
Xavier Hernández Creus, meglio noto come Xavi, nacque il 25 gennaio 1980 a Tarassa in provincia di Barcellona ed è un ex calciatore spagnolo e attuale allenatore del Barcellona.
BARCELLONA, IL SOGNO DI UNA VITA
Alla tenera età di 11 anni Xavi entra a far parte del settore giovanile del Barça e, crescendo, inizia a giocare per il Barcellona B fino al 1998 quando, nella partita di andata di Supercoppa contro il Maiorca fece il suo esordio in prima squadra segnando anche il primo goal nella medesima partita.
Prima stagione in prima squadra e primo campionato vinto per il regista che rappresentava una certezza per il futuro catalano. La stagione 2002-2003, nonostante sia stata fallimentare per il Barcellona, non lo era affatto stata per Xavi che, superate le notevoli concorrenze, diventa titolare fisso della squadra. Nuovi allenatori e partite deludenti fanno scorrere il tempo che porta alla stagione 2004-2005 in cui Xavi vince il suo secondo campionato spagnolo. Da quell’anno, con il suo rinnovo fino al 2010, iniziò l’obiettivo rinominato Champions League.

La stagione successiva parte più che bene con la vittoria della Supercoppa in finale contro il Betis, ma gli infortuni prima o poi toccano a tutti; una rottura dei legamenti del ginocchio destro fanno stare fuori Xavi per 4 mesi, che rientra appena in tempo per la vittoria del campionato 2005/2006 e vincendo, pochi giorni dopo, la sua prima Champions League in finale contro l’Arsenal (partita che non ha giocato poiché del tutto non ristabilito).
Dopo le due seguenti stagioni deludenti, un nuovo ciclo era pronto a iniziare con Josep Guardiola, e che ciclo! Infatti, la stagione 2008/2009, risulta essere ricordata per aver vinto il cosiddetto “Triplete” portando a casa nello stesso anno campionato spagnolo, Coppa del Re e Champions League. Una stagione da incorniciare non solo a livello di squadra, ma anche individuale, infatti Xavi venne nominato dalla Uefa “migliore in campo” nella finale di Champions League, e arrivò anche sul terzo gradino del podio al Pallone d’Oro dopo aver vinto, nella prima parte della stagione successiva, anche Supercoppa Europea, Supercoppa di Spagna e Mondiale per Club.

Nel 2010, dopo essere stati eliminati in semifinale di Champions League dall’infermabile Inter di Mourinho, arriva comunque la quinta vittoria del campionato in carriera per Xavi.
Il 28 maggio 2011 è una data che conferma che il Barcellona c’è stato e che c’è ancora; infatti, dopo aver vinto l’ennesimo campionato, arriva la quarta Champions League nella storia del Barcellona (la terza per Xavi) dopo aver battuto in finale il Manchester United.

Xavi in basso al centro sdraiato dinanzi alla coppa
Con la vittoria di un’altra Supercoppa di Spagna e della Supercoppa Europea contro il Porto, Xavi con 18 trofei diventa il giocatore più vincente della storia blaugrana superando i 18 di Amor. Inoltre, poco dopo, segna la sua 600esima presenza con il Barça. Arriva successivamente la vittoria nel Mondiale per Club ma l’età inizia a farsi sentire e cala il suo rendimento.
Il 18 dicembre 2012 rinnova il suo contratto fino a giugno 2016 con clausola rescissoria di 80 milioni di euro. Alla fine della stagione arriva il 21esimo titolo di campioni di Spagna e all’inizio dell’ annata successiva anche la Supercoppa di Spagna.
Dopo la stagione 2013/2014 arriva ahimè l’ultima ma gloriosa annata di Xavi con il Barcellona, una favola da raccontare ai bambini e da inserire nell’ornato libro della storia del calcio. Viene fatta l’impresa con un nuovo Triplete: campionato, Coppa del Re e vittoria della Champions League in finale contro la Juventus fanno togliere ogni sfizio dalla carriera di Xavi, che tra l’altro solleva i trofei vista la fascia da capitano al braccio.

L’addio ufficiale arriva con il suo annuncio in conferenza stampa, lasciando così il Barcellona dopo 17 stagioni, 767 partite disputate, 85 gol segnati e 25 titoli vinti.
L’ULTIMA E PICCOLA ESPERIENZA: IL QATAR
Ma la voglia di giocare a calcio rimane e si tenta il tutto per tutto nella solita avventura di fine carriera in Paesi esotici quali il Qatar. Così sceglie l’Al-Sadd, con il quale in quattro anni vince quattro titoli: la Coppa dell’Emiro del Qatar, la Coppa di Qatar, la Coppa dello sceicco Jassem e il campionato qatariota.
Infine, il 2 maggio 2019, annuncia il ritiro dal calcio giocato essendo così uno dei pochi giocatori a varcare le mille presenze in carriera.

UN AMORE CHIAMATO NAZIONALE
Fino ad ora vi ho parlato della gloriosa carriera di Xavi nei club, ma c’è da sapere che la sua esperienza in Nazionale non è affatto da meno.
In totale 2 campionati europei e il Mondiale del 2010, trofei che fanno sbavare giocatori dal calibro di Messi e Cristiano Ronaldo i quali, messi insieme, non hanno vinto neanche un mondiale rispettivamente con Argentina e Portogallo.
Dopo la sua unica presenza nel Mondiale di Brasile 2014, il 5 agosto dello stesso anno Xavi annuncia il suo ritiro dalla Nazionale spagnola.

ESSERE ALLENATORI=CONTINUARE AD AMARE IL CALCIO
Dopo il ritiro ufficiale del 2019 con la casacca dell’Al Sadd, i qatarioti gli offrono, oltre all’essere ambasciatore dei Mondiali del 2022, di essere allenatore della prima squadra, un incarico ben voluto e ben accettato da Xavi che, in due stagioni colleziona 4 trofei.
Inizia la stagione 2021/2022 ma, quando mamma chiama, il figlio deve sempre rispondere. Infatti il Barcellona stava vivendo un momento no della sua storia e necessitava di un grande aiuto, una persona che già conoscesse bene l’ambiente. Detto questo, dopo le prime 9 giornate da imbattuto con l’Al-Sadd, si ritorna a casa.
Si spera che Xavi possa far tornare il Barça quel che era un tempo, quel che era quando indossava la sua maglietta da giocatore.
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Così oggi compie 42 anni uno dei migliori giocatori di tutti i tempi, grande professionista e allenatore che pian piano sta crescendo. Tanti auguri Xavi!

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