Una di quelle giornate che racconteremo alle future generazioni, una di quelle giornate che non si possono dimenticare, per nessun motivo. Tre sono gli ori conquistati nella giornata odierna, ognuno con le proprie peculiarità, Antonella Palmisano, Luigi Busà e i quattro ragazzi della 4×100 di atletica sono entrati di diritto nella storia dello sport Italiano; grazie ai loro metalli conquistati in suolo Nipponico il bottino di medaglie per l’ Italia ammonta ora a 38 (di cui 10 ori), record assoluto per una delegazione Italiana.
Continua a stupire la compagine dell’ atletica Italiana, ad aprire l’ indimenticabile spedizione azzurra era stato Gianmarco Tamberi in quello strabiliante 1 agosto dove a trionfare fu anche Marcell Jacobs nella gara regina: i 100 metri. Ad aprire questa straordinaria giornata olimpica è stata invece la Pugliese Antonella Palmisano, già bronzo nella marcia 20 km ai mondiali di Londra 2017. La Pugliese è stata in grado di bissare il successo di Massimo Stanco, vincitore ieri nella specialità stessa per quanto riguarda il settore maschile, Palmisano, la quale si è regalata il miglior compleanno possibile, ha riportato la marcia femminile Italiana sul podio olimpico a distanza di 13 anni.
A concludere al meglio la giornata ci hanno pensato Lorenzo Patta, Marcell Jacobs, Fausto Desalu e Filippo Tortu, i quali sono stati in grado di conquistare un’ insperata ed eroica medaglia d’ oro nella staffetta 4×100 maschile di Atletica davanti alla Gran Bretagna e al Canada del temibile Andre De Grasse. L’ Italia, rivelatasi la casa della velocità in questi Giochi Olimpici di Tokyo 2020, è riuscita a conquistare cinque medaglie d’ oro nella sola atletica, fatto che vanta un solo precedente nello sport Italiano, quello della scherma, alle Olimpiadi di Anversa 1920. Ragazzi fenomenali, Tortu fenomenale, il Sardo è stato in grado di compiere una rimonta sensazionale negli ultimi 100 metri sul Britannico Mitchell-Blake.
KARATE D’ ORO. L’ ITALIA FESTEGGIA.

Un campione senza eguali, Luigi Busà, il fuoriclasse Siciliano è stato in grado di conquistare la medaglia d’ oro nel Kumitè -75 kg del Karate maschile, alla sua prima e probabilmente ultima occasione, in quanto la disciplina verrà verosimilmente eliminata dal programma olimpico in occasione dei Giochi Olimpici di Parigi 2024. “Il gorilla di Avola” ha sconfitto in finale il suo “amico-nemico” rivale di sempre Azero Rafael Aghayev, i due atleti sono senza dubbio i due più forti nella categoria in quanto sommando i loro palmares si contano sette titoli mondiali e sedici continentali; il titolo più importante è finito però a casa Busà, un campione senza eguali.
La spedizione Italiana a Tokyo è da record, le medaglie conquistate sono fin’ ora 38 e costituiscono il record storico, davanti anche a Roma 1960, gli ori sono invece 10, ognuno di essi costituito da un peso specifico incredibile.


Lascia un commento