Tokyo 2020 -Atletica: Italia in finale nella 4×100 maschile. Fuori la staffetta femminile nonostante il record italiano.

Published by

on

L’Italia dell’atletica prosegue con decisione la propria corsa verso risultati storici in quest’edizione delle Olimpiadi.

Salto in alto (F) qualificazione: La pedana del salto in alto ci aveva esaltato nel giorno dell’oro di Gianmarco Tamberi. In questa circostanza, nella gara di qualificazione alla Finale olimpica a Tokyo (Giappone) riservata alle donne, le soddisfazioni in casa Italia non sono arrivate. Si devono registrare, infatti, le due eliminazioni di Elena Vallortigara e di Alessia Trost che non sono riuscite a centrare la misura di 1.95, fermandosi rispettivamente a 1.93 e a 1.90. Per Vallortigara, dopo un percorso netto a 1.82 e 1.86, il primo errore è arrivato a 1.90, ma l’azzurra è stata abile a ritrovarsi nel secondo tentativo. Sofferta la quota superata a 1.93, con un ottimo terzo salto con margine. Purtroppo però a 1.95 lo stop con tre errori che, nella situazione di classifica che si è venuta a creare, non ha permesso alla nostra portacolori di essere ripescata. Ancor meno convincente la prova di Trost. La 28enne nativa di Pordenone, passati senza problemi le prove a 1.82 e a 1.86, si è trovata in difficoltà a 1.90 riuscendo a trovare il salto giusto solo nell’ultimo tentativo. A 1.93, però, Alessia ha avuto tanti problemi soprattutto con la rincorsa e così sono arrivati tre errori in serie dal sapore di eliminazione. Sono state ben 14 le atlete a ottenere la misura utile per il pass (1.95) con l’australiana Nicola McDermott e la montenegrina Marija Vukovic a svettare per progressione senza incertezze. Si prospetta un atto conclusivo (sabato 7 agosto alle 12.35 italiane) molto combattuto, purtroppo privo delle azzurre.

4×100 (F) batterie: Il quartetto azzurro della 4×100 femminile di atletica ha chiuso al sesto posto la sua semifinale al sesto posto, fissando il nuovo primato italiano in 42”84, sei decimi meno del precedente. Il tempo di Anna Bongiorni, Gloria Hooper, Irene Siragusa e Vittoria Fontana, non è sufficiente ad andare in finale, perché è il terzo miglior tempo tra le ripescabili, che sono due. Una valutazione su una possibile invasione di corsia della Giamaica, terza nella batteria delle azzurre, sarebbe in corso.

Salto triplo (M) finale: Non riescono ad entrare tra i migliori otto i due gli azzurri in finale nel salto triplo maschile alle Olimpiadi di TokyoAndrea Dallavalle è nono con 16.85, mentre Emanuel Ihemeje è undicesimo con 16.52. Oro per il lusitano Pedro Pichardo, che fa 17.98 e fissa il nuovo record nazionale. Lontani tutti gli avversari: argento con tanto di personale ritoccato per il cinese Zhu Yaming con 17.57, bronzo per Hugues Fabrice Zango con 17.47, che regala la prima medaglia delle Olimpiadi di Tokyo al Burkina Faso. Giù dal podio con 17.44 lo statunitense Will Claye, al personale stagionale. Sfiora il podio, ma chiude quinto l’algerino Yasser Mohamed Triki, che va al record nazionale con 17.43. Più lontano il turco Necati Er, sesto con 17.25, poi settimo lo statunitense Donald Scott con 17.18 ed ottavo il cinese Fang Yaoqing con 17.01. Fuori dai tre salti conclusivi, oltre agli azzurri, anche il cubano Cristian Napoles, decimo con 16.63, ed il francese Melvin Raffin, che fa registrare tre nulli.

Getto del peso (M) finale: Ha conquistato la finale nel lancio del peso migliorando il suo personale nella qualificazione. Poi, in finale, non si è accontentato e con un lancio da 21,41 ha strappato un quinto, ottimo, posto finale in una gara vinta da Ryan Crouser, lo statunitense primatista del mondo e già d’oro cinque anni fa a Rio, con 23,30. L’azzurro Zane Weir non può non essere felice di ciò che ha ottenuto oggi a Tokyo. “Sono molto felice, grazie a tutti per il tifo. Ringrazio la mia famiglia, il mio coach Paolo Dal Soglio, e la Federazione perché ha creduto in me, mi ha dato tanto supporto e un’opportunità unica. Oggi è stato tutto perfetto: il piano era entrare tra i primi otto, ho fatto anche di meglio e mi servirà tempo per capire cosa ho fatto” le sue parole. Dietro a Crouser, sul podio, il connazionale Joe Kovacs (argento con 22,65) e il neozelandese Tom Walsh, bronzo con 22,47, cioè lo stesso podio di Rio 2016. E al quarto posto si è classificato il brasiliano Darlan Romani, quinto a Rio. Insomma, cinque anni dopo la grande novità del getto del peso mondiale è lui, Zane Weir.

4×100 (M) batterie: La staffetta della 4×100 maschile centra l’ingresso alla finale, obiettivo primario per poter sognare una medaglia in quel Nuovo stadio olimpico di Tokyo che ha già regalato due ori alla nostra spedizione. Il quartetto composto da Lorenzo Patta, Marcell Jacobs, Eseosa Fostine Desalu e Filippo Tortu ferma il cronometro in 37”95, che vale il terzo posto nella batteria e con esso il pass per la finale. Il gap dalle due nazionali che fanno meglio, Cina e Canada (entrambe con 37”92), non sembra impossibile da colmare nella lotta per le medaglie. Choc invece per gli Stati Uniti, eliminati con il sesto tempo di batteria in 38”10, pur senza grossi errori nei cambi.

Lascia un commento