
6 gennaio 1911, 14:30: una data destinata a cambiare il volto dello sport italiano. Già, perché quel giorno contro l’Ungheria la nostra nazionale scese in campo non con la solita divisa bianca, bensì con una casacca azzurro cielo, che ancora oggi ci rende in tutto il mondo come Gli Azzurri.
LA NASCITA DELLA NAZIONALE
Dopo la nascita della Federazione Italiana Giuoco Calcio nel 1898 e diversi tentavi di fondare una squadra rappresentativa italiana, il 13 gennaio 1910 nacque ufficialmente la nazionale italiana. Il 15 maggio dello stesso anno la rappresentativa tricolore disputò la prima amichevole della sua storia, ospitando all’Arena Civica di Milano la Francia. Difficilmente si poteva auspicare debutto migliore perché l’Italia annichilì i rivali francesi con un pesantissimo 6-2, trascinata da uno straripante Pietro Lana che firmò il match con una tripletta. 11 giorni dopo l’Italia fu ospite a Budapest, per disputare la sua seconda amichevole contro l’Ungheria. L’esito fu ben diverso, infatti la squadra guidata dal ct Umberto Meazza ne uscì sconfitta per 6-1.
IL CIELO ARRIVA IN CAMPO

L’Epifania dell’anno successivo spettò all’Italia ospitare l’Ungheria a Milano. Quel giorno però, invece della casacca bianca che la rappresentativa aveva indossato sino a quel momento, l’undici azzurro scese in campo con una divisa azzurra, con la croce bianca e rossa dei Savoia sul cuore. Questa scelta venne motivata dal fatto che quell’azzurro-nello specifico blu Savoia-era il colore ufficiale del Ducato, che a sua volta prendeva spunto dalla tinta del manto della Vergine Maria. Il match terminò comunque con una sconfitta per la nazionale azzurra, anche se meno dolorosa della precedente. Al 90° il tabellino segnava infatti 1-0 per la squadra ospite, frutto di una rete di Schlosser al 22° giro d’orologio.
L’AZZURRO, IL COLORE DEGLI ITALIANI

Nonostante la sconfitta, da quel giorno la divisa della nostra nazionale di calcio fu sempre azzurra alternata a quella bianca, che tuttoggi è il colore della seconda maglia dell’Italia. L’unica eccezione è costituita dal Francia-Italia dei Mondiali di Francia ’38, dove Gli Azzurri scesero in campo con una casacca nera, colore del fascismo. Con l’azzurro al petto l’Italia ha conquistato 4 Mondiali, 2 campionati Europei e un’oro olimpico, diventando una delle nazionali più titolata al Mondo. Ben presto questo colore ha lambito le divise anche di tutte le altre discipline sportive, rendendoci celebri come Gli Azzurri. Insomma si può proprio dire: quel 6 gennaio ha cambiato la storia del popolo italiano.

Lascia un commento