Tennis- Sascha Zverev e il meraviglioso viaggio da Tokyo a Cincinnati

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Un ritorno col botto. Sembra il titolo di un film, invece è l’immagine di Alexander Zverev che si ripresenta nel circuito dopo l’oro olimpico vincendo il Masters1000 di Cincinnati. Per il tedesco è il quinto titolo nei 1000, sorpasso a Daniil Medvedev e miglior risultato dopo i Fab4.

In foto Alexader Zverev, numero 4 del mondo e campione di Cincinnati.

LA PRIMA VOLTA
Sascha non aveva mai vinto una partita in tutta la sua carriera a Cincinnati, ma ha confermato che da qualche mese sembra un giocatore diverso. Dopo il trionfo a Madrid si è accesa una scintilla, forse addirittura un fuoco che l’ha portato in semifinale al Roland Garros, sul gradino più alto del podio a Tokyo e al successo in America. Nei primi tre turni si è liberato molto facilmente di Harris, Pella e Casper Ruud senza lasciare per strada nemmeno un set. In semifinale ha dato vita ad una battaglia spettacolare contro Tsitsipas, ricca di colpi scena e soprattutto di grande (grandissimo) tennis. 6-4 per il tedesco il primo parziale, che si porta avanti 2-0 anche nel secondo ma finisce per perderlo 3-6. Nel terzo set succede il finimondo: “Tsitsi”, come viene chiamato, conduce 4-1 e servizio con palla per il 5-1, ma Zverev trova la forza per rimontare due break e vincere la maratona al tie break dopo quasi tre ore di gioco. Recupera il tempo perso in finale contro Rublev, detentore di Medvedev, dominando in lungo e in largo 6-2, 6-3 in 58 minuti. Da oggi Sasha sarà numero 4 del mondo lasciandosi alle spalle un certo Rafael Nadal.

Zverev con il trofeo vinto in finale su Rublev . Per il tedesco è il quinto Masters1000 in carriera.

LE (NON) SORPRESE FRANCESI
Cincinnati è stato un torneo un po’ a sé perché non ci ha lasciato molte sorprese, anzi. In semifinale si sono piazzate le prime quattro teste di serie. Nei 1000 non accadeva da Shanghai 2012 (a Cincinnati dal 2009), mentre negli Slam dobbiamo tornare “appena” al Roland Garros 2019 che ha poi visto stranamente trionfare Nadal in finale con Thiem.
Non mancano però gli spunti qua e là. Di carne al fuoco ce n’è, e viene soprattutto dalla Francia che sta (ri)trovando i suoi fantasisti Monfils e Paire. Se per Gael i risultati si erano visti anche con il quarto di finale a Toronto di settimana scorsa, oggi sorprende il suo connazionale Benoit. Si è arreso solo ai quarti di finale a Rublev in tre set dopo aver battuto Kecmanovic, Shapovalov e Isner. Dal 2017 non batteva un top10, e dal 2013 non si spingeva cosi’ avanti in un 1000.
Le cadute di rilievo che bilanciano gli exploit sono principalmente due. Bautista Agut si fa sorprendere da una bellissima versione di Dimitrov al primo turno, scartando per intero i 360 punti della semifinale 2020 che lo fanno crollare al ventunesimo posto in classifica. Segue poi a ruota Denis Shapovalov, croce e delizia del tennis eliminato ancora al primo turno. Il canadese deve ancora vincere una partita in carriera da top10, e l’appuntamento sarà rimandato agli US Open dove dovrà difendere i quarti dell’anno scorso.

La sorpresa della settimana, Benoit Paire. Abbiamo ritrovato la versione positiva del francese, un giocatore tanto chiacchierato quanto entusiasmante. La sua corsa è stata stoppata da Andrey Rublev, finalista.

VOI CHIAMATE, SONEGO RISPONDE
Dopo un periodo scintillante gli azzurri si sono presi una settimana di pausa. La Giorgi non ripete la cavalcata di Montreal, ma si ferma al primo turno nel replay della semifinale contro la Pegula.
Nel tennis maschile si rivede Matteo Berrettini, anche se la versione di Wimbledon, com’è normale che sia, appare ancora lontana. Il numero 8 del mondo si arrende al terzo turno contro l’amico Felix Auger-Aliassime, ma i pensieri vanno sicuramente allo Slam americano dove Matteo dovrà proteggere 720 punti.
Jannik Sinner è stato al centro di un sorteggio complicato che al secondo turno l’ha messo di fronte a John Isner. Dopo aver rifilato un 6-2, 7-5 a Delbonis nel match d’esordio Jannik non riesce a ripetersi contro l’americano. Fatale un errore al tie break del secondo set, dopo aver vinto il primo, nel 4-2 a causa di una palla corta morta sul nastro che ha riaperto l’intero incontro.
Fabio Fognini alterna una fantastica vittoria su Basilashvili ad una pessima sconfitta contro Pella: il risultato è che lascia il torneo appena alla seconda partita.
Sonego, invece, torna a splendere. Gli era stata chiesta una reazione ed è arrivata: nei primi turni si è scrollato di dosso Paul e il baby-fenomeno Alcaraz. Lorenzo è arrivato agli ottavi di finale fermandosi di fronte al n.3 del mondo Stefanos Tsitsipas che ha recuperato il primo set perso 7-5.

Lorenzo Sonego in grande ascesa, da oggi nuovo best ranking al numero 23 del mondo. E’ lui il migliore della spedizione azzurra a Cincinnati.

Tra solo una settimana ci sarà l’ultimo Slam della stagione, e senza Thiem, Nadal e Federer sarà una caccia ad un uomo in missione: tutti a rincorrere l’eroe solitario alla ricerca del Grande Slam, Novak Djokovic sfiderà la storia dello sport.

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