Ci si avvicina sempre di più al giro di boa di queste olimpiadi invernali di Pechino 2022 e l’Italia continua a macinare medaglie su medaglie; nella giornata odierna sono saliti sul podio Davide Ghiotto nei 10’000 metri maschili di speed skating e Dorothea Wierer nella sprint di biathlon, format storicamente ostico alla fuoriclasse di Rasun. Queste gare sono state dominate da due fenomeni che stanno annichilendo la concorrenza nei propri sport: Nils Van der Poel e Marte Olsbu Roiseland.
VAN DER POEL E ROISELAND SOVRUMANI, WIERER E GHIOTTO FANNO SOGNARE L’ITALIA.
L’Olandese Nils Van der Poel non ha tradito le aspettative, e dopo essersi imposto nella gara sui 5’000 metri di speed skating maschile ha dominato in lungo e in largo anche quella sui 10’000, facendo segnare il nuovo record del mondo e candidandosi sempre di più all’”atleta simbolo dei Giochi”. Nella sua batteria c’era l’azzurro Davide Ghiotto, che è riuscito a farsi precedere solamente dal fenomeno Svedese e dall’Olandese Patrick Roest, conquistando così una medaglia dal peso specifico enorme.
Altra disciplina e altra medaglia per l’Italia; Dorothea Wierer ha riscritto un’altra pagina di storia dello sport Italiano grazie alla sua prima medaglia olimpica individuale conquistata nella sprint. Va però sottolineata con l’evidenziatore fucsia la prestazione di Marte Roiseland, autrice di uno dei più grandi capolavori della storia del biathlon. La Norvegese ha trionfato con un margine enorme sulla Svedese Elvira Oeberg e sull’Italiana stessa, margine che le è preziosissimo anche in vista della gara a inseguimento, che si terrà domenica.
FINALMENTE GUT, RIMPIANTI PER LE AZZURRE.

Lara Gut è definitivamente entrata nel gotha dello sci alpino; la Ticinese è stata in grado di completare il cosiddetto “grande slam” grazie al primo titolo olimpico della carriera, ottenuto nella disciplina da lei prediletta: il supergigante. Non mancheranno le polemiche riguardo una gara che ha visto abbassarsi la partenza sotto il muro principale, che avrebbe permesso alle atlete di prendere una buona velocità da sfruttare nel seguente tratto pianeggiante. Delusione per le Italiane, a secco di medaglie dopo aver dominato un’intera stagione di coppa del mondo; va detto, che più di così, su questo tipo di pista, era difficile fare.
Sono anche andati in scena altri eventi nel pomeriggio Cinese: Iivo Niskanen ha conquistato il suo secondo titolo olimpico individuale nello sci di fondo, vincendo la 15 km e precedendo il Russo Bolshunov. Indietro gli Italiani.
La gara di snowboard halfpipe maschile è stata l’ultima della carriera olimpica della leggenda Americana Shaun White, giunto quarto. A vincere la gara è stato il Giapponese Ayumu Hirano.
Disappunto per Arianna Fontana nei 1000 metri di short track: la Valtellinese è stata privata dell’undicesima medaglia della carriera solamente da una caduta avvenuta nell’ultimo giro, che ha coinvolto anche l’Americana Santos. Oro a Schulting.

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