Tutta la verità sulla vicenda Novak Djokovic: visto, esenzione e squalifica.

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Negli ultimi giorni il mondo (tennistico e non) è stato travolto dal polverone alzato dalla presenza di Novak Djokovic a Melbourne. Per arrivare alle origini di questa vicenda, però, bisogna tornare indietro di due anni.

I PENSIERI DI DJOKOVIC

A fine aprile 2020 il serbo ha scritto una lettera al New York Times, rivelando le sue idee sul vaccino anti Covid-19. Nel pieno della pandemia si apriva il dibattito riguardante l’obbligo di vaccinazione per viaggiare, argomento di fondamentale importanza per il panorama tennistico.

“Sono contrario alla vaccinazione per viaggiare, ma se diventerà obbligatoria dovrò prendere una decisione. Ad essere sincero sono un po’ confuso, non so quale sia la scelta migliore. Alcuni dicono che, per noi che viaggiamo, dovrebbe essere obbligatorio un vaccino che non è ancora stato sviluppato. Dunque vorrei ripetere e far notare che, ad oggi, non abbiamo informazioni adeguate. Mantengo una mente aperta e continuerò ad informarmi su questo argomento che è molto importante per tutti.”

Quasi un anno esatto dopo, il 24 aprile 2021 a Belgrado, dopo aver vinto il quarto di finale dell’ATP 250 contro Kecmanovic, il n.1 del mondo aveva rilasciato nuove dichiarazioni sull’argomento:

“Sono un sostenitore della libertà di scelta. Non dirò se mi sono vaccinato: è una cosa intima, privata. Non voglio essere etichettato come uno a favore o contro i vaccini. E comunque spero che non diventino obbligatori: l’ho detto, sono per la libertà di scelta”

Una tesi sostenuta anche a distanza di mesi, a novembre 2021 durante le ATP Finals di Torino.

“La libertà di scelta è fondamentale per tutti. Non importa che si stia parlando della vaccinazione o di qualsiasi altro argomento, tutti dovremmo avere la libertà di decidere cosa vogliamo fare”

Dopo diverse settimane di incertezza è arrivato il forfait di Djokovic dall’ATP Cup, uno dei tornei australiani che precedono l’Australian Open, da sempre il vero punto interrogativo del serbo. Nel periodo natalizio, però, sono arrivati indizi social che avvicinavano il fuoriclasse al primo Slam stagionale. I suoi allenamenti a Marbella con le palline dell’Open d’Australia o la sua presenza nell’elenco dei partecipanti del torneo spianavano la strada alla sua partecipazione.

Il 4 gennaio Novak Djokovic è tornato a rompere il silenzio con un post sul suo profilo Instagram, dove annunciava di aver ricevuto un’esenzione medica per volare in Australia.

“Buon anno a tutti. Vi auguro salute, amore e felicità in ogni momento. Ho trascorso delle meravigliose vacanze e sono pronto a ripartire grazie ad un’esenzione medica.”

20 Slam, 5 ATP Finals, 37 Masters 1000, 14 ATP 500, 10 ATP 250. Novak Djokovic deve salvare il matchpoint più importante della sua vita.

VISTO, ESENZIONE E SQUALIFICA

Sembrava che la vicenda fosse finita, in realtà era appena nato un episodio di caratura mondiale. Nella giornata di mercoledì Djokovic è atterrato in Australia, all’aeroporto di Tallemarine di Melbourne, alle 13.30 italiane. Non si sono fatti attendere i problemi con la documentazione, prontamente esaminata dalle autorità australiane.
Il campione serbo è stato isolato, gli sono stati sottratti telefono, portafogli e bagagli. Si è dovuto sottoporre ad un interrogatorio durato più di cinque ore senza ottenere i risultati sperati. Ecco le ipotesi più chiacchierate in questi giorni:

  • A differenza della versione iniziale, il giornale australiano The Age afferma che Novak Djokovic non è stato fermato a causa del visto. Il contrasto con le prime versioni emerse riguarda il motivo per cui è stato respinto dal Paese: Nole era in possesso di un visto ricevuto a fine 2021, come gli altri tennisti presenti in Australia, ma non sarebbe stato in grado di dimostrare alle autorità di aver completato il ciclo vaccinale o, in alternativa, di possedere un’esenzione medica valida per il governo australiano. Il visto è stato cancellato, ma solamente come conseguenza, non come causa.
  • Djokovic ha presentato un documento dichiarando di essere stato positivo al virus negli ultimi sei mesi, in particolare il 16 dicembre 2021. La strada si dirama quindi in due direzioni. La prima riguarda la deadline delle esenzioni, fissata da Tennis Australia per il 10 dicembre; dunque la richiesta avanzata dallo staff del serbo sarebbe ben oltre la data di scadenza. Si può dedurre che forse Novak avesse perso le speranze di giocare lo Slam, ma ha cercato di approfittare della sua positività per giocarsi un’ultima carta. Il secondo percorso porta al 17 dicembre, giorno in cui si dice che Djokovic sia stato fotografato alla premiazione dei migliori giovani tennisti di Belgrado senza mascherina e senza distanze sociali in quello che sarebbe dovuto essere il suo primo giorno di quarantena. In attesa di conferme o smentite da parte del diretto interessato, sembra difficile che entrambe le soluzioni possano essere confermate.
  • Al di là delle varie ipotesi, si vocifera anche che sia nata un’incomprensione tra Tennis Australia e il governo dello stato del Victoria. A metà novembre la direzione tennistica del torneo avrebbe inviato ai giocatori un regolamento per poter giocare gli Australian Open senza essere vaccinati. Si richiedeva un’esenzione medica scritta (o tradotta) in inglese dal Paese di provenienza, oltre ad un secondo attestato certificato da un medico australiano. Quando l’associazione di Tennis Australia ha inviato questo documento ai tennisti, però, era già stata avvisata dallo stato di Victoria che queste informazioni non erano corrette e, pertanto, non regolari per varcare i confini dello Stato. Nonostante Djokovic abbia ricevuto l’esenzione il 30 dicembre, l’ingresso in Australia, come riferito dal Commonwealth, non può avvenire in queste condizioni. Se queste notizie dovessero essere confermate, la palla passerebbe nelle mani di Tennis Australia, in particolar modo della direzione degli Australian Open. Sembra siano state divulgate informazioni sbagliate all’ATP e ai tennisti.

In questo momento Djokovic si trova in un hotel per rifugiati a Carlton in attesa di conoscere il suo destino. I suoi avvocati hanno avuto tempo fino alle 14:00 italiane di sabato per impugnare la decisione del Governo. Lunedì mattina ci sarà la decisione definitiva e, teoricamente, sapremo se dovrà tornare in Serbia o se potrà difendere il titolo agli Australian Open. Se il provvedimento dovesse essere confermato, Djokovic rischierebbe fino a 3 anni di espulsione dall’Australia.

Alcune fonti locali sostengono addirittura che il serbo abbia chiesto un’autorizzazione per uscire ad allenarsi, prontamente negata dalle autorità australiane.

Anche la tennista Renata Voracova è stata respinta dallo Stato, ma la sua storia è altrettanto particolare. La tennista ceca ha potuto entrare in Australia, ma non solo. È rimasta una settimana ad allenarsi e ha addirittura giocato un incontro di doppio a Melbourne.

Novak Djokovic è il giocatore con più Slam vinti nella storia (20) insieme a Roger Federer e Rafa Nadal. Per nove volte è stato campione all’Australian Open. Viene da una serie di tre titoli consecutivi.

LE PAROLE DEI TENNISTI

Il primo ad esprimersi sulla vicenda è stato Stefanos Tsitsipas, ancor prima dell’arrivo in Australia di Djokovic.

“È una sua scelta e la rispetto. Ognuno ha la libertà di decidere.”

Di parere totalmente opposto Rafael Nadal, eterno rivale del serbo che, insieme a Roger Federer, formano i Big 3.

“Conosce le regole. Io mi fido della scienza, se mi dicono di vaccinarmi lo faccio, altrimenti creo un problema. Abbiamo già sofferto abbastanza.”

John Isner e Nick Kyrgios, infine, sono corsi in aiuto di Novak Djokovic, sostenendo che il trattamento che sta ricevendo non è accettabile. Interessante soprattutto l’opinione del secondo, che non si è mai lasciato sfuggire l’occasione di criticare il serbo.

“Sono vaccinato per gli altri e per la salute di mia madre, ma il modo in cui stiamo gestendo la situazione di Djokovic è sbagliato. È ancora uno dei nostri più grandi campioni e, alla fine, è umano. Bisogna fare meglio.”

Una replica a “Tutta la verità sulla vicenda Novak Djokovic: visto, esenzione e squalifica.”

  1. Avatar Il rapporto tra Novak Djokovic e l’Australia. – Il Vate dello Sport

    […] giorni la sua stagione è stata travagliata da problemi extra-campo legati al vaccino anti-Covid (argomento già trattato in un articolo precedente). Nole perse ben presto la posizione da n.1, venne aspramente criticato e dovette rinunciare a tutte […]

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