Tokyo 2020 Calcio Femminile Finale: L’ultimo atto! Foglia d’acero d’oro per il Canada! Sei campione olimpico! Sconfitta la Svezia dopo dei calci di rigori incredibili. Stati Uniti di bronzo contro l’Australia

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Siamo arrivati alla fine di questo torneo di calcio femminile olimpico, nelle ultime due finali da giocare per conquistare le tre medaglie a vincere sono: gli Stati Uniti che conquistano il bronzo contro l’Australia, che con la sua rimonta stava per agguantare il pareggio per portare la partita ai tempi supplementari. Invece nella attesissima finale per l’oro a trionfare ed entrare nell’olimpo del calcio a cinque cerchi è il Canada dopo una partita e una lotteria di rigori folle! Dove le nuove campionesse olimpiche hanno sbagliato per ben tre consecutivamente!

RAPINOE E LLYOD DI BRONZO PER GLI USA! AUSTRALIA TRE GOL DI ORGOLIO

Nella finale per il terzo posto gli Stati Uniti scendono in campo molti combattivi tanto da trovare il gol già al 8’ minuto di gioco su calcio d’angolo con Rapinoe, che segna con un tiro a giro calciato direttamente dalla bandierina di destra della porta difesa da Micah. Tuttavia l’Australia è ben lontana dall’arrendersi e pressa altissimo per cogliere in fallo gli Stati Uniti, iniziativa premiata al 16’ dove un passaggio di Davidson verso Sauerbrunn è leggermente lungo e viene intercettato da Foord che lancia a rete Kerr che trova il varco tra il palo e Franch per conclude a rete per l’1-1. La gioia per la squadra oceanica però dura poca perche al 20’ è la difesa australiana a combinare un pasticcio difensivo fatto di rimpalli e passaggi frettolosi che spianano la strada alla botta al volo di Rapinoe che buca Micah. A fine primo tempo gli Stati Uniti ampliano a due gol di vantaggio il solco con le avversarie grazie al gol di Lloyd.

Anche l’apertura del secondo tempo pende verso le americane, al 50’ va in gol ancora Llyod che addomestica l’involontario prolungamento di testa di Kennedy per andare a tu per tu con Micah e segnare il quarto gol degli Stati Uniti. Qualche minuto più tardi, precisamente al 53’, Foord di testa su assist di Simon segna il 4-2 e suona la carica della rimonta per l’Australia, che si getta in avanti per cercare gli altri due gol ma gli “States” fanno buona guardia, solo al 89’ Gielnik da fuori area riesce a segnare il terzo gol dell’Australia. Non basta il grande orgoglio dell’Australia per trovare il quarto gol che porterebbe la partita ai supplementari. Gli Stati Uniti vincono la finale per la medaglia di bronzo e lasciano l’olimpiade con una medaglia che dimostra comunque la capacità di questa squadra di fare il massimo con le risorse a disposizione, anche se si è resa necessaria una rifondazione o comunque revisione della squadra  dopo questo torneo olimpico. L’Australia invece ha ben poco da rimproverarsi, sono andati a un passo da due splendide imprese mettendo in mostra un grandissimo gioco che fa ben sperare per il futuro.

L’esultanza degli Stati Uniti dopo il gol del vantaggio firmato da Rapinoe
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 O CANADA DIVENTA DISCO D’ORO!

La finale per l’oro tra Canada e Svezia è molto animata fin da subito, come al solito la Svezia gioca molto all’attacco e pressa tantissimo il Canada, che però ha preparato bene la partita e riesce ad adattarsi mettendo comunque in atto il proprio di stile gioco, abbastanza complementare a quello svedese. Tuttavia la leggera superiorità svedese porta diverse occasioni e pericoli verso la porta di Labbe, che al 35’ non può nulla contro Blackstenius che viene servita in area da uno splendido assist di Asllani dalla sinistra. Come prevedibile nel secondo tempo il Canada “abbandona” gli ormeggi e si getta in avanti per ritrovare il pareggio e mettere pressione alla Svezia che però mantiene solido il controllo della partita. Al 66’ però arriva l’episodio che rimette tutto pari, Ilestedt stende Sinclair in area e inizialmente il fallo non viene concesso, poi alla prima interruzione di gioco l’arbitro viene chiamato al VAR ed effettivamente con la revisione l’arbitro ravvisa il netto fallo della svedese ai danni del capitano canadese. Dagli 11 metri va Fleming che fredda come il ghiaccio, tira la palla dal lato opposto dove si butta Lindahl e porta il Canada al pareggio. Nei minuti successivi al pareggio il Canada va vicino anche al vantaggio approfittando del contraccolpo psicologico della Svezia che però riprende il timone del match e con Rolfo al 78’ sfiora il vantaggio e pressa nuovamente il Canada nella propria metà campo. Per assegnare la medaglia più preziosa saranno necessari i templi supplementari che sono praticamente a senso unico, la Svezia bombarda la porta di Labbe con tantissimi tiri che sfumato a pochi centimetri dalla porta sia per abilità di Labbe ma anche per sfortuna e leggere imprecisioni delle svedesi ma la palla non vuole entrare. Si va ai calci di rigore!

Tanti errori e diversi colpi di scena accompagnano questa serie di rigori,  Asllani apre la batteria baciando il palo della porta, Fleming per il Canada invece segna. Dal secondo rigore inizia un incubo per il Canada, tre rigori sbagliati di seguito e la medaglia che si allontana sempre più. Tra il secondo e il terzo rigore sbagliato del Canada c’è l’errore di Anvegard che avrebbe permesso alla Svezia di scappare, invece Labbe para e tiene vivo il Canada, anche se c’è poi il terzo errore con Leon. Il capitano Seger può chiudere i conti, anche col passato dopo la finale persa contro la Germania a Rio e toccare il cielo con un dito e l’oro al collo, tuttavia a toccare le stelle sarà soltanto la palla dopo aver picchiato contro la traversa. Il Canada proprio come un predatore ferito barcolla ma non molla, e va a segno con Rose tenendo viva la contesa, Andersson tira troppo debole e rasoterra e Labbe non fa fatica a parare il tiro. Tutto è nei piedi di Grosso (un cognome che di rigori decisivi ne sa qualcosa) che non sbaglia e manda il Canada nell’olimpo del calcio, quando nessuno se lo aspettava più. La Svezia in ogni fase della partita è stata superiore e avrebbe meritato la gloria aurea, ma il calcio è una “divinità” molto capricciosa e non sempre concede la vittoria a chi fa di più.

La festa subito il rigore decisivo di Grosso che sancisce il titolo olimpico del Canada
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AU REVOIR A’ PARIS 2024!

Con la vittoria al cardiopalma del Canada cala il sipario sul calcio olimpico femminile, tante le sorprese di questo torneo, gli Stati Uniti non invincibili, l’Australia che vola a un passo dalla impresa, la Svezia che perde la medaglia da imbattuta! La nazionale nordica infatti non ha mai perso, mai andata ai supplementari, eppure arrivata contro il Canada pareggia nei tempi supplementari e vede scivolarsi dalle mani la medaglia d’oro. Le nuove campionesse olimpiche invece hanno combattuto e sofferto con resilienza la superiorità svedese e nonostante i tanti errori nei rigori non perdono la calma e azzannano la vittoria e la medaglia più bella del mondo.    

La cerimonia di premiazione che vede Canada, Svezia e Stati Uniti sul podio olimpico
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