13 gennaio 1910.
Siamo agli inizi del Football nel Belpaese, il gioco più bello del mondo ha fatto il suo ingresso a gamba tesa sull’Italia, immediatamente stregata da un nuovo sport capace di unire proletari e borghesi, come già aveva fatto in Inghilterra. Le prime società calcistiche iniziano a proliferare. A Genova nasce il Genoa, poi Torino, Vercelli, Milano e via via in tutte in grandi città si crea una squadra calcistica, nasce la FIF (Federazione Italiana del Football). Il primo tentativo di organizzare una rappresentativa nazionale arriva addirittura nel 1899 (secondo alcune fonti 1895), quando contro la Svizzera al Velodromo Umberto I di Torino viene formata una squadra formata da 3 italiani di sangue e 8 militanti nel campionato nazionale, 6 dell’International Torino e 5 del Genoa. E proprio del Genoa erano i colori della prima Nazionale, all’epoca bianco-blu. Da quell’episodio passano una decina d’anni, e, appunto il 13 gennaio 1910, nasce ufficialmente la Nazionale italiana, per merito del presidente FIGC (nuovo nome della FIF) Luigi Bosisio.
Francesco Callì e Italia-Francia
Allora, in mancanza di allenatori veri e propri, la Federazione incarica la Terna Arbitrale, considerata l’organo più esperto ed affidabile, di scegliere che giocatori avrebbero fatto parte della rappresentativa. La commissione tecnica, formata dagli allenatori Umberto Meazza, Alberto Crivelli Agostino Recalcati, Giuseppe Gama e Giannino Camperio, designa poi proprio Meazza come guida in panchina. A questo punto, si gioca. Il 15 maggio all’Arena Civica di Milano, l’Italia travolge 6-2 la Francia, nel segno di capitan Francesco Calì, primo storico marcatore Azzurro. O meglio, non ancora Azzurro, perché il colore dei Savoia venne affiancato allo Scudo Sabaudo solo in occasione del rematch della rovinosa sconfitta con i maestri ungheresi. Poco dopo, ai Giochi Olimpici di Stoccolma, sulla panchina italiana siede per la prima volta Vittorio Pozzo, nella sconfitta nel turno di qualificazione contro la Finlandia per 2-3. Ma questa, è un’altra storia.
Da quel 13 gennaio sono passati 124 anni, 4 campionati del mondo vinti, 2 europei ed una valanga di stelle da Baggio a Maldini, da Meazza a Zoff, Bruno Conti, Del Piero, Totti, Gigi Riva, Mazzola, Rivera, Gentile, Antonio ni, Nesta, Vieri, Buffon, Zola, Sivori, Baresi, Scirea, Tardelli, Facchetti, Albertosi, Anastasi e Boninsegna. Una squadra capace di creare un vero e proprio mito nazionale intorno ad essa, in grado di unire tifosi dal Tirolo a Pantelleria, sotto ad un’unica grande bandiera, quel Tricolore che ha segnato in modo indelebile la storia del Calcio, auguri Nazionale!


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