Non è un giorno come gli altri, è un giorno con qualcosa di speciale, qualcosa di magico che rende l’atmosfera elettrizzante. È il giorno che, grandi e piccini, aspettano da un anno, perché sanno che il divertimento è assicurato.
Basta poco per essere felici, basta un divano con una televisione, un computer o un tablet, addirittura basta un telefono.
La maratona di Natale non si corre in strada, ma sui parquet di New York, Milwaukee, Phoenix, Los Angeles e Salt Lake City.
E come nei migliori film d’azione Hollywoodiani, si comincia piano, quasi in sordina, per scaldare il pubblico. La prima sfida è fra due compagini lontane dai riflettori, ma in una cornice di pubblico che possono vantare in pochi, forse nessuno. Alle 18 ora italiana, al Madison Square Garden, i New York Knicks e gli Atlanta Hawks hanno il compito di aprire le danze del Christmas Day.
A seguire, mentre voi state cercando inutilmente di smaltire il gigantesco pranzo di Natale, al Fiserv Forum di Milwaukee i campioni in carica, privi probabilmente di Giannis Antetokounmpo, si devono difendere dagli attacchi di Jayson Tatum e i suoi Boston Celtics.

Il meglio, però, arriva durante la notte e no, non è Babbo Natale. È la supersfida per il primo posto a Ovest tra due geni profondamente diversi fra loro, ma accomunati dalla fantasia, dalla creatività. Da una parte Chris Paul, Point God, ultimo baluardo della vecchia scuola dei playmaker, dall’altra Chef Curry, rivoluzionario del gioco con le sue triple da ogni posizione.

In piena notte, alle 2 ora italiana, il nuovo Staples Center, ormai Crypto.com Arena, aprirà i battenti per la supersfida fra le due (teoriche) candidate al titolo, una dell’est, l’altra dell’ovest. Tante assenze, qualche infortunio, ma una sola certezza: è LeBron James contro Kevin Durant, l’MVP di ieri contro l’MVP di oggi.

Per chiudere in bellezza, a Salt Lake City arrivano i Dallas Mavericks, privi di Luka Doncic, alle prese con un fastidio alla caviglia e, come se non bastasse, finito nel protocollo di salute e sicurezza dopo aver contratto il Covid.
Un Natale particolare, con il covid ahimé protagonista, ma che non intende rinunciare allo spettacolo della lega più bella del mondo.
Appuntamento quindi a domani, per dodici ore di basket non-stop come solo il Christmas Day può regalare.

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