IL VATE DELLO SPORT

I Giochi olimpici di Pechino 2022 sono sempre più vicini alla loro conclusione, ma il calendario è sempre più fitto; oggi protagonisti sci alpino, biathlon, sci di fondo e short track, dove Arianna Fontana ha riscritto per l’ennesima volta la storia dello sport Italiano e non.

NOEL DA PAURA NELLA SECONDA MANCHE, L’ORO TORNA IN FRANCIA.

Ha vinto il più forte! Clement Noel si è imposto con margine nello slalom speciale olimpico, riportando un Francese sul gradino più alto del podio nella specialità ai giochi, 20 anni dopo il successo di Jean-Pierre Vidal a Salt Lake City. A piazzarsi in seconda posizione è stato un commovente Johannes Strolz, che, grazie anche all’oro conquistato in combinata, è stato in grado di eguagliare quanto fatto dal padre nel 1988. Terzo Foss Solevaag, eroico Giuliano Razzoli: è il primo degli Italiani a meno di 3/10 dal podio.

SHORT TRACK: FONTANA E SCHULTING CHIAMANO, CHOI RISPONDE.

La Coreana Choi Minjeong ha replicato a quanto fatto da Arianna Fontana e Suzanne Schulting rispettivamente nei 500 e 1000 metri, riconfermando il titolo conquistato sul ghiaccio di casa di Pyeongchang. Si è classificata al secondo posto Fontana, che, grazie a questa 11a medaglia olimpica della carriera, ha superato Stefania Belmondo divenendo l’atleta Italiana più titolata di sempre negli sport Invernali ; podio completato da Suzanne Schulting. Va rimarcata anche la preziosissima medaglia di bronzo conquistata dalla staffetta maschile: Sighel, Confortola, Dotti e Cassinelli hanno riportato l’Italia sul podio nel format 20 anni dopo l’ultima volta.

Nella staffetta femminile di biathlon odierna, il quartetto Italiano, autore della miglior performance stagionale, è arrivato ad un passo dal podio, formato da Svezia, Russia e Germania.

Vittorie per Norvegia (Maschile) e Germania (Femminile) nelle team sprint odierne di sci di fondo; Italia fuori dal podio tra gli uomini e ben lontana dal qualificarsi alla finale tra le donne. Questa gara rispecchia pienamente lo stato attuale del fondo Italiano, che se non fosse per Federico Pellegrino, non esisterebbe nemmeno.