
Veni, vidi, vici. No, direi che questa volta possiamo sostituire la frase con veni, vidi, adaequavi. Perché questa volta, dove la posta era più alta, nessuno è stato in grado di far pendere l’ago della bilancia dalla propria. In primis Roma-Napoli, che rimane congelata sullo 0-0 per tutti i 90 e fa conoscere alla squadra di Spalletti un risultato diverso dalla vittoria. Poi è stato il turno del match da tappeto rosso, quello che tutti aspettavano con impazienza dall’inizio di questa stagione, che doveva concludere in bellezza questa nona di campionato. Inter e Juve si fermano sull’ 1-1 e si regalano un punto a testa, ma sicuramente entrambe avrebbero voluto qualcosa in più. Su questi risultati fa le fusa il Milan, unica big vincitrice, che grazie alla vittoria a Bologna aggancia il Napoli in vetta alla classifica. Collassa la Lazio, che a Verona viene bombardata da uno scatenato Simeone e perde l’opportunità di entrare in zona Europa. Rosica anche l’Atalanta, che a Bergamo non va oltre l’1 a 1 con l’Udinese.
E’ pari il derby delle stelle! Occhiali per Roma e Napoli, il Milan scarta il poker con il Bologna!
Un punto per uno, non va bene a nessuno. Questa regola non vale per le altitudini più elevate. A San-Siro il match si mette subito in discesa per la squadra di casa, che scatta in vantaggio al 17° grazie ad un gol del solito Dzeko, 7° sigillo in campionato per il Cigno di Sarajevo. La partita sembra destinata a rimanere inchiodata su questo punteggio, pronta a far partire la gioia del pubblico di casa. Ma nello sport, e nel calcio in particolare, la parola fine non viene mai scritta, viene sempre posticipata fino al triplice fischio. Infatti all’89° un’ ingenuità di Dumfries consegna alla Juve un regalo di Natale anticipato, con un rigore che Dybala scarta felice per il pareggio finale.
Anche il 2° big match di giornata opta per il pareggio come risultato finale. Roma e Napoli vanno sotto la doccia con uno 0-0 impresso nel cartellino finale. Per la formazione capitolina, però, questo pareggio vale di più: la squadra guidata da Mourinho diventa infatti la prima a fermare la formazione partenopea, che resta comunque in testa alla classifica anche se ora costretta a condividere il gradino più alto con il Milan.
Ad approfittare di questi risultati è proprio la squadra rossonera, che coglie l’attimo e si appaia al Napoli in vetta alla classifica. A Bologna tutto inizia per il meglio, con la squadra di Pioli che va a prendere un tè caldo sul 2-0, frutto delle reti di Leao e Calabria. Ad inizio ripresa è pero il Bologna a dettare i ritmi del gioco, e trova il pareggio nel giro di 3 minuti grazie ad un autogol di Ibrahimovic e a una rete di Barrow. Per fortuna che c’è Bennacer: è proprio il giocatore algerino che prima sigla il 3-2 e poi serve ad Ibrahimovic l’assist per il gol che mette l’incontro in cassaforte.
Simeone condanna la Lazio, tris Fiorentina con il Cagliari. L’ Atalanta non va oltre il pari con l’Udinese, il Sassuolo va di rimonta con il Venezia

E’ un uccello? E’ un aereo? No, è semplicemente Simeone, che contro la Lazio mette in mostra la sua versione più bella, splendente, e porta la squadra veneta alla vittoria con 4 sigilli che distruggono la porta difesa da Reina. Dall’altra è vano il gol di Immobile al 46°, che gli serve solo per consolidare la vetta della classifica marcatori del campionato.
Torna a vincere la Fiorentina, che dopo 2 sconfitte consecutive ritrova i 3 punti a discapito di un Cagliari congelato alla 19°posizione in classifica. I gigli rifilano un sonoro tris alla formazione sarda, grazie ad un rigore di Biraghi, un gol di Gonzalez e ad una rete del solito Vlahovic.
Casca sul rettilineo finale l’ Atalanta, che dopo essere passata in vantaggio al 56° grazie ad un centro di Malinovskiy, si fa riprendere in extremis da Beto, che sta regalando molte gioie alla squadra friulana grazie alle sue reti.
Risponde presente il Sassuolo, che non stecca contro il Venezia e ne approfitta per avvicinarsi alla metà sinistra della classifica. Il match si apre con un gol di Okereke al 32°, vanificato 5 minuti dopo grazie ad un centro di Berardi. Nel secondo tempo concludono la rimonta un’autogol di Henry al cinquantesimo giro d’orologio e una rete di Frattesi al 66°.
L’Empoli schianta la Salernitana, ok il Torino con il Genoa. Passa la Sampdoria con Lo Spezia

Sembra infinito il calvario della Salernitana. La squadra di Colantuono perde anche il derby delle neopromosse con l’Empoli e rimane blindata alla ventesima posizione in classifica. La squadra ospite mette in ghiaccio la partita nei primi 45, grazie ad una doppietta di Pinamonti e ad un gol a testa per Cutrone e Standberg. Timido tentativo di rimonta per la formazione granata, che si rilancia in partita grazie ad un gol di Ranieri e ad un autorete di Ismajili, ma il risultato finale parla comunque 2-4 per l’Empoli.
Il Torino c’è, e lo dimostra con un frizzante 3-2 rifilato al Genoa. Toro che chiude la prima frazione avanti per 2-0 grazie alle reti di Sanabria e Pobega. Si riavvicina al 69° il Genoa grazie alla marcatura di Destro, ma è tutto inutile perché Brekalo rispedisce indietro il Grifone 8 minuti dopo. Un gol di Caicedo chiude la partita.
La Sampdoria non manca l’appuntamento con lo Spezia, sconfitto 2-1 grazie all’autorete di Gyasi e ad un gol di Candreva.

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