
Inizia a salire la nostalgia olimpica che caratterizza gli ultimi giorni dei giochi, ma gli eventi da seguire sono ancora molti e anche le speranze azzurre di medaglia non mancano. Oggi al centro dell’attenzione c’era il biathlon, che ha regalato alla Norvegia la 15a medaglia d’oro di questa edizione.
JOHANNES BOE, ROISELAND E FILLON MAILLET NELLA STORIA DEL BIATHLON.
Rassegna olimpica che, per quanto riguarda il biathlon, rimarrà certamente negli annali. Nella mass start maschile odierna, Johannes Boe è riuscito ad imporsi per la quarta volta in questa edizione dei giochi, eguagliando quanto fatto da Ole Einar Bjorndalen a Salt Lake City nel 2002. Inoltre, sia lui che la connazionale Marte Roiseland che il transalpino Quentin Fillon Maillet sono riusciti a salire sul podio in 5 gare di 6, siglando un record di valore inestimabile.
La gara femminile è stata vinta da Justine Braisaz, la quale ha portato in dote alla Francia del biathlon il terzo titolo di questa edizione dei giochi.
DEROMEDIS INCANTA: TRA QUATTRO ANNI PER IL BERSAGLIO GROSSO.

La Svizzera ha dominato la gara di ski cross maschile piazzando sui primi due gradini del podio Ryan Regez e Alex Fiva, ma va sottolineata e rimarcata la sensazionale prestazione di Simone Deromedis; eliminato in semifinale, il giovane azzurro è stato autore di una gara spaziale nella small final in cui ha chiuso con la spaccata “alla Ghedina” sull’ultimo salto. Una stella destinata a splendere nel cielo.

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