Il ruolo di Ralf Rangnick al Manchester, tra panchina e scrivania: focus sul tecnico tedesco

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Esonerato Ole Gunnar Solskjaer, il Manchester United, dopo aver affidato per due partite la panchina a Michael Carrick, ha nella giornata di oggi ufficializzato Ralf Rangnick come nuovo allenatore della squadra. Il tecnico tedesco ha firmato un contratto di un anno, il tempo adatto per agguantare l’obiettivo Champions, per poi, alla scadenza dell’accordo, rimanere comunque nel quadro dirigenziale della società. La curiosità è tanta, e in questo focus andremo ad analizzare come il professore potrebbe modellare i Red Devils.

L’IMPRONTA TATTICA

Ralf Rangnick ha cambiato il modo di intendere il calcio in Germania, influenzando un’intera generazione di allenatori. Il suo impatto rivoluzionario sulla concezione del gioco ha condizionato quelli che oggi sono tra i migliori tecnici del mondo, come Jurgen Klopp, Thomas Tuchel e Julian Nagelsmann, imponendo una filosofia innovativa al tempo. Sotto la sua guida, l’Ulm è ritornato in Zweite Liga e a lottare addirittura per la massima serie, giocando un calcio ben presto divenuto oggetto di discussione tra gli esperti: è lì che il suo pensiero ha preso forma, facendosi riconoscere come un vero e proprio “maestro” di calcio per la sua estrema intelligenza e i suoi metodi di lavoro scrupolosi e mirati. Rangnick ha ispirato per primo il gegenpressing, ovvero il pressing immediato sul portatore di palla non appena perso il possesso per evitare il contropiede avversario e tentare di arrivare in porta. Un’arma tattica efficace in entrambe le metà campo, la cui applicazione richiede un lavoro fisico e mentale duro e intenso per reggere i ritmi del calcio rapido e diretto del tedesco: per questo motivo la preparazione atletica e psicofisica è il fattore più importante.

L’obiettivo delle sue squadre è quello del contrattacco immediato non appena si ha il possesso del pallone, ribaltare il fronte velocemente in verticale e arrivare alla conclusione entro otto secondi. In fase di possesso l’obiettivo è quello di far girare il pallone con velocità e intensità per trovare i varco giusto, mentre in fase di non possesso l’allenatore opta per la marcatura a zona. Il modulo di base è il 4-2-3-1 molto dinamico ed elastico, che può variare in 4-2-2-2, 3-1-4-2 e 4-4-2. Tante soluzioni dunque per reinventare il Manchester United e iniziare un nuovo ciclo, dentro e fuori dal campo…

IL FUTURO RUOLO DIRIGENZIALE

Inoltre, l’accordo con lo United si estenderà di altri due anni al termine della carica di allenatore, con il tedesco che rimarrà nel quadro dirigenziale della società per altri due anni come consulente. Dunque la società per il futuro avrà un’arma in più per costruire un nuovo Manchester: infatti Rangnick, nel corso della carriera, ha saputo costruire quelle che adesso sono due solide realtà del calcio tedesco, come l’Hoffenheim e il Lipsia, puntando su solidità economica, programmazione e progetto a lungo termine, con l’acquisto e la valorizzazione di giovani talenti attraverso una vasta rete di scouting. In tal senso, riporterebbe in Inghilterra la figura del manager alla inglese, dotato di pieni poteri decisionali su tutte le questioni tecniche del club.

Stasera alle 21.15 subito una prova del nove per Rangnick, che affronterà l’Arsenal. Per ripartire e dare nel frattempo un’occhiata al futuro.

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