
Nell’omnium, gara ciclistica individuale composta da quattro prove (scratch, corsa a tempo, eliminazione e corsa a punti) ha primeggiato il britannico Walls, grazie alla sua costanza nelle quattro prove. Medaglia d’argento per il Neozelandese Aaron Gate, autore di una prova di spessore nella corsa a punti, che gli ha garantito un posto sul podio e medaglia di bronzo per il “ragazzo d’oro” di Rio2016 Elia Viviani, che si fa sorprendere nello scratch, ma non molla e centra il suo secondo podio olimpico in questa specialità.
MATTHEW WALLS NELL’OLIMPO – Il suddito di sua maestà ha dominato in lungo e in largo questa specialità della pista classificandosi: 1° nello scratch, 3° nella corsa a tempo, 2° nella corsa a eliminazione e 5° nella corsa a punti. Il totale di punti conquistati (153), molti di più rispetto ai 129 del secondo classificato, fa capire quanto sia stato superiore il britannico. Una prova maiuscola che lo porta sulla vetta dell’Olimpo.

VIVIANI GRANDE RECUPERO MA C’È RAMMARICO – Il campione olimpico uscente ha avuto qualche difficoltà iniziale, dovuta forse alla pressione cui un fuoriclasse è sottoposto, classificandosi: 13° nello scratch (16 punti) e 8° nella corsa a tempo (26 punti). Il magro bottino di punti raccolto nelle prime due prove lo ha costretto a un recupero difficile, che ha avuto inizio con la vittoria della corsa a eliminazione (40 punti) e una corsa a punti chiusa in 4° posizione (42 punti). Visto il potenziale espresso nelle prove finali c’è rammarico per quello che poteva essere un bis storico. In ogni caso i 124 punti conquistati dal ciclista veronese regalano alla nazionale italiana un altro bronzo, che va ad aggiungersi alla già ricca collezione di medaglie.


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