29 Ottobre 2003 – A star is born

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Sacramento, Sleep Train Arena, Opening Night della stagione NBA 2003-2004, è Kings contro Cavaliers, è Sacramento contro Cleveland.

I riflettori sono tutti puntati sul numero 23 dei Cavs, tale LeBron Raymone James. È un ragazzo che, se la fortuna lo assisterà, sarà destinato all’olimpo del basket.

Non viene dalla NCAA, non è stato scelto da nessuno dei migliori college degli USA perché, semplicemente, è ancora troppo giovane. Viene da Akron, Ohio, una città satellite di Cleveland col tasso di criminalità alle stelle. Ha studiato e giocato, sia a basket che a Football alla St Vincent-St Mary High School. Gli esperti del settore dicono che un giocatore del genere nelle high school americane non si è mai visto e, probabilmente, non tornerà più. Ad appena 17 anni è già finito sulla copertina di Sport Illustrated che lo ha consacrato come The Chosen One, il Prescelto.

18 Febbraio 2002: Sport Illustrated dedica a LeBron la sua copertina

La svolta da stella locale a fenomeno nazionale arriva nei primi mesi del 2002 quando la ESPN manda in onda una partita che vede fronteggiarsi St Vincent St Mary contro Oak Hill Accademy, ovvero la sfida tra le due superstar liceali: LeBron James contro Carmelo Anthony (sì, quello lì). Davanti alle telecamere della tv sportiva più famosa del mondo, il ragazzo di Akron ne mette 36 contro i 34 del suo inseparabile amico Melo.

LeBron e Melo ai tempi della High School

Il draft non riserva sorprese, i Cavs ottengono (tanto per cambiare) la prima scelta e David Stern dal palco del Madison Square Garden, comunica al mondo che LeBron giocherà lì.

Dalle parole ai fatti passeranno 125 giorni, quelli che separano il draft dalla Opening Night.

A Sacramento a nessuno, fra tifosi, giornalisti e fotografi, interessa della partita in sè, chissà quante altre volte si incontreranno di nuovo queste due squadre in stagione. Quasi diciottomila persone sono lì per vedere il passaggio della cometa che, una volta passata, non sai più quando ritorna e se mai lo farà.

LeBron è nervoso, sente una pressione addosso che probabilmente solo lui può descrivere. Non ha chiuso occhio per tutta la notte, c’è un paese intero che lo guarda. Lo speaker lo chiama, lui si alza, il pubblico lo invoca, entra in campo e la paura lascia spazio alla consapevolezza dei propri mezzi.

Dopo un minuto e mezzo alza un alley oop per Ricky Davis che tre minuti più tardi gli ricambia il favore.

8:57 alla fine del primo quarto, Ricky Davis porta palla, LeBron esce dai blocchi in area e si smarca sull’angolo destro, riceve palla, salta Mike Bibby e lascia partire il più classico dei jump dalla media distanza. Esplode un boato: The Chosen One ha messo i primi due punti in carriera.

I primi due storici punti del Re in NBA

Chiuderà la notte del debutto con una prestazione fantastica per tanti, ma mostruosa per un ragazzo proveniente dalla High School: il tabellino segna 25 punti, 6 rimbalzi e 9 assist con la bellezza di 4 palle rubate. È nata una stella a Cleveland, la stella più luminosa del firmamento a stelle e strisce.

LeBron ammutolisce un intero palazzetto con una devastante schiacciata all’esordio

18 anni fa iniziava un domino ancora oggi ininterrotto, 18 anni fa iniziava l’era di LeBron Raymone James.

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