Correva il giorno 30 Gennaio 1971… Nasce Juninho Pernambucano.

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A Recife, capitale del Pernambuco, nasce Antônio Augusto Ribeiro Reis Júnior, universalmente conosciuto come Juninho Pernambucano, il miglior tiratore di punizioni della storia.


Juninho è il più classico dei trequartisti, è dotato di una tecnica impressionante e di un piede destro sopraffino, che difficilmente non inquadrava la porta su calcio piazzato.

Trequartista si, ma anche mezz’ala ed all’occorrenza come esterno destro d’attacco


È lui che, quando giocava con Romário ai tempi del Vasco da Gama, inventò la Maledetta.

Invece di colpire la palla con tutto il piede, utilizzava soltanto tre dita e ciò permetteva di imprimere al pallone un effetto stranissimo: superava la barriera andando oltre i 100 all’ora e d’improvviso scendeva fin dietro le spalle del malcapitato portiere.

Quando Juninho parte, non ti resta che pregare.


Se il Vasco fu il trampolino di lancio, il Lione fu la conferma. 8 stagioni condite da 7 scudetti e 5 supercoppe di francia, entrambi consecutivi.
Durante la sua permanenza in Francia ha giocato 344 partite con la numero 8 sulle spalle, mettendo a segno 99 gol, di cui 44 su punizione. Il campionato a Lione manca dal 2009, anno in cui Juninho se n’è andato.


Trentaquattrenne, decise di lasciare la sua seconda casa per tentare l’avventura qatariota con l’Al-Gharafa, squadra con cui vincerà un campionato locale.
A 36 anni, deciderà di tornare dove tutto è partito: al Vasco. Lì giocherà altri due anni e mezzo, con una piccola parentesi nei Red Bulls a New York, portando il bottino a 52 gol in 234 incontri disputati con la maglia bianconera.


Parallelamente all’inizio della sua avventura al Lione, in Italia un giovane Andrea Pirlo muoveva i suoi primi passi al Milan, altro grandioso interprete della maledetta. Il fuoriclasse bresciano dichiarerà di essersi allenato per settimane intere pur di avvicinarsi al leggendario colpo di Juninho.

L’allievo e il Maestro

Il Pernambucano appenderà gli scarpini al chiodo nel giorno del suo 39esimo compleanno dopo aver segnato 77 gol su punizione, riuscendo a battere il record di David Beckham. Da quasi vent’anni, vedere quella maglia numero 8, fa riemergere tutte le emozioni provate per le sue magiche pennellate.

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