Ogni stagione tennistica si conclude con la famosissima Coppa Davis. A distanza di 122 anni la competizione tra nazionali del panorama tennistico è ancora uno degli obiettivi principali di molti giocatori. L’ultima edizione è stata vinta dalla Russia, ma gli USA hanno alzato l’insalatiera ben 32 volte.
LA COPPA DAVIS DI…DAVIS!
Il torneo venne ideato addirittura a fine ‘800, quando quattro membri dell’università di Harvard sfidarono i britannici in una partita di tennis. La competizione fu progettata da Dwight Davis, che arrivò ad acquistare di tasca sua il trofeo d’argento e guidò gli statunitensi alla vittoria in tre match.
L’inaugurazione ufficiale della Davis Cup risale al 1900, ma solo dal 1905 si intravedono le prime caratteristiche moderne, quando le iscrizioni vennero allargate a Belgio, Australia, Francia e Australasia (Australia+Nuova Zelanda). A partire dal 1945, alla morte di Davis, la competizione venne ribattezzata col nome di “Coppa Davis” in onore del suo creatore.
A cavallo tra il 1950 e il 1957 si aprì un dominio australiano, con gli aussie che vinsero il titolo 15 volte in 17 anni. Fino al 1973, infatti, soltanto USA, Australia, Francia e Regno Unito vinsero il torneo. Nel 1974 Sudafrica e India si qualificarono in finale, ma gli indiani si rifiutarono di competere per protestare contro la politica di apartheid del governo sudafricano, consegnando, dunque, il titolo ai rivali. Il 19 dicembre 1976 l’Italia vinse il suo primo e unico titolo.
Nel 2000, per onorare i 100 anni della competizione, la Coppa Davis fu estesa a 129 nazioni, ma dal 2019 il format ha subito un cambiamento radicale. La fase finale si disputa nell’ultima settimana di stagione tennistica, dividendo le diciotto squadre partecipanti in sei gironi. La vincitrice di ogni gruppo accede ai quarti di finale insieme alle due migliori seconde. Anche il numero di incontri da giocare è stato modificato, non più cinque, bensì due singolari e un doppio per un totale di tre match complessivi.

STORIA DELLA VITTORIA AZZURRA COL BRIVIDO
Nel 1976 l’Italia di Pietrangeli vinse l’unica Coppa Davis della sua storia. Furono convocati Panatta, Barazzutti, Bertolucci e Zugarelli, ma quella finale rimase incerta fino all’ultimo secondo.
Il tabellone delle semifinali fu compilato con i nomi delle vincitrici dei quattro gruppi preliminari. L’Unione Sovietica sfidò il Cile, rispettivamente vincitori del raggruppamento Europa B e America. L’Italia che trionfò in finale sulla Gran Bretagna nel gruppo Europa A battè l’Australia. In finale gli Azzurri affrontarono il Cile che approfittò del ritiro dei suoi avversari.
Prima dell’atto conclusivo sul campo da tennis, in Italia si aprì un dibattito riguardante la trasferta in Cile e la conseguente partecipazione alla partita. Diversi partiti politici, soprattutto di sinistra, si opposero alla partenza degli Azzurri perché il Cile era retto dalla dittatura di Pinochet e la finale si sarebbe giocata all’Estadio Nacional de Chile, usato anche come campo di concentramento per gli oppositori politici. Il Coni non prese posizione lasciando la decisione alla Federazione tennistica, che diede il via libera alla partecipazione.
Tra il 17 e il 19 dicembre, dunque, si giocò la finale di Coppa Davis che contrappose Italia e Cile. Corrado Barazzutti regalò il primo punto al tricolore con la vittoria in quattro set su Filloil, mentre Panatta raddoppiò grazie ad un netto successo contro Cornejo, al quale concesse appena 7 game. La firma sulla vittoria arrivò già alla terza partita grazie al doppio Panatta/Bertolucci (i due per ricordare le vittime di Pinochet indossarono una maglia rossa per due set invece che la classica divisa azzurra) vincente su Cornejo/Fillol in quattro.
Negli ultimi due incontri Panatta ottenne il quarto punto per l’Italia, mentre fu ininfluente la sconfitta in tre set di Zugarelli.

USA AL COMANDO, MA NADAL FA PAURA
Ad oggi gli USA sono gli indiscussi dominatori della Coppa Davis con 32 vittorie totali, con Australia (22) e Regno Unito (10) che completano il podio. Seguono Svezia a 7, Australasia e Spagna a quota 6.
Tutti i membri dei Fab4 hanno vinto almeno una volta il trofeo, partendo, in ordine cronologico, dalla Serbie di Novak Djokovic nel 2010, per poi lasciare spazio alla Svizzera di Federer nel 2014 e alla Gran Bretagna di Murray nel 2015. Rafa Nadal si è laureato campione ben 5 volte con la Spagna: 2004, 2008, 2009, 2011 e 2019. Il maiorchino a 18 anni e 6 mesi è diventato il più giovane vincitore della competizione.
A causa della pandemia di Covid-19, nel 2020 la Coppa Davis non è rientrata nei calendari della stagione tennistica, mentre nel 2021 la Russia ha vinto il titolo in finale con la Croazia grazie a due doppisti del livello di Medvedev e Rublev.

LE CRITICHE ALLA COMPETIZIONE
Negli ultimi anni non sono mancate nemmeno le perplessità riguardanti le nuove modalità del format. I continui cambi e aggiunte di sedi fanno storcere il naso a molti sportivi, tanto da pensare che sia una competizione messa in piedi soprattutto per rispondere a esigenze economiche. Non sono mancate le polemiche nemmeno quando il difensore del Barcellona Gerard Piqué è diventato presidente del gruppo Kosmos, organizzatore del torneo.
Voglio vincere la vera Coppa Davis, non quella inventata da una persona estranea dal tennis.
Alexander Zverev
Davis si sta rivoltando nella tomba.
Nicola Pietrangeli
È strano vedere un calciatore intromettersi nel nostro sport.
Roger Federer
Non deve essere la Piqué Cup.


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