Marcia 50km (M) finale: Quattordicesima notte olimpica senza medaglie e senza grandi squilli per l’Italia, anche se sapevamo che sarebbe stato difficile avere delle chance in una notte con poche discipline ed eventi in cui non eravamo i favoriti della vigilia. La notte si apre con la 50km di marcia, per adesso l’ultima della storia olimpica. Questa disciplina, a dir poco storica e gloriosa per i nostri colori, avendo vinto medaglie con Ugo Frigerio, Abdon Pamich, oro proprio in Giappone a Tokyo 1964, e Alex Schwazer, altro oro a Pechino 2008, a Parigi sarà eliminata. Come accade sempre in questa gara, anche l’ultima 50 km olimpica è stata un romanzo, con un protagonista quasi unico, il francese Yohann Diniz, che ha continuamente attaccato o recuperato terreno sugli altri, mantenendo un ritmo incredibile, ma non ha vinto perché in mezzo ci ha messo continui stop per problemi intestinali. Ci ha provato in tutti i modi, rendendo folle una gara che sarebbe meglio condurre sul ritmo, uscendo però poi di scena dopo metà gara. I nostri azzurri non sono stati mai in partita. Marco De Luca si è staccato dopo pochi chilometri, anche lui con problemi intestinali, e si è ritirato al 32esimo chilometro, Teodorico Caporaso ha lottato come un leone per terminare la gara, ma anche lui ha si è dovuto arrendere negli ultimi chilometri, mentre Andrea Agusti, subito nel secondo gruppo rispetto ai migliori, ha cercato di ricongiungersi con loro per lottare per le medaglie, ma è stato rimbalzato indietro quando la gara si è accesa, finendo 23esimo.
Ha vinto il polacco Dawid Tomala, che ha chiuso in 3.50.08, davanti al tedesco Jonathan Hilbert e al canadese Evan Dunfee, che ha staccato nella volata finale lo spagnolo Tur.



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