Tennis, a Sofia (ri)splende la stella di Jannik Sinner.

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Non c’è 2020 senza 2021. Sofia è zona di conquista per Jannik Sinner. L’azzurrino domina Monfils in appena 1h e 20′ di gioco. Ora si può veramente credere nella qualificazione alle Finals di Torino.

La Bulgaria era magica già dall’anno scorso, quando il ventenne di San Candido ha vinto il suo primo titolo ATP. Da questa stagione probabilmente avrà un posto ancora più speciale nel suo cuore, perché è riuscito a ripetere l’impresa di vincere il torneo in back-to-back. Si tratta del quarto titolo in carriera dopo Melbourne 1, Washington, Sofia 2020 e, volendo essere precisi, si potrebbe aggiungere la vittoria alle Next Gen del 2019. A 20 anni Sinner si conferma numero 14 del mondo e 10 della Race (virtualmente nono, vista l’assenza di Nadal). La strada per arrivare a Torino in compagnia di Berrettini è ancora lunga, ma ora l’altoatesino inizia ad intravedere Hurkacz e Ruud.

Da Sofia a Sofia. Jannik Sinner nell’ultimo anno ha scalato la classifica ATP, oggi è numero 14 del mondo.

Accreditato della prima testa di serie, il torneo di Sinner è iniziato solo giovedi’ grazie ad un bye al primo turno. All’esordio ha affrontato Egor Gerasimov in una partita che per un set e mezzo non ha avuto storia. Dopo aver salvato il secondo parziale col bielorusso che serviva sul 5-4, il match si è chiuso sul punteggio di 6-2, 7-6. Ai quarti di finale Jannik è stato in grado di vincere l’ennesima battaglia della sua carriera. Si è preso la rivincita su James Duckworth, contro cui aveva perso quest’estate a Toronto. Sinner è stato bravo a rimanere sempre concentrato e rimontare sia nel primo che nel secondo, rispettivamente da 3-0/4-2 e 4-2. La semifinale lo ha messo di fronte ad un ostico Filip Krajinovic, ma anche qui Sinner ha mostrato un livello di gioco molto buono. Vince senza particolari patemi il primo set, e nel secondo strappa il servizio al serbo sul 4-5 per poi chiudere con un rocambolesco 7-5. Nella finale di domenica Sinner ritrova Monfils dopo appena un mese. I due si erano sfidati agli US Open in una partita mozzafiato, che l’azzurro aveva vinto in cinque set dopo quattro ore. A Sofia la storia è diversa. Jannik si impone con un 6-3, 6-4 che, vedendo il complesso della partita, è anche un po’ stretto. La Bulgaria è sempre più casa di Sinner.

Con questa doppia vittoria Sinner diventa il giocatore ad aver vinto più volte il torneo bulgaro, battendo nelle due finali Pospisil e Monfils.

In quattro partite Sinner ha rispolverato i suoi vecchi colpi e, soprattutto, ci ha mostrato delle nuove soluzioni. La prima di servizio inizia ad essere incisiva, tanto da regalargli l’80% dei punti nel corso del torneo. Il nuovo movimento dei piedi sembra funzionare nonostante la bassa percentuale in campo, sempre compresa tra il 50 e il 56%. Il n.2 d’Italia sa difendere bene anche la seconda, che ha portato un 53% medio di punti, macchiato dal misero 37% ai quarti di finale contro Duckworth. Quello che spicca agli occhi, però, è il nuovo tennis di Sinner. L’allievo di coach Piatti, per sua stessa ammissione, sta provando a cambiare il suo gioco. Lo si nota dall’uso sempre più frequente della smorzata, ma anche del rovescio in slice, usato per rispondere ad una palla tagliata dell’avversario. Scende più costantemente a rete e fa sentire la sua presenza in campo, condita anche con la voce. L’aspetto tattico è in continuo miglioramento, ma le scelte di Jannik sembrano già mature da parecchio tempo.

Il gioco di Sinner è sempre più offensivo, intenso e propositivo. Come ha fatto vedere a Sofia, il nostro Next Gen preferisce essere il primo ad accelerare e prendere in mano l’iniziativa.

Sinner avrà due obiettivi da qui alla fine della stagione. Il primo sarà sicuramente quello di provare a centrare la qualificazione alle Finals di Torino, che ad ora distano 270 punti. Il secondo traguardo può essere quello di entrare per la prima volta in top10, soprattutto visto che Shapovalov, Federer e Thiem dovranno difendere molti punti da qui a novembre.

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