IL VATE DELLO SPORT

Correva il giorno 14 Febbraio 2004, in quel tragico sabato di 18 anni fa ci lasciava per sempre Marco Pantani, per tutti “Il Pirata”. Marco era uno scalatore puro dotato di un ottimo scatto in salita, proprio queste caratteristiche gli permisero di conquistare, nello stesso anno (1998),”Il Giro d’Italia” e il “Tour de France”.

MARCO, GENIO E SREGOLATEZZA

Dopo diversi successi tra gli Juniores, Marco passa professionista nel 1992 con la “Carrera Jeans”, capitanata dal “Diablo” Chiappucci. Dopo un anno, iniziano ad arrivare i primi successi e i primi piazzamenti di prestigio nei grandi giri, che fanno di Pantani uno dei migliori corridori da tenere d’occhio per il futuro. Nel 1997 è la “Mercatone Uno” ad assicurarsi le prestazioni sportive del campioncino di Cesenatico, che è in piena ascesa. Nel 1998 arriva la consacrazione definitiva, “Il Pirata” centra la doppietta Giro-Tour, ed entra di diritto nella ristretta cerchia dei miti di questo sport. Il successo e la lodevole considerazione durano però solo un anno, perché durante il giro del 1999, dominato in lungo e in largo, viene squalificato dal Giro d’Italia a causa del valore troppo alto dell’ematocrito, (questa vicenda, abbastanza controversa, fa discutere ancora oggi). Da lì in avanti Marco non è più come prima, molti addetti ai lavori ritengono addirittura che questo ultimo episodio abbia decretato la fine della sua carriera. Negli anni successivi infatti non ha più trovato continuità a causa di una forte depressione e di discutibili provvedimenti giudiziari.

LA TRAGICA MORTE

Il 14 Febbraio 2004, Marco Pantani perde la vita a Rimini, nella stanza del residence di Rimini “Le Rose” a soli 34 anni. Il ciclista viene trovato morto in un bagno di sangue, in uno scenario da brividi, ma ad oggi nessuno è  in grado di affermare con certezza cosa sia accaduto. Intorno a queste evento tragico ci sono ancora numerosi dubbi. Prima si pensò che la morte del campione fosse dovuta ad un’assunzione eccessiva di cocaina mista ad antidepressivi, successivamente si parlò di omicidio, ma i punti oscuri sono ancora troppi, soprattutto se si considera che sono passati 18 anni.