Nel terzultimo giorno di gare ai Giochi di Tokyo 2020 l’Italia si conferma in cima all’Olimpo della marcia 20km, grazie all’oro vinto dalla marciatrice pugliese Antonella Palmisano al termine della sua straordinaria gara chiusa in 1h29:12. E così, dopo il gradino più alto del podio raggiunto ieri dal marciatore Massimo Stano, il medagliere olimpico dell’Italia raggiunge quota 38 medaglie ufficiali, grazie anche allo storico successo arrivato nella 4×100 maschile di atletica con Desalu, Tortu, Patta e il campione olimpico Marcell Jacobs. Gli Azzurri a Tokyo 2020 battono così il record delle 36 medaglie delle Olimpiadi di Los Angeles 1932 e quello dei Giochi di Roma 1960. Nella classifica generale di Tokyo 2020, l’Italia è temporaneamente ottava, con 10 ori, 10 argenti e 18 bronzi.
Marcia 20 km (F) finale: L’azzurra si è resa protagonista di un memorabile assolo, gareggiando da dominatrice assoluta e demolendo tutte le avversarie con una sagacia tattica e tecnica davvero impeccabile. La pugliese ha preso la testa della corsa fin dalle prime battute, ha costretto le rivali a marciare male e a caricarsi di proposte di squalifica per tenere il suo passo. A quattro chilometri dal traguardo l’assolo definitivo, per tagliare il traguardo in solitaria. Nel giorno del suo 30mo compleanno, l’allieva di Patrizio Parcesepe dona un regalo memorabile e permette all’atletica tricolore di riscrivere i record: 4 ori in una Olimpiade non erano mai stati vinti, è arrivata anche la doppietta del tacco e punta dopo la magia di Massimo Stano nella giornata di ieri. Le favorite cinesi sono state travolte in maniera perentoria dall’azzurra, già bronzo ai Mondiali 2017 e agli Europei 2018.

4×100 (M) finale: Continua la folle corsa dell’atletica italiana alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Dopo l’oro nella marcia di Antonella Palmisano in mattinata, la giornata si chiude in modo leggendario, con la staffetta azzurra (Patta, Jacobs, Desalu, Tortu) che allo Stadio Olimpico della capitale giapponese trionfa nella 4X100 con il quinto tempo all time, 37.50, ovviamente nuovo record italiano, e regala il 5° oro nella disciplina al paese, record Olimpico di sempre. Gara perfetta degli azzurri, che partivano dalla corsia 8 con Lorenzo Patta che regge benissimo e consegna il testimone a un Marcell Jacobs che divora la pista e porta gli azzurri in testa. Fausto Desalu tiene la staffetta nelle prime posizioni fino al capolavoro finale di Filippo Tortu, che parte in leggero svantaggio con gli inglesi e recupera nel finale arrivando davanti per un solo preziosissimo centesimo. Italia oro con 37.50, Gran Bretagna seconda con 37.51 e Canada terzo con 37.70. Solo quinta la Giamaica. Grandi festeggiamenti degli azzurri in pista, con Tortu in lacrime, autore di una prestazione che lo ripaga di un anno non buono, almeno finora. Per l’Italia è il 10° oro a Tokyo 2020, il 5° nell’atletica e il primo in assoluto nella 4X100, specialità dove gli azzurri erano arrivati in finale l’ultima volta a Sydney 2000 senza mai vincere nulla. Un’impresa ma i segnali c’erano tutti alla vigilia. Dopo il trionfo nei 100m di Marcell Jacobs, la staffetta azzurra maschile era sotto i riflettori, grazie anche alla buona prova nelle qualificazioni, che aveva portato gli sprinter tricolori in finale con il quarto tempo assoluto (37.95: nuovo record italiano e prima volta sotto i 38 secondi). In una finale orfana degli Usa, cinesi, giamaicani e canadesi e italiani si presentavano con ottime chance per il podio. Motivo per cui gli azzurri ci credevano davvero. Ecco cosa pensava della finale Filippo Tortu, seconda freccia azzurra ed ex primatista italiano nei 100m con 9.99. La Giamaica, solo quinta in finale, aveva vinto le ultime due medaglie d’oro Olimpiche (2012-2016), mentre l’Italia non arrivava in finale nella specialità da Sydney 2000, con nel palmares Olimpico solo due (lontanissime) medaglie: un bronzo a Los Angeles 1932 e un argento a Berlino 1936.



Lascia un commento