Dopo due anni di assenza a causa della pandemia è tornato il Masters1000 canadese, il primo torneo di rilievo che apre lo swing estivo sul cemento americano. Ha vinto il grande favorito, il russo Daniil Medvedev, ma non sono mancate le sorprese, le battaglie e soprattutto il divertimento.
QUARTO MASTERS1000 PER IL RUSSO, ORA LO SLAM
Come già anticipato il trofeo è finito nella mani della prima testa di serie. Medvedev è sembrato tornare ai livelli di fine 2020/inizio 2021, lasciando per strada solo due set tra Sasha Bublik all’esordio e un ottimo Hubert Hurkacz ai quarti. Durante la sua marcia il russo è stato un vero e proprio rullo compressore, togliendo ogni speranza di vittoria all’australiano Duckworth e ai due big server americani Isner (al quale ha concesso appena 4 giochi!) e Opelka. Come sempre si sono rivelati molto solidi i colpi a rimbalzo, è riuscito a trovare grande profondità e grandi angoli sia col dritto che col rovescio bimane, colpo migliore. C’è da sottolineare il notevole supporto arrivato dalla prima di servizio, che gli ha regalato una media di 12.6 ace a partita toccando il picco con i 23 contro Hurkacz. Analizzando, però, nel dettaglio il rendimento della prima palla ricaviamo qualche altro dato molto interessante: 62.8% in campo con una media dell’85.2% di punti vinti.
Seconda posizione del ranking consolidata e quarto titolo Master1000, ora gli occhi sono puntati sull’obiettivo più importante. Vincere il primo Slam allo US Open.

DA OPELKA A SHAPOVALOV, LUCI E OMBRE IN CANADA
Una bellissima, e a dir la verità dimenticata, versione di Gael Monfils e del gigante Opelka si contrappongono a due spenti Sinner e Shapovalov. Toronto 2021 non si è sicuramente risparmiata qualche colpo di scena, più o meno pesante. Addirittura quattro delle prime otto teste di serie sono cadute prima dei quarti di finale, ma a fare rumore è soprattutto il forfait di Rafa Nadal per la sindrome di Hoffa (problema al piede) che probabilmente lo costringerà a finire qui la sua stagione. Se è vero che dai grattacieli Isner e Opelka possiamo aspettarci di tutto, anche una combo semifinale/finale in un torneo 1000, non siamo purtroppo abituati a questo meraviglioso Monfils. Il francese è arrivato ai quarti battendo Millman e Tiafoe, per la prima volta da Dubai2020 è tornato a vincere due partite di fila. Gael ha rispolverato un bel gioco che ha fatto divertire tutti: noi e se stesso, più volte è stato inquadrato con un sorriso in faccia che ha fatto piacere a tutto il tennis.
E’ lampante il crollo subito dall’effetto campo, totalmente annullato. Milos Raonic non era presente, mentre i due canadesi Shapovalov e Auger-Aliassime hanno perso al primo turno. Il numero 10 del mondo è stato battuto dall’amico Tiafoe 6-1; 6-4 in una partita che ha avuto davvero poco da raccontare. FAA, che sta cercando di trovare la chiave per il salto di qualità sotto la guida di Toni Nadal, ha perso 7-5; 6-4 contro Lajovic, collezionando la terza sconfitta nelle ultime quattro partite.

RAGAZZE PROMOSSE, RAGAZZI RIMANDATI
Poche soddisfazioni nel torneo maschile per il tennis italiano, mentre la Giorgi nel femminile ci ha regalato una vittoria sensazionale vincendo il suo primo WTA1000. Le ragazze hanno passato l’esame a pieni voti, i ragazzi però hanno qualche giustificazione da usare a loro vantaggio. Senza Matteo Berrettini, numero 8 del mondo, era difficile puntare ad un buon piazzamento finale. Il giocatore più forte, ranking alla mano, era Jannik Sinner, che si è fermato all’esordio da Duckworth in una partita dove è apparso stanco fisicamente. Arrivava tardi sulla pallina e per sua stessa ammissione non sentiva l’appoggio delle gambe. Dopo la vittoria su McDonald a Washington è comprensibile un passaggio a vuoto, ricordiamoci che ha giocato in back-to-back tra i due tornei e soprattutto che oggi compie 20 anni, quindi tanti auguri al nostro gioiellino.
Sono emerse ottime sensazioni da Fognini, che al primo turno ha dovuto combattere più di due ore per liberarsi del tedesco Struff. Si è arreso solo ad Andrey Rublev 7-6; 6.3, ma in generale abbiamo visto un buon Fabio. Parecchi punti gratuiti col servizio e solita grande manovra da veterano con i due fondamentali, peccato solo per quel medical timeout chiamato nel secondo set contro il russo: forse è stato messo in difficoltà anche da qualche problema fisico.
L’ultima figura azzurra in gara era Lorenzo Sonego, alle prese con un momento non positivo. Fuori al secondo turno a Tokyo e al primo turno a Toronto, seppur contro un ottimo giocatore come Humbert. Per fortuna in questo periodo non difende molti punti, quindi ha tutto il tempo per tornare ai livelli di Roma e Wimbledon.

Ora gli appuntamenti rimangono in America. Questa settimana ci sarà Cincinnati, seguito dal 250 di Winston-Salem. Dal 30 agosto si apriranno le porte per l’appuntamento più importante. L’ultimo Slam dell’anno, lo US Open.

Lascia un commento