche la soddisfazione di festeggiare il 7° titolo iridato tra le strade della sua Haugenau, nel Rally di Francia. Il pilota francese sarà iridato anche nelle successive due stagioni.
Saranno dunque 9 i mondiali consecutivi vinti da Loeb dal 2004 al 2012, con 76 rally vinti e 114 podi conquistati, diventando dunque il pilota più vincente di sempre nella storia dei rally
2013-2021: WRC PART-TIME, GRAN TURISMO, RALLYCROSS E DAKAR
Con grande sorpresa per tutti i suoi tifosi e gli appassionati di automobilismo, Sebastien Loeb annuncia che nel 2013 prenderà parte solo a 4 rally mondiali, per concentrarsi con Citroen sul progetto del mondiale Turismo.
Il “cannibale” comunque fa vedere di essere ancora competitivo e nei suoi 4 rally ottiene 2 vittorie a Monaco e in Argentina e un 2° posto in Svezia, ritirandosi in Francia, chiudendo all’8° posto in classifica nel mondiale.
Nel mondiale Gran Turismo Loeb si dimostra subito competitivo e a bordo di una McLaren ottiene 4 vittorie e 5 podi che gli valgono il 4° posto in classifica con 82 punti.
L’anno dopo invece sarà con Citroen nel mondiale Turismo, col quale correrà anche nel 2015. In due stagioni nel WTCC il pilota francese ottiene ottimi risultati, con due terzi posti in classifica, 6 vittorie e 20 podi. Sempre nel 2015 inoltre va registrata anche la sua presenza al rally di Montecarlo del WRC, sempre su Citroen, dove chiude 8°.
Il 2016 invece rappresenta l’esordio nella Dakar. Loeb si presenta ai nastri di partenza del prestigioso Rally Raid a bordo di una Peugeot 2008. Tuttavia chiude solamente al 9° posto.
Andrà meglio l’anno seguente, dove sfiora lo storico trionfo giungendo 2° con la Peugeot 3008 a soli 5′ dall’altra leggenda francese Peterhansel, vincitore della corsa, mentre nel 2018 è costretto al ritiro.
In questo triennio Loeb prende parte anche al mondiale di Rallycross, sempre con la Peugeot, dove chiude con un 5° e due quarti posti, per un totale di 2 vittorie e 17 podi, a dimostrazione della grande competitività e versatilità di questo pilota, capace di lottare per il vertice in categorie automobilistiche differenti.
Il 2018 rappresenta un anno importante per Loeb anche nel WRC. il francese infatti dopo 3 anni torna a disputare dei rally nel campionato mondiale. Saranno tre le prove a cui prende parte l’alsaziano, con un 5° posto in Messico, un 14° in Francia, ma soprattutto la vittoria nel Rally di Catalunya, che vede il cannibale tornare al trionfo nel WRC dopo 5 anni.

Proprio quel successo spinse Loeb a firmare per il 2019 con la Hyundai per il ruolo di terzo pilota. Il francese corre così nel mondiale con un team diverso da Citroen dopo oltre 20 anni trascorsi con la casa transalpina. In tutto prenderà parte a 6 rally, nei quali ottiene il 3° posto in Cile e 51 punti, che gli valgono l’11° posto in classifica.
Nello stesso prende parte per il 4° anno alla Dakar, sempre con Peugeot, dove giunge 3°.
Il 2020 invece vede Loeb prendere parte sempre con Hyundai a 2 rally del WRC, ottenendo un 3° posto nel Rally di Turchia.
Nel 2021 invece è costretto al ritiro nella Dakar , dove in questa edizione ha corso nel nuovo team “Bahrain Xtreme”. Il pilota francese però partecipa anche al campionato mondiale di Rally elettrico “Extreme E”, dove si dimostra ancora una volta competitivo e chiude 2° in classifica generale con 57 punti
2022: ANCORA AL TOP
Il 2022 inizia migliore dei modi per Sebastie Loeb.
Nella Dakar, sempre a bordo della “Bahrain Xtreme”, giunge 2° alle spalle del solo Nasser Al-Attiyah, che ha letteralmente dominato la corsa.
A fine Gennaio però prende parte anche al Rally di Montecarlo valevole per il WRC, a bordo della Ford del team “M-Sport”. Loeb a 48 anni riesce ancora una volta ad imporsi, ottenendo la vittoria numero 80 nel mondiale rally, ma soprattutto tornando in testa al mondiale dopo 9 anni. Vittoria significativa perché è la prima che avviene con un co-pilota diverso da Daniel Elena, con il quale ha condiviso quasi tutta la sua carriera.

Sulla carriera di questo immenso pilota ci sono ancora delle pagine da scrivere e solo il futuro ci potrà dire in quale modo.
Nel frattempo… TANTI AUGURI SEBASTIEN!


Lascia un commento